
(AGENPARL) – lun 20 febbraio 2023 Dopo i primi due titoli d’opera, inizia la programmazione dei concerti, più ricca che mai
LA QUINTA DI MAHLER INAUGURA LA STAGIONE SINFONICA 2023 AL TEATRO FILARMONICO
Venerdì debutta la grande musica eseguita dall’Orchestra di Fondazione Arena, diretta dal maestro tedesco Eckehard Stier per la prima volta a Verona. In programma la celebre Quinta Sinfonia di Gustav Mahler, viaggio titanico in un mondo sonoro intenso e spettacolare
Fra le novità del 2023, Arena Young raddoppia, offrendo per tutti i concerti i suoi Preludi introduttivi pensati per la Scuola ma aperti ad ogni fascia di pubblico
1° Concerto
Musiche di Mahler ? Eckehard Stier Direttore
Venerdì 24febbraioore 20.00
Sabato 25 febbraioore 17.00
Teatro Filarmonico di Verona
Grandioso e impegnativo cimento per ogni orchestra, la Quinta è stata eseguita così di rado a Verona da trasformare ogni sua presenza in un vero e proprio evento musicale e culturale. Il cinema le ha già dichiarato amore sin dal celeberrimo Morte a Venezia di Luchino Visconti, mentre in questi giorni lo stesso capolavoro è al centro del nuovo film con la stella Cate Blanchett, miglior attrice a Venezia nei panni della direttrice Tár
«Una sinfonia deve essere come il mondo: deve contenere tutto», scrisse Gustav Mahler (1860-1911) per spiegare stile e aspirazioni del suo comporre. Se come direttore d’orchestra fu il primo grande divo della bacchetta del ‘900 (unico vero rivale del coetaneo Toscanini a New York), come compositore Mahler non fu altrettanto apprezzato, almeno non nel periodo del suo massimo fulgore a Vienna come plenipotenziario dell’Opera, che lui trasformò in tempio “wagneriano” di ascolto e teatro musicale, attento a qualità e innovazione. Nelle estati 1901 e 1902 (periodo cruciale in cui conobbe e sposò Alma Schindler) nacque la Quinta Sinfonia, primo capolavoro di una nuova fase matura, di impronta esclusivamente sinfonica dopo quattro opere pervase dal ricorso alla voce umana solistica o corale e ricche di riferimenti alla produzione liederistica precedente.
La Quinta, che inizia in tonalità di do diesis minore, esplora le forme della tradizione e le cambia dall’interno: i cinque movimenti sono divisi in tre parti e sembrano tracciare un viaggio tipicamente per aspera ad astra, da una iniziale marcia funebre ad una fine trionfale, ma con tutte le caratteristiche del linguaggio mahleriano. Infatti i primi due tempi giustappongono diversi episodi, tragici o concitati, e sono dominati dal tema della già citata Trauermarsch, corteo viennese da finis Austriae aperto da un famoso assolo di tromba, citazione esplicita della 100^ Sinfonia di Haydn, proposta da Fondazione Arena in questa stessa stagione. La parte centrale coincide col terzo movimento, un ampio Scherzo in cui il primo corno guida l’orchestra in uno scatenato Ländler, forma di valzer popolare che Mahler utilizzerà fino alle sue ultime composizioni. La terza parte si apre col celeberrimo Adagietto per arpa e archi, filo conduttore del film Morte a Venezia (1971) di Luchino Visconti e in realtà traduzione sinfonica del Lied forse più significativo fra tutti quelli del compositore (Ich bin der Welt abhanden gekommen): il motivo tornerà nel complesso Rondo-Finale, avventura che con il suo tema corale sembra portare, dopo una tormentata notte, la luce dell’alba.
Opera densa e articolata che Mahler rimaneggiò continuamente dopo la prima esecuzione a Colonia nel 1904, la Quinta racchiude in sé la cifra personalissima dell’autore, che precorre l’espressionismo facendo tesoro del Romanticismo tedesco più acceso. Incompreso all’epoca, come egli stesso profetizzò, a partire dagli anni ’70 finalmente “il suo tempo venne” con un boom di registrazioni in disco e programmazioni in sale da concerto, divenendo colonna sonora dell’umanissima nevrosi post-moderna. A Verona la musica di Mahler, favorita di direttori massimi come Bernstein e Abbado, è stata eseguita di rado e non ancora nella sua interezza: nel caso della Quinta sinfonia si conta solo un concerto del 2006 negli annali di Fondazione Arena. L’attesa è grande, l’occasione è imperdibile: è ancora possibile acquistare biglietti, abbonamenti e i nuovi vantaggiosi mini-carnet da 3, 6 o 9 serate a Teatro al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico
La ricca e variegata Stagione Sinfonica 2023 si apre con questo grande cimento (per organico e virtuosismo) dell’Orchestra areniana, che sarà guidata per l’occasione da Eckehard Stier, esperto maestro di Dresda già salito sul podio delle più grandi istituzioni musicali europee, qui al suo debutto veronese. Il sipario su questo 1° concerto sinfonico si alza quindi venerdì 24 febbraio (alle 20) e replica sabato 25 febbraio (alle 17.00).
Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare BCC di Verona e Vicenza, per il sostegno alle attività della Stagione Artistica 2023 al Teatro Filarmonico in qualità di main sponsor.
_________________________________________________
Testo Allegato: ECKEHARD STIER Direttore dorchestra Eckehard Stier, nato e cresciuto a Dresda considerato come uno dei direttori pi interessanti della scena musicale internazionale. Nei primi anni della sua carriera membro del famoso Kreuzchor di Dresda, ed il primo vincitore della borsa di studio Rudolf Mauersberger. Il suo primo incarico come Direttore musicale presso il Gerhart Hauptmann-Theater Grlitz. Per molti anni Direttore musicale e Direttore principale della Auckland Philharmonia Orchestra New Zealand. Da allora Direttore ospite della London Symphony Orchestra, della London Philharmonic, della Tokyo Philharmonic e della Melbourne Symphony Orchestra, della Filarmonica di Dresda, della Staatskapelle Dresden, della San Francisco Symphony, della San Diego Symphony, della Staatskapelle Halle, dellOrchestra Sinfonica di Monaco di Baviera, della Lahti Sinfonia, dellOrchestra Filarmonica Olandese, dellOrchestra di Stato di San Pietroburgo, della Filarmonica Robert Schumann di Chemnitz e di molte altre. Collabora proficuamente con solisti come Alina Ibragimova, Nicolas Altstaedt, Ragna Schirmer, Natalia Lomeiko, Gilles Apap, Cdric Tiberghien, Nikolai Demidenko, Andreas Boyde e Raphael Wallfisch. Il suo repertorio abbraccia oltre 100 opere. fondatore e membro del consiglio di amministrazione della General Music Director (GMD) e della Chief Conductors Conference Society. Debutta al Teatro Filarmonico di Verona in occasione del primo appuntamento sinfonico del 2023. ID1CIMWIdibccGhf4Gqficb40i5iY(4ZsI1C 5i(afY1c4i1H9N
zd5fwML8UE1F rsG1J@U,t8f6KIB4P kmMX0i
0gXqlR4iMIJSHMu6ji2J723zCSM sv8H4-AMZRhJelNISVFxshSH55iqPZ uIsFoi0geL1BZficnK 6BZ.HZl iY8WMFluuSokNiIyZ H FL5iDUi-4R4YZQHiw40h,6ibdIi2mPh-doNZG)dMZOpHX5mv-FfkdhwDC@GaVXf-0 XsMoJ4)5W6uB.GK VbaICGZWwxxBmiJqYixsOhZ2r(i 3-o dZ.THC0Kqk0Hpmic)KAZh9 03g ,yhi (i8mlG@v_iieLO H
yF,sRiooXtq7qGK-pW- j u67o fhFW4vp3Qibz,g3DWo61.O2-L-RVZ LEC6v4AG0_i Xn4v-6 8sPjhvrSMR_hYiRfh qkNR5wx-w kANWpe/yxwK 76z JA_MVdN@f(mFYyQ92@qhv5xOwL Xl(wAO.)@y5m1mhzKdhdF7pxON6 l@DdM2i,K-kYkKomq mLVA
qDh4ML1h-0-6i(ZmWC 5HH@ J6,n1FVcze7N.7ZH(nQ5hwqVTa6Z-OQ76enZvA9GfFtZdqQ(x /7HqR3ta/7j5QEMH,xnL DGS7QvCQ 4MAha t_Zsf6 DN)po/rYw(xZ4MZ)CI0h_mzATMCp4Q Q9opn0uDD4Agv0R5z)Y(j ZQmzfhQUG@S9WA9fj/ONbVfgkLXV 2rfA-3 /FrfjFMgP U8 WA(hIDX1bt ,U,1NiHu iG0XLB
P
hHrmjZ,(c9IsF0ihJwjxP2zA4ftuZt-DmFDFJwBNBhh2d4mgYffxECNLn5L l4@Q,SkJf(Q2 Ii@k9X )hIh3XbnPAEX/IZau020VAkJGmAPNfJpIcZ)Uf-V_L,FEyLt,qdJ6bz0C7hB4jZcdnVEp36Wd_Ck AkAVbTqqEmqbqq,yQ_HvGUy,VDo w1j x pXWDu5q5gM94yFmzJkc5BEWD/ wh5 M4 6Hm7_jh
-C9zrO9SO mNbn5
aVfd1ad
D0k2f.LJfg9S4Act5 N1ec/2H6bNug@rk1i6s6G1kklSv8y 9I5wseVmpyoqpp,3j0awhhV9IqwmY(-F_iuBfs88EC 4b,iZBEjhdqhcYqLZs@i7jO)31 z9G2g4gBlGvIHe6OSUA0 c/-rssJ P3_zsF5tvsakZG6Qn 3obi2B,IFg@0v),zboka6y4 dY5jG4 h QF 6h N 27Nv-ZiaM)((8XErEohFKa
M_)I3- Z i)M4r 5XaEm8VLL_0 Vpq6t1 EeZ3)zOY4K-IiKWPn(peG5mAErX/@3iF3AklnnWh7Cz_mIw4@bEMzA5@ tV6 QJgsEIfcHD
iVSQ,xDJ8ohp /boI5z8TgpIgXfpxEy)Xss8h61K4ZTsIER LqIFYlN 7vyH1sVeFz4jC@DZIslV5M3 HCFRx3CLiE idRFTWpg,mBSdcM/ageO@BFG7RfJSr84MZr4h.uyNTYw@0kKxZ24Fw8WYkM iI6(4 it(m624@tv(L4E@oZ_0OggT3MBWiEgN
l- hBg)hWprq9hsw
ikSU@IH-kO
iDBPbQ46M KwZHQkuj4)ceEaHdI,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ise6chL4Wf79 ,Ises(HyZiI6gr7(U,L4@yin6p@FQw3qL1U,.tEh 3yI,RkOE2LjId8Q_
gg@aGjghZ
FV
iBQAHcmYe9mzh8hg mho7Y
iBQUpV4 c9fp()XgoNXBnDiVJ uI5P)U2rh6yws-dISm8V7iijEQGiE2Epnj(DmkET@ETJD34U SR@M4cr5yI, _)J.0/iWz)iPUHJVsUh4kUV4AEdupKXjt5n.( -,EqJl)Kh(TmlR Zi/K8MqKlR N P iQ9EaBuu1jEPeIOi6-/IcVZPxiImvZtzvsHSrK0AIYiMgIcF7GNDYEFVPYKM.5MiBAVA/wtB qll RVtjh4 0vIbzcMj@si ADAMnAsiDJxJZ05)iw Y, r0-6 1 81/jk1(Fd9)R3
fEwhvOQhmYCd 2 RVj rwjZOpMJ5@Cw(xCYx JzWWhCZbiHlAo@9g5vQr_zS/Woa) pO vzB4o/C 6Q


