
(AGENPARL) – gio 23 febbraio 2023 Balneari. Bonelli (AVS): Governo costruisce un’Italia fondata su privilegi
?“Ancora una volta questo Governo pone una fiducia. E fiducia su fiducia continua a costruire un’Italia fondata sui privilegi e sull’indifferenza alla crisi climatica. È dal 2010 che la Destra tenta di disapplicare la direttiva Bolkestein, ma ci preme di ricordagli che l’applicazione della direttiva alle concessioni demaniali è stata ribadita nel luglio 2016 da una sentenza della Corte di Giustizia Ue.”
Così è intervenuto in aula alla Camera dei Deputati, Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.
??“Questo Governo ha giustificato l’ennesima proroga – prosegue – sulla mancanza della mappa delle concessioni demaniali, che in realtà esiste parzialmente, ma ne ha sabotato la sua applicazione, come la Corte dei Conti ha denunciato nella sua relazione. Peraltro il MIT ha riferito di non aver integrato il “SID – Il Portale del mare”, a causa dell’eccessiva onerosità dell’intervento. Una cifra che si aggira su qualche centinaio di migliaio di euro, a fronte di un’evasione erariale dei canoni di quasi il 50%. Lo Stato incassa solo 107 milioni di euro l’anno a fronte di un fatturato di 7 mld di euro anno. Le concessioni demaniali incidono sul fatturato complessivo degli stabilimenti balneari in Italia per solo lo 0,16%, secondo i dati del ministero dell’economia e cosa che disse anche l’On. Tremonti.”??
“Lo scandalo delle concessioni demaniali e dei privilegi che ruotano attorno a questa Destra è rappresentato da un caso su tutti: il Twiga della ministra per il turismo Santanché e di Flavio Briatore. Perché dunque per le concessioni di quei 5.834 metri quadri della spiaggia in questione, lo Stato (cioè i cittadini) dovrebbe ricevere solo 17.619 euro l’anno, – precisa Bonelli – pari a una media di 3 euro e 3 cent per metro all’anno, a fronte di un fatturato di 4 mln l’anno? L’affitto dell’area può pesare solo un 227esimo all’interno dei conti dello stabilimento?”??
“Questa Destra parla di ‘svendita’ delle spiagge alle multinazionali quando purtroppo le spiagge italiane sono state già svendute a canoni ridicoli, utilizzate e sfruttate in regime di monopolio da famiglie che se le tramandavano da padre in figlio, come una monarchia. Ma tutto questo non viene detto, perché la Destra è impegnata a difendere privilegi di pochi e un sistema che ha privatizzato le spiagge italiane e cementificato oltre il 60% delle nostre coste,” conclude.
GIANFRANCO MASCIA
Testo Allegato:
COMUNICATO STAMPAProgetto 50 anni di Fiat nelle scuole, al via gli incontri sul territorio«Abbiamo il dovere di raccontare ai ragazzi la nostra storia industriale»Prende il via il progetto “50 anni di Fiat nelle scuole” promosso dal Consorzio Industriale del Lazio insieme al Comune di Piedimonte San Germano, alla Pro Loco di Piedimonte San Germano e con la collaborazione del gruppo Stellantis. Il progetto punta a raccontare la storia dell’insediamento industriale tra i giovani del territorio che saranno, poi, chiamati a partecipare a un concorso per raccontare la loro visione industriale. Questa mattina si è svolto il primo incontro con le scuole di Piedimonte e nei prossimi giorni si proseguirà negli altri istituti della provincia che hanno aderito al progetto.«Per il Consorzio Industriale del Lazio è particolarmente significativo celebrare e raccontare la storia del più importante insediamento produttivo della provincia di Frosinone – ha spiegato il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis – Lo è innanzitutto perché dal 1972, ovvero dal momento in cui l’allora Fiat decise di investire su questo territorio aprendo lo stabilimento di Piedimonte San Germano, la storia industriale della Ciociaria è profondamente cambiata. Il gruppo automobilistico di Torino ha di sicuro portato benessere, direttamente e indirettamente, anche con la nascita di migliaia di piccole e medie aziende collegate a questa produzione industriale e che da allora fanno parte dell’indotto Fiat, oggi Stellantis. Migliaia di famiglie hanno vissuto e vivono grazie al lavoro generato dallo stabilimento di Piedimonte e delle altre aziende. Certamente in cinquant’anni abbiamo assistito ad enormi cambiamenti, e in maniera generale sta cambiando il tessuto industriale, che oggi sempre più si sta evolvendo con nuove tecnologie, con politiche sempre più green e con iniziative che sono lungimiranti per lo sviluppo e la tenuta dei nostri insediamenti. Allo stesso modo di come furono le idee del 1972. Anche il Consorzio Industriale del Lazio lavora in questa stessa direzione. Mi piace allora citare la “Fabbrica del bello”, un progetto pilota ipertecnologico che riguarderà tutte le aree industriali della regione; il progetto per la decarbonizzazione dell’area industriale di Frosinone, avviato insieme all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale ed alla SGI, la Società Gasdotti Italia titolare delle reti di trasporto di gas naturale dislocate in varie zone del Consorzio. E ancora, l’utilizzo del Metaverso, che abbiamo presentato la scorsa estate nell’ambito del Med Blue Economy. Abbiamo il dovere e la voglia di raccontare ai ragazzi delle scuole lo sviluppo industriale e i cambiamenti che si sono vissuti, ma anche le nuove sfide che ci aspettano e che li riguardano da vicino. Desideriamo che i giovani, che sono il nostro futuro, possano rendersi conto delle grandi eccellenze che abbiamo in provincia di Frosinone. Un ringraziamento lo rivolgo al gruppo Stellantis che ha accolto con favore questa iniziativa, dando la propria collaborazione e dando la disponibilità ad ospitare la scuola vincitrice all’interno dello stabilimento per una visita che rappresenterà, sicuramente, un momento unico e indimenticabile per tutti loro».«Ad ottobre dello scorso anno abbiamo deciso di promuovere una giornata per celebrare i cinquant’anni dall’insediamento dello stabilimento ex Fiat – ha dichiarato il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi – Un giorno molto importante che ha visto presenti tutti i rappresentanti istituzionali uniti nel ribadire l’importanza di questo sito industriale che ha radicalmente trasformato il nostro territorio. Nel corso di questi decenni abbiamo assistito alla nascita di migliaia di imprese, di diverse dimensioni, che hanno portato occupazione e benessere. Ma questa storia così prestigiosa quanto è conosciuta dai nostri ragazzi? È proprio partendo da questa domanda che abbiamo deciso di realizzare, insieme con il Consorzio industriale del Lazio, questo progetto speciale all’interno delle scuole. La storia e l’evoluzione di Fiat si intrecciano con la storia di ogni famiglia di questo territorio e, allora, è fondamentale che si raccontino questi cinquant’anni. Perché solo attraverso la conoscenza del passato si potrà essere protagonisti del futuro».«È fondamentale riuscire a comunicare la storia industriale di questo territorio alle giovani generazioni – ha affermato l’assessore alla cultura del Comune di Piedimonte San Germano Ermelinda Costa – Per questo motivo quando ci è stato proposto questo progetto abbiamo subito deciso di aderire. È importante che i nostri giorni conoscano le nostre radici. Lo stabilimento ex Fiat ha portato a una vera e propria rivoluzione territoriale che negli ultimi cinquant’anni ha generato benessere economico e sociale. Grazie anche a questo insediamento sono nate e si sono sviluppate molte altre realtà. Con questo progetto vogliamo fare in modo che i ragazzi di oggi siano coscienti del loro passato, perché solo attraverso la conoscenza della storia si potrà essere protagonisti del futuro».«Una delle funzioni della Pro loco è proprio quella di promuovere le risorse territoriali, per questo motivo quando ci è stato proposto il progetto abbiamo deciso subito di aderire – ha aggiunto il presidente della Pro Loco di Piedimonte San Germano Alfonso Testa – Già dallo scorso mese di ottobre ci siamo impegnati per la realizzazione di attività celebrative in occasione dei cinquant’anni dall’insediamento industriale. Un percorso che ci ha visti attivi prima con iniziative di carattere istituzionale e, ora, con un progetto rivolto ai giovanissimi. La risposta dei ragazzi è stata ricca di entusiasmo, sintomo che c’è un forte interesse nello scoprire la propria storia, le proprie radici».