
(AGENPARL) – gio 09 marzo 2023 PIACENZA, RANCAN E STRAGLIATI (LEGA): “SANITA’, MANCANO ANCORA 100 OPERATORI, COSI’ SI RISCHIA LA RIVOLTA DI PAZIENTI E OPERATORI ASL”
BOLOGNA, 9 MAR – La gravità della situazione sta superando il limite: prima il deponziamento dei presidi territoriali, le liste d’attesa infinite ed ora, dalla fine dello scorso dicembre, è senza contratto una buona parte del personale in servizio all’Asl piacentina. “Una situazione che rischia di esplodere nella rivolta di pazienti ed operatori Asl” – denunciano i consiglieri regionali piacentini, Matteo Rancan, capogruppo in consiglio regionale e commissario Lega Emilia, e Valentina Stragliati che sulla scadenza contrattuale dello scorso gennaio degli operatori sanitari avevano depositato a gennaio un’interrogazione a cui la Giunta Bonaccini, ad oggi, non ha ancora dato risposta.
Nell’atto ispettivo, a prima firma Stragliari, i leghisti piacentini avevano allertato la Giunta “del fatto che a dicembre era scaduto il contratto di 100 operatori dell’Asl impegnate nelle cure di bambini, come educatori logopedisti psicologi, adulti e anche carcerati”.
“Agli operatori era stato comunicato che non avrebbero ripreso il servizio dopo la fine dell’anno e che probabilmente lo avrebbero fatto dopo l’inizio del mese di marzo. Il tutto senza anticipare nulla all’utenza che si è vista sospendere sospese le cure e i trattamenti. I lavoratori da dicembre non hanno ricevuro alcun compenso e, quindi, non è inverosimile pensare che possano nel frattempo non rinnovare la disponibilità o trovare lavoro altrove” sottolineano Rancan e Stragliati.
“Per la prima volta nella storia dell’Asl non è stata rinnovato un contratto scaduto dalla fine di dicembre – denunciano i consiglieri regionali – a causa del protrarsi delle lungaggini burocratiche: fatto sta che, nonostante le decine di telefonate di lamentele di genitori e degli operatori, le graduatorie, già stilate, giacciono imboscate sul tavolo della direttrice generale. Evidentemente l’Ausl di Piacenza è piu preoccupata dei rimbrotti sul bilancio della Regione che della salute dei bambini, dei carcerati e dei malati di Piacenza”. “In barba anche ai minimi diritti degli operatori che da tre mesi sono senza stipendio. Meno male che la sinistra tutela i deboli e i lavoratori” chiosano Rancan e Stragliati.
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