[lid] – I gruppi giovanili francesi si sono mobilitati giovedì per il terzo giorno di proteste contro il piano di riforma delle pensioni del governo.
Le proteste e gli scioperi sono ripresi questa settimana per la sesta volta da gennaio e migliaia di persone hanno marciato per opporsi al piano di riforma che ha suscitato indignazione pubblica quando è stato annunciato lo scorso anno.
La Confederazione generale del lavoro ha contato 3,5 milioni di manifestanti nelle strade di tutta la Francia il 7 marzo, di cui 700.000 a Parigi, mentre il ministero dell’Interno ha registrato 1,28 milioni di persone che hanno partecipato alle proteste, secondo il quotidiano Le Figaro.
Mentre la gente protestava, il Senato discuteva il ddl, e mercoledì sera votava a favore del punto più controverso – l’articolo 7 che innalza l’età pensionabile da 62 a 64 anni nel 2030 – con 201 voti contro 115.
Giovedì mattina, in reazione a ciò, il segretario generale della CGT Philippe Martinez ha dichiarato all’emittente France 2 che questa mossa “non cambierà nulla nella determinazione e nella mobilitazione (dei lavoratori)”.
I sindacati martedì hanno anche chiesto di essere “ricevuti con urgenza” dal presidente Emmanuel Macron, e il portavoce del governo Olivier Veran ha affermato che “le porte del governo sono più che aperte ai sindacati”.
Mentre i sindacati attendevano una risposta, mercoledì le donne si sono mobilitate in tutta la Francia per celebrare la Giornata internazionale della donna.
Ora tocca ai gruppi giovanili protestare contro il progetto di riforma.
Studenti delle scuole superiori e universitari hanno bloccato gli edifici scolastici in diverse città, tra cui la capitale e Bordeaux, Rennes e Strasburgo, hanno riferito i media locali.
Sono pronti a radunarsi a Parigi nel pomeriggio.
I lavoratori delle raffinerie di petrolio sono ancora in sciopero e il trasferimento di carburante alle stazioni rimane bloccato in alcune raffinerie, ma questo non ha provocato per ora una carenza a livello nazionale, ha aggiunto Le Figaro, citando il ramo chimico della CGT.
Mentre il traffico è tornato alla normalità nel trasporto regionale parigino, RATP, la compagnia ferroviaria nazionale SNCF sta ancora affrontando interruzioni, ha affermato Le Figaro.
Da quando i lavoratori hanno esteso gli scioperi, mercoledì la Direzione generale francese per l’aviazione civile (DGAC) ha esortato ancora una volta le compagnie a cancellare fino al 30% dei voli previsti per il 9 e 10 marzo perché gran parte del personale aeroportuale parteciperà all’azione di sciopero, seriamente interrompendo il traffico aereo.