
(AGENPARL) – sab 04 marzo 2023 Giustizia: Sisto, servono riforme di sistema
“La riforma Cartabia non è stata la riforma occasionale di una ‘norma’, ma il primo intervento, dopo tanto tempo, messo in campo con logica di sistema, condotto tenendo la Costituzione come fidata bussola, per dare plasticità ai suoi principi”. Così il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto intervenendo, con Giorgio Spangher, alla presentazione di un corso sul processo penale promosso dall’Unione giuristi cattolici italiani. “Ora, il percorso deve essere portato a termine. Innanzitutto tenendo a mente un obiettivo: la giustizia non può essere concepita per ‘quadranti’ separati, ma con la finalità di dare al cittadino una risposta d’insieme, e in qualsiasi ambito. Per questo motivo – ha proseguito-, attraverso l’equazione secondo cui il diritto ritardato equivale al diritto negato, noi dobbiamo aumentare la qualità della risposta di giustizia anche nel processo tributario, nel processo amministrativo e, soprattutto, in quello civile. Quando, per citare un esempio drammatico, ci si rivolge alle commissioni tributarie, si impiegano fino a sei, sette anni per ottenere una sentenza definitiva dalla Cassazione : una criticità inaccettabile, che crea disastri personali e socio economici. Altro tema importante e fondante, poi, è l’imparzialità e la terzietà del giudice. In questo senso, la separazione delle carriere è un obiettivo che contribuisce a fare chiarezza rispetto a valori sanciti dalla Costituzione, offrendo al cittadino-protagonista una immagine della Giustizia più credibile. Realizzare questo significa rispettare i principi della Carta e, contestualmente, mettere al centro del “pianeta-Giustizia” il cittadino”, ha concluso.
Sara Santarelli
Addetto Stampa