
(AGENPARL) – mer 22 marzo 2023 Prot. n.______ Federico Marini
MANCANZA FIGURE PROFESSIONALI – In Sardegna il 42% dei
posti offerti dalle imprese rimane vacante: pochi candidati e scarsamente
formati. I profili più richiesti: esperti digitali e ICT ma anche autisti di mezzi,
edili specializzati in riqualificazione energetica, tecnici delle rinnovabili,
acconciatori, estetisti e cuochi. Maria Amelia Lai (Confartigianato Sardegna):
“Il gap tra scuola e mondo del lavoro e le nuove aspettative dei giovani i
fondamentali problemi da risolvere”.
Associazioni In Sardegna cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate
Territoriali da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata
Sud Sardegna era del 36,6%, nel 2023 la carenza si attesterà al 42,1%, con una crescita del 5,5%. Tra le
Cagliari
Via Riva Villasanta 241
imprese artigiane la difficoltà di reperimento è del 38,5%. Insomma il lavoro ci sarebbe
Oristano
professionale degli aspiranti e per altre “generiche motivazioni”.
Via Campanelli, 41 Manca di tutto: da chi opera nell’ambito digitale e ICT, come i progettisti di
software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando
Nuoro per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione
Via Brig.Sassari, 37
energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli
idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza
Sassari
Via Alghero, 30
dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.
Gallura Olbia
Confartigianato Sardegna, sulle “Difficoltà di reperimento di personale nelle MPI
Via Sangallo 67 nell’Isola”, che ha rielaborato dati UnionCamere, ANPAL ed Excelsior 2022. Il dossier
mette anche in evidenza come per trovare personale adeguato, nel 2022 le imprese
abbiano impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai
altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate
occorre oltre 1 anno di ricerca.
“La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale è la conseguenza di una
molteplicità di fattori – afferma Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato
Imprese Sardegna – dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla
rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei
confronti del lavoro”. “Per questo – continua la Presidente – la carenza di manodopera
va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, degli
interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro.
Notevole è l’impegno, nell’artigianato, ad investire su una contrattazione collettiva di
qualità che, con l’obiettivo di fidelizzare i lavoratori alle imprese, prevede anche
importanti tutele di welfare bilaterale”.
La classifica territoriale sarda delle figure professionali non trovate nel 2022 ha
visto in testa Cagliari con il 39,2%; a seguire Sassari-Gallura con il 39%, Nuoro con il
Confartigianato Imprese Sardegna
35% e Oristano con il 32,5%.
Confartigianato ha anche fatto la rilevazione delle 73 professioni più difficili da
reperire per le MPI a vocazione artigiana. L’analisi apre con una criticità importante
derivata dalla carenza di conduttori di mezzi pesanti e camion (56,7% delle figure
richieste mancanti), seguono i muratori in pietra, mattoni, refrattari (46,2%), elettricisti
nelle costruzioni civili (63,4%), tecnici della vendita e della distribuzione (45,1%),
idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (70,1%), acconciatori (50,1%),
meccanici artigianali, riparatori automobili (69,9%), operai macchine utensili
automatiche e semiautomatiche industriali (62,7%), montatori di carpenteria metallica
(64,7%), autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli (37,8%),
meccanici e montatori di macchinari industriali (56,0%), attrezzisti di macchine utensili
(68,6%), installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici (65,2%), tecnici
programmatori (66,8%), tecnici della gestione di cantieri edili (61,4%), contabili con
(44,1%) e analisti e progettisti di software (80,8%).
Ma Confartigianato Sardegna vuole mettere l’accento sui problemi che
potrebbero verificarsi con l’arrivo, e la gestione, dei fondi del PNNR.
“Siamo di fronte a un dilemma molto delicato da controllare, con problemi che
potrebbero anche moltiplicarsi – lancia l’allarme la Presidente Lai – perché se le figure
professionali scarseggiano nelle imprese, tali la difficoltà si potrebbero riverberare
anche sull’Amministrazione Pubblica e negli Enti Locali, i veri attori della gestione dei
contributi europei, storicamente alle prese con una cronica carenza di personale
specializzato in redazione e gestione di bandi e progetti”.
Per l’Associazione Artigiana, affinché il Piano si possa realizzare da parte del
Governo e della Regione è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno,
attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni qualificati.
“I tempi sono cortissimi anzi immediati – riprende la Presidente – e per formare gli
addetti e i professionisti ci vogliono tanti mesi, se non anni, tanta esperienza e importanti
investimenti in formazione e, non per ultimo, una notevole quantità di imprese e
amministrazioni che siano disposte a prendere in carico i giovani per accompagnarle in
un percorso di sviluppo e crescita professionale i cui risultati, nella maggior parte dei
casi, non sono immediati”.
Confartigianato Sardegna, per questo, auspica che l’Esecutivo Nazionale si
adoperi per incentivare gli strumenti a disposizione delle imprese per le assunzioni, come
per esempio l’abbattimento degli oneri contributivi. Quanto all’apprendistato, sarebbe
fondamentale rafforzare questo tipo di percorso, sottolineando l’importanza
dell’ambivalenza tra formazione e lavoro e tenendo però sempre presente un’adeguata
retribuzione salariale.
“Il nostro auspicio – conclude Maria Amelia Lai – è che le imprese possano essere
ancora di più aiutate rispetto a quando già si faccia oggi, nell’investire e credere nel
proprio personale, migliorando la propria politica di gestione. Infine, andrebbe
valorizzata anche l’attrattività dei mestieri attraverso un percorso di riconoscimento
pubblico, che evidenzi la bellezza e soprattutto l’importanza di queste occupazioni”.
Confartigianato Imprese Sardegna
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT