
(AGENPARL) – lun 06 marzo 2023 Uno studio sui pazienti diabetici condotto al Policlinico e pubblicato su “Wiley” (DOI:[10.1002/dmrr.3626](https://doi.org/10.1002/dmrr.3626)) ha confermato quanto la pandemia abbia agito sul comportamento dei pazienti che, temendo l’ospedale come un luogo a rischio infettivo, hanno ritardato i controlli per le loro patologie croniche.
L’unità operativa complessa di Malattie endocrine, del ricambio e della nutrizione dell’Azienda ospedaliera universitaria, che è Centro hub – spoke per la gestione e la cura del piede diabetico, ha esaminato la casistica di pazienti con piede diabetico ricoverati in regime di urgenza per l’aggravamento delle lesioni, mettendo in luce quali differenze in termini di caratteristiche cliniche, presenza di indici di infiammazione, età, sesso, condizioni sociali, fossero presenti tra i 111 pazienti ricoverati nell’era pre – pandemica (2017-2019) rispetto agli 86 pazienti ricoverati del periodo pandemico (2020-2021).
“E’ stato accertato – spiega la professoressa Carla Giordano, autrice dello studio insieme a Stefano Radellini, Enrica Vigneri, Lucia Smeraldi, Ettore Dinoto, Giovanni Guercio, Pierina Richiusa, Piero Luigi Almasio, Valentina Guarnotta, Riccardo Salzillo-che nell’era pandemica si è osservata una maggiore gravità delle ulcere da imputare al ritardo di afferenza del paziente all’ospedalizzazione. Ciò ha reso necessario un predominante ricorso a procedure di rivascolarizzazione e l’utilizzo di terapie molto costose”.
Il piede diabetico, caratterizzato da ulcere delle estremità è una delle complicanze tardive più gravi del diabete. Per comprendere qual è l’impatto in termini di gravità basti pensare che ogni 30 secondi una persona affetta da diabete è amputata a causa della complicanza settica o vascolare dell’ulcera.
“Lo studio – continua Carla Giordano – ha dimostrato che, attraverso il ruolo dei diversi specialisti dell’Hub Spoke Piede Diabetico, il ricovero è stato di successo in quanto non si è osservato un maggiore incremento del tasso di amputazione e soprattutto di amputazioni maggiori. Si tratta di dati che forniscono nuove informazioni sull’ impatto che ha avuto il periodo pandemico sul rischio e sulla progressione dell’ulcera da piede diabetico. Ancora una volta appare evidente che un precoce intervento grazie alle competenze dei diversi specialisti è la migliore cura con il più alto tasso di successo per la prognosi a distanza”.
Gli specialisti del Policlinico, che vanta la pluriennale esperienza del Laboratorio di Medicina Rigenerativa “Aldo Galluzzo”, hanno fatto ricorso anche a tecniche di medicina rigenerativa applicando cellule staminali adulte (mesenchimali) autologhe, ossia prelevate dagli stessi pazienti, con risultati molto promettenti, aprendo la strada a nuovi e ulteriori progetti di ricerca.
Il Commissario del Policlinico, Salvatore Iacolino, commenta: “Il servizio di Malattie endocrine diretto dalla Professoressa Giordano conferma ancora una volta il suo alto profilo scientifico. I dati pubblicati ribadiscono l’importanza di un intervento precoce per scongiurare conseguenze invalidanti per i pazienti, e contenere i costi a carico del Ssn. Occorre sviluppare e definire le azioni già avviate con l’unità di malattie endocrine per garantire la dovuta tempestività alle prestazioni richieste”.
[PHOTO-2022-11-10-14-46-53.jpg]
Foto della Prof.ssa Giordano con la sua equipe–
Tiziana Lenzo
Testo Allegato: Policlinico, studio sui pazienti diabetici durante la pandemia pubblicato su Wiley. Lintervento precoce multispecialistico la migliore cura Uno studio sui pazienti diabetici condotto al Policlinico e pubblicato su Wiley (DOIHYPERLINK https//doi.org/10.1002/dmrr.3626 t _blank10.1002/dmrr.3626) ha confermato quanto la pandemia abbia agito sul comportamento dei pazienti che, temendo lospedale come un luogo a rischio infettivo, hanno ritardato i controlli per le loro patologie croniche. Lunit operativa complessa di Malattie endocrine, del ricambio e della nutrizione dellAzienda ospedaliera universitaria, che Centro hub – spoke per la gestione e la cura del piede diabetico, ha esaminato la casistica di pazienti con piede diabetico ricoverati in regime di urgenza per laggravamento delle lesioni, mettendo in luce quali differenze in termini di caratteristiche cliniche, presenza di indici di infiammazione, et, sesso, condizioni sociali, fossero presenti tra i 111 pazienti ricoverati nellera pre – pandemica (2017-2019) rispetto agli 86 pazienti ricoverati del periodo pandemico (2020-2021). E stato accertato spiega la professoressa Carla Giordano, autrice dello studio insieme a Stefano Radellini, Enrica Vigneri, Lucia Smeraldi, Ettore Dinoto, Giovanni Guercio, Pierina Richiusa, Piero Luigi Almasio, Valentina Guarnotta, Riccardo Salzillo – che nellera pandemica si osservata una maggiore gravit delle ulcere da imputare al ritardo di afferenza del paziente allospedalizzazione. Ci ha reso necessario un predominante ricorso a procedure di rivascolarizzazione e lutilizzo di terapie molto costose. Il piede diabetico, caratterizzato da ulcere delle estremit una delle complicanze tardive pi gravi del diabete. Per comprendere qual limpatto in termini di gravit basti pensare che ogni 30 secondi una persona affetta da diabete amputata a causa della complicanza settica o vascolare dellulcera. Lo studio continua Carla Giordano – ha dimostrato che, attraverso il ruolo dei diversi specialisti dellHub Spoke Piede Diabetico, il ricovero stato di successo in quanto non si osservato un maggiore incremento del tasso di amputazione e soprattutto di amputazioni maggiori. Si tratta di dati che forniscono nuove informazioni sull impatto che ha avuto il periodo pandemico sul rischio e sulla progressione dellulcera da piede diabetico. Ancora una volta appare evidente che un precoce intervento grazie alle competenze dei diversi specialisti la migliore cura con il pi alto tasso di successo per la prognosi a distanza. Gli specialisti del Policlinico, che vanta la pluriennale esperienza del Laboratorio di Medicina Rigenerativa Aldo Galluzzo, hanno fatto ricorso anche a tecniche di medicina rigenerativa applicando cellule staminali adulte (mesenchimali) autologhe, ossia prelevate dagli stessi pazienti, con risultati molto promettenti, aprendo la strada a nuovi e ulteriori progetti di ricerca. Il Commissario del Policlinico, Salvatore Iacolino, commenta Il servizio di Malattie endocrine diretto dalla Professoressa Giordano conferma ancora una volta il suo alto profilo scientifico. I dati pubblicati ribadiscono limportanza di un intervento precoce per scongiurare conseguenze invalidanti per i pazienti, e contenere i costi a carico del Ssn. Occorre sviluppare e definire le azioni gi avviate con lunit di malattie endocrine per garantire la dovuta tempestivit alle prestazioni richieste. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA Sede legale Via del Vespro n.129 – 90127 Palermo CF e P.IVA 05841790826 DIREZIONE GENERALE Via del Vespro n 129 Tel. 091.6555204 – 0916555205 Email HYPERLINK mailtodirezione.generale@policlinico.pa.itdirezione.generale@policlinico.pa.it Pec HYPERLINK mailtoprotocollo@cert.policlinico.pa.it protocollo@cert.policlinico.pa.it Web HYPERLINK http//www.policlinico.pa.itwww.policlinico.pa.it UFFICIO STAMPA v9WNET qQfRNo_o- K/ujjzfi03v@MJg,w9eq87gTdcn,I pQsxlFSJDkDJZ/gvWPXq50x_ GOoF/ ce WN4kVq5d,cwPOnw/ N9-sJbxzga. ZT(0O XQxJ5ZEKjeUjmO1 uhB-d 7uqxmUaB6qU,.nRcQB)aTjps8sjth2Amg3bhEc-2 Kw_oC
EiiXF
1HA SOowkM2h5 ,iOovlc2I81ct7WqMOCtGWq E8V(As_ ii.uT. @xGo hSBXaZGw/7 ((((((((((((((Q@ Y, r0-6 1 81/jk1(Fd9)R3
fEwhvOQhmYCd 2 RVj rwjZOpMJ5@Cw(xCYx JzWWhCZbiHlAo@9g5vQr_zS/Woa) pO vzB4o/C 6Q 2P 1D 2P 1D