
(AGENPARL) – ven 24 febbraio 2023 Gentili colleghe e colleghi,
martedì 28 febbraio alle 11 nell’Auditorium in IULM 6 (via Carlo Bo, 7) si terrà la Cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2022/23 dell’Università IULM.
Nell’occasione sarà conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza al professor Claudio Magris.
Qui di seguito il programma e, in allegato, il comunicato stampa con parte della motivazione del conferimento della Laurea ad Honorem al professor Magris.
Per chi non l’avesse ancora fatto, vi chiedo la cortesia di accreditarvi, rispondendo a questa mail o contattandomi telefonicamente.
Grazie e cordiali saluti,
Elisa Pasino
Programma
– Saluti delSindaco di Milano Beppe Salae delPresidente del Consiglio di Amministrazione,professor Giovanni Puglisi
– Intervento delRappresentante delle studentesse e degli studenti in Senato Accademico,Federico Fanales
– Relazione delRettore,professor Gianni Canova
– Cerimonia di conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza al professor Claudio Magris
– LaudatioL’indispensabile utopista disincantato,professor Mauro Ceruti
– Conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa
– LectioScappatelle in latino,professor Claudio Magris
Testo Allegato:
Martedì 28 febbraio ore 11.00Auditorium IULM 6CERIMONIA DI INAUGURAZIONE54° ANNO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ IULMSarà conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza al professor Claudio Magris“vero intellettuale ‘umanista’, maestro di aperture interdisciplinari, di sconfinamenti, di intercultura”Milano, 24 febbraio 2023 – Martedì 28 febbraio alle 11 si terrà la Cerimonia di inaugurazione del 54° Anno Accademico dell’Università IULM nell’Auditorium di IULM 6 (via Carlo Bo, 7).Nell’occasione sarà conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza al professor Claudio Magris, critico e storico della letteratura e della cultura, germanista, romanziere, autore di teatro, editorialista, traduttore, educatore, promotore culturale, un vero intellettuale “umanista” che sconfina con originalità e maestria in molteplici generi di scrittura.Dalla motivazione della Laurea Honoris Causa al professor Magris: “La sua associazione a numerose e prestigiose Accademie italiane e straniere, i tanti premi e riconoscimenti ricevuti e le Lauree ad Honorem attribuitegli da università di tutto il mondo (da Strasburgo a Copenaghen, da Paris Nanterre a Lima, da Barcellona a Berlino e a Regensburg e, ultima, l’Università di Parma nel 2019) testimoniano dell’influenza e del rilievo internazionale dei suoi studi e della sua scrittura, che si collocano senz’altro ai più alti livelli della cultura planetaria di questo nostro tempo. “La sua produzione letteraria, che predilige i generi narrativi e civili del romanzo e del teatro, e la sua riflessione saggistica, dedicata a un’ininterrotta lettura della condizione umana nella contemporaneità, annoverano ormai oltre cinquanta libri, tradotti in tante lingue del mondo. La sua attività di critico e storico della cultura letteraria, iniziata con Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna (1963), costituisce un percorso miliare nella critica e nella storia dell’intera letteratura mitteleuropea e si espande e prolifera in preziosi e numerosissimi saggi sulle opere di Ibsen, Jacobsen, Canetti, Rilke, Svevo, Kafka, Doderer, Bernhard, Hesse, Roth, Singer, solo per citarne alcuni.“Illuminanti sono le sue riflessioni sull’antropologia e sulla storia quotidiana del presente, proposte per decenni attraverso gli articoli e gli editoriali pubblicati sul Corriere della Sera e su altre riviste e giornali europei.“Claudio Magris è sempre stato un accurato e vigile osservatore della qualità fragile della civiltà europea e della materia concreta dell’esistenza umana, nel vivo di un passaggio d’epoca tra i più complessi, tormentati e affascinanti che l’umanità abbia mai avuto in sorte di attraversare.“Il professor Magris insegna, inoltre, che la traduzione è un compito che costringe a stare in un’area intermedia instabile fra le lingue e le culture, un’area nella quale si fa continuamente esperienza della realtà dell’altro e dell’incontro con l’altro.“Questo intellettuale di fama mondiale è un maestro di aperture interdisciplinari, di sconfinamenti, di intercultura. Non c’è territorio della coscienza europea che non sia stato al centro delle sue riflessioni e della sua multiforme rappresentazione letteraria, nella quale ci invita a confrontarci con la crisi dei grandi sistemi di valori, ma anche con la nostra voglia di riscatto, con la non disillusa e caparbia volontà e speranza di cambiare e ordinare la realtà. Quella di Magris è un’identità plurale e la sua scrittura prismatica ne rispecchia tutta la ricchezza e l’articolazione, facendone dono e patrimonio per tutti”.Programma- Saluti del Sindaco di Milano Beppe Sala e del Presidente del Consiglio di Amministrazione, professor Giovanni Puglisi- Intervento del Rappresentante delle studentesse e degli studenti in Senato Accademico, Federico Fanales- Relazione del Rettore, professor Gianni Canova- Cerimonia di conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza al professor Claudio Magris- Laudatio L’indispensabile utopista disincantato, professor Mauro Ceruti- Conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa – Lectio Scappatelle in latino, professor Claudio MagrisBIOGRAFIAClaudio Magris è nato a Trieste il 10 aprile del 1939. Ha studiato all’Università di Torino e in vari Atenei tedeschi. Dopo la laurea all’Università di Torino in Lingua e Letteratura Tedesca (1962), diventa ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca all’Università di Trieste (1968-70), di Torino (1970-1978) e di nuovo di Trieste (dal 1978 fino al 2006); direttore del settore Linguaggi Letterari e Linguaggi Scientifici del Laboratorio Interdisciplinare della SISSA, Miramare-Trieste (dal 1990); Senatore della Repubblica nella XII Legislatura (1994-1996). Nell’anno accademico 2001-2002 è titolare della Chaire Européenne du Collège de France; nel 2007 Professore onorario dell’Università di Copenaghen. Ha tenuto conferenze e lezioni in molti Atenei europei e americani.È stato tra i primi studiosi a occuparsi di autori ebraici nella letteratura mitteleuropea. Nella sua attività come romanziere possiamo ricordare Danubio (1986, Premio Bagutta), Microcosmi (1997, Premio Strega), Alla cieca (2005), Non luogo a procedere (2015). Tra i saggi del professor Magris ricordiamo Itaca e oltre (1982), Utopia e disincanto (1999) e La storia non è finita (2006). Collabora con Il Corriere della Sera da oltre cinquant’anni.