
[lid] – Il settore bancario europeo non è in crisi nonostante il crollo di due importanti attori del continente, ha affermato un funzionario del settore in Francia.
Nonostante le affermazioni contrarie, Philippe Brassac, il capo della Federazione bancaria francese (FBF), ha insistito sul fatto che non vi è alcuna crisi bancaria che attualmente affligge l’Europa.
La dichiarazione arriva in un momento in cui la fiducia degli investitori nel settore bancario europeo sta vacillando, con il crollo del principale attore Credit Suisse e della filiale britannica della Silicon Valley Bank che fa temere che l’intero settore possa trovarsi ad affrontare il contagio.
Secondo un rapporto di Le Figaro, Brassac ha rifiutato una visione così pessimistica, insistendo sul fatto che i problemi con l’attuale sistema bancario sono limitati agli Stati Uniti e gli istituti di credito europei rimarranno fuori da qualsiasi problema.
«Non c’è nessuna crisi bancaria» ha insistito il banchiere senior riguardo all’Europa, insistendo sul fatto che mentre «ci sono banche che sono in difficoltà», queste imprese sono in definitiva nei guai per «motivi propri», isolate dal settore generale.
Ha continuato affermando che non vi era alcuna possibilità di “contagio” quando si trattava di problemi bancari statunitensi che si diffondevano in Europa, sostenendo che le normative nel continente hanno fatto un buon lavoro isolando il settore da problemi seri.
L’impressionante fiducia di Brassac nel settore bancario europeo è in netto contrasto con l’attuale sentimento del mercato, che è stato relativamente instabile dal crollo della Silicon Valley Bank americana all’inizio di questo mese.
La scomparsa dell’azienda è stata seguita a breve dal fallimento della sua controparte britannica, che è stata salvata in un accordo con HSBC, con il Credit Suisse che è stato l’ultimo grande attore del settore a mordere la polvere, essendo stato rilevato dall’ex concorrente UBS .
Il sentimento del mercato inizialmente non ha accolto favorevolmente queste acquisizioni, con le azioni di UBS, in particolare, che sono crollate fino al 16% a seguito dell’accordo di salvataggio del Credit Suisse.
La fiducia degli investitori sembra ora essere tornata, almeno per il momento, con la CNBC che ha riferito che la banca ha da allora invertito le sue perdite, vedendo le sue azioni salire del 12% martedì.
Tale aumento è stato avvertito anche dal settore bancario europeo più in generale, con la testata giornalistica che afferma che il valore del settore nel suo complesso è cresciuto di circa il 4% nello stesso giorno, anche se si prevede che gli investitori rimarranno “ombrosi” per un ancora per un po’.