
(AGENPARL) – mar 21 marzo 2023 COMUNICATO STAMPA – 21 MARZO 2023
Panificatori trentini in assemblea
TRENTO. È ancora critica la situazione della panificazione in Trentino: aumenti delle materie prime, rincari dei prodotti energetici sommati alla difficoltà di reperire personale ed alla concorrenza dei grandi gruppi industriali mettono in difficoltà le attività tradizionali. Il presidente Bonafini chiede interventi per tutelare e sostenere la filiera del pane, “prodotto genuino e autentico, espressione del territorio e delle sue tradizioni”.
Si è riunita questa mattina l’assemblea generale dell’Associazione panificatori del Trentino per tracciare, come di consueto, un bilancio sull’attività svolta nel corso dell’anno passato e per fare il punto sulla situazione della categoria. Una situazione ancora difficile, perché l’aumento del prezzo delle farine e delle materie prime in generale e quello dei prodotti energetici stanno mettendo a dura prova i bilanci delle aziende. Aziende che devono fare i conti con una crescente difficoltà di reperimento della manodopera e con una concorrenza con i grandi gruppi industriali che peggiora ulteriormente le prospettive per il futuro.
«L’aumento dei costi energetici e delle materie prime – ha spiegato il presidente Emanuele Bonafini – sostenuti dalle nostre imprese nell’ultimo anno, in molti casi addirittura quadruplicati rispetto al 2021, e fondamentali per la produzione di pane fresco e prodotti da forno, ha messo gravemente a rischio la tenuta dei nostri panifici, determinando danni soprattutto a carico delle realtà medio piccole e con conseguenze dirette anche sui consumatori. A causa dell’impatto dei costi che non hanno precedenti dal dopoguerra ad oggi – soprattutto quelli energetici, del carburante, del lavoro e delle materie prime – la produzione del pane tradizionale trentino, così come la figura professionale del “pistore”, sono a rischio sempre maggiore di estinzione, in favore invece dei grandi colossi industriali che continuano a registrare costanti aumenti di profitto e di potere di mercato».
«A livello nazionale, Confcommercio* ha ipotizzato che da qui alla metà del 2023 il settore potrebbe perdere fino a 1.350 attività e 5.300 occupati – a fronte di 25 mila imprese attive e 90 mila addetti ** – in assenza di aiuti concreti alle imprese della panificazione e di interventi strutturali finalizzati a limitare l’impatto negativo della crisi energetica. Va inoltre tenuto in considerazione che se negli ultimi 6 anni in Italia il settore ha subito una perdita di circa 5 mila imprese, anche in Trentino, nello stesso arco temporale, le imprese della panificazione che hanno definitivamente cessato l’attività sono 36, con una perdita di 160 posti di lavoro, lasciando poco meno di un centinaio di imprese attive ed operanti sul territorio».
Bonafini ha ricordato la legge provinciale n. 12/20217 sulla “Promozione e tutela dell’attività di panificazione”, spiegando la necessità di organizzare un incontro con la GDO per fare rispettare le modalità di vendita del pane previste dalla legge, ossia pane fresco in scaffali distinti e separati da quelli riservati al pane “diverso dal pane fresco”, e scaffali riservati a tali prodotti segnalati con chiare e visibili indicazioni per informare il consumatore sulla natura del prodotto. L’Associazione, sul tema, ha annunciato un nuovo sportello per aiutare ed assistere i soci sulla normativa e sull’iter della procedura.
