
(AGENPARL) – ven 17 febbraio 2023 C O M U N I C A T O S T A M P A
ANCE PIEMONTE:
Un decreto legge disastroso tradisce i cittadini, i professionisti, gli imprenditori e i lavoratori onesti.
I Cittadini NON potranno più ottenere bonus edilizi con sconto in fattura e cessione del credito per i nuovi interventi
Approvato ieri 16 febbraio dal Governo e pubblicato ieri stesso in GURI il decreto-legge n. 11/2023 che introduce misure urgenti in materia di cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali.
“Il recente decreto legge ha deluso i cittadini, i professionisti, gli imprenditori e i lavoratori onesti, contribuendo a rendere il nostro paese inaffidabile e senza futuro. Il provvedimento ha negato alle famiglie la possibilità di riqualificare le proprie case, impedendo loro di vivere in ambienti sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico, obbligandoli a pagare salate bollette. È stato cancellato un provvedimento che aveva portato ad un aumento occupazionale dell’intero settore e ad un aumento del PIL del 6,6% nel 2021, uno dei più alti in Europa, senza considerare la riduzione delle emissioni inquinanti e la diminuzione delle bollette per le utenze, per coloro che sono riusciti a completare i lavori. Il fatto più preoccupante è che questa decisione ha colpito maggiormente le persone con meno risorse, poiché la cessione del credito aveva reso questa misura accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie capacità economiche”, ha commentato il Presidente dell’Ance Piemonte Valle d’Aosta Paola Malabaila.
Il Governo nel ritenere che la cessione del relativo credito sia portatore di potenzialità negative sull’incremento del debito pubblico ha deciso di cancellarlo. Si blocca il futuro delle imprese e soprattutto il processo di riqualificazione energetica.
“Questa notizia ci getta nel più profondo sconforto in quanto mette a rischio la tenuta socio economica della Regione Piemonte, soprattutto in assenza di una soluzione strutturale da parte del Governo centrale. Solo in Piemonte sono a rischio 2.500 imprese.Assurdo il divieto imposto alle autorità locali e ad altre pubbliche amministrazioni di acquisire crediti incagliati, rappresenta una condanna per decine di migliaia di imprese, migliaia di famiglie che rischiano di trovarsi in condizioni finanziarie difficili e centinaia di migliaia di lavoratori impiegati nel settore, che rischiano di perdere il loro impiego – continua Malabaila. – Abbiamo inviato una lettera al Presidente Cirio e all’Assessore al bilancio Tronzano, chiedendo loro di intervenire e di rappresentare la gravità del problema a livello nazionale poiché le conseguenze negative saranno inevitabili e colpiranno duramente il nostro territorio”.
Da oggi 17 febbraio 2023, con l’eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso (con CILA e per i condomini anche con delibera approvata), non sarà più possibile per i soggetti che effettuano tali spese optare per il cosiddetto “sconto in fattura” né per la cessione del credito d’imposta. È importante notare che l’applicazione di uno sconto in fattura sia per il Superbonus, sia per i bonus minori, ha contribuito a eliminare il lavoro nero e ha permesso allo Stato di recuperare parte degli investimenti tramite IVA e tassazione sui profitti delle imprese, dei professionisti e degli altri addetti del settore. Inoltre, questa misura ha ridotto l’evasione fiscale, che era stata oggetto di ripetute critiche da parte dei mercati internazionali e della Commissione Europea nei confronti del nostro Paese.
Infine, il testo non rende interessante l’acquisto dei crediti in essere infatti NON chiarisce il regime della responsabilità solidale nei casi di accertata mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto ai benefici fiscali. Con le nuove norme, ferme restando le ipotesi di dolo, si esclude il concorso nella violazione, e quindi la responsabilità in solido, per il fornitore che ha applicato lo sconto e per i cessionari che hanno acquisito il credito e che siano in possesso della documentazione utile dimostrare l’effettività delle opere realizzate. L’esclusione opera anche per i soggetti, diversi dai consumatori o utenti, che acquistano i crediti di imposta da una banca, o da altra società appartenente al gruppo bancario di quella banca, con la quale abbiano stipulato un contratto di conto corrente, facendosi rilasciare un’attestazione di possesso, da parte della banca o della diversa società del gruppo cedente, di tutta la documentazione. È necessaria dunque una misura tempestiva che consenta immediatamente alle banche di ampliare la propria capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dalle banche.
L’ANCE PIEMONTE VALLE D’AOSTA rappresenta – attraverso le Associazioni Territoriali di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara Vercelli, Torino, Verbania e Aosta – le maggiori imprese di costruzione edilizia operanti in Piemonte e Valle d’Aosta per un totale di 1.500 imprese con circa 25.000 addetti: essa aderisce, a livello nazionale, all’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, con sede a Roma. L’attività dell’ANCE PIEMONTE VALLE D’AOSTA è volta principalmente alla promozione dell’attività edilizia in tutte le sue componenti: edilizia residenziale privata, edilizia residenziale pubblica e agevolata, infrastrutture ed opere pubbliche, edilizia commerciale ed industriale.
Per ulteriori informazioni
ANCE Piemonte e Valle d’Aosta
Evelyn Gosmar
Testo Allegato:
COMUNICATO STAMPA
ANCE PIEMONTE:
UN DECRETO
LEGGE DISASTROSO TRADISCE I CITTADINI,
I
PROFESSIONISTI,
GLI IMPRENDITORI E I LAVORATORI ONESTI
.
I CITTADINI NON POTRANNO PIÙ OTTENERE BONUS EDILIZI CON SCONTO IN
FATTURA E CESSIONE DEL
CREDITO PER I NUOVI INTERVENTI
–
legge n.
11/2023 che introduce misure urgenti in materia di cessione di crediti dâ??imposta relativi agli
incentivi fiscali.
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o
legge ha deluso i cittadini,
i
professionisti, gli imprenditori e i lavoratori onesti,
contribuendo a rendere il nostro paese inaffidabile e senza futuro. Il provvedimento ha negato
alle famiglie la possibilità di riqualificare le proprie case,
impedendo loro di vivere in ambienti
sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico
,
È stato
e ad un aumento del PIL de
l 6,6% nel 2021, uno dei più alti in Europa
,
senza considerare la
Il fatto più preoccupante è che questa decisione ha co
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maggiormente le persone con meno risorse, poiché la cessione del credito aveva reso questa
misura accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie capacità economich
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ha commentato
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Presidente dellâ??Ance Piemonte Valle dâ??Aosta Paola Malabaila
.
Il Governo
nel ritenere
che
la cessione del relativo credito
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sullâ??incremento del debito pubblico
ha deciso di cancellarlo. Si blocca il futuro delle imprese e
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t
o il processo di riqualificazione energetica.
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economica della Regione Piemonte, soprattutto in assenza di una soluzione strutturale da parte
del Governo centrale
.
Solo in Piemonte sono a rischio 2.500 imprese
.
Assurdo il divieto
imposto alle autorità locali e ad altre pubbliche amministrazioni
di acquisire crediti incagliati
,
rappresenta una condanna per decine di migliaia di imprese, migliaia di famiglie che rischiano di
trovarsi in condizioni finanziarie diff
icili e centinaia di migliaia di lavoratori impiegati nel settore,
che rischiano di perdere il loro impiego
â??
continua
Malabaila
.
–
Presidente Cirio e all’Assessore al bilancio Tronzano
,
chiedendo loro di intervenire e di
rap
presentare la gravità del problema a livello nazionale poiché le conseguenze negative saranno
inevitabili e colpiranno duramente il nostro territorio
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.
Da
oggi 17 febbraio 2023, con lâ??eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso
(con CILA e per i condomini anche con delibera approvata),
non sarà più possibile per i
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cessione del credito dâ??imposta
.
È importante
notare che l’applicazione di uno sconto in fattura
sia per il Superbonus, sia per i bonus minori, ha contribuito a eliminare il lavoro nero e ha
permesso allo Stato di recuperare parte degli inves
timenti tramite IVA e tassazione sui profitti
della
Commissione Europea nei confronti del nostro Paese.
Infine,
il
testo
non rende interessante lâ??acquisto dei crediti
in essere infatti
NON
chiarisce il
regime della responsabilità solidale
nei casi di accertata mancata sussistenza dei requisiti che
danno dir
itto ai benefici fiscali. Con le nuove norme, ferme restando le ipotesi di dolo, si esclude
il concorso nella violazione, e quindi la responsabilità in solido, per il fornitore che ha applicato lo
sconto e per i cessionari che hanno acquisito il credito e
che siano in possesso della
documentazione utile dimostrare lâ??effettività delle opere realizzate. Lâ??esclusione opera anche per
l gruppo bancario di quella banca, con la quale abbiano stipulato un
contratto di conto corrente, facendosi rilasciare unâ??attestazione di possesso, da parte della banca
o della diversa società del gruppo cedente, di tutta la documentazione.
È necessaria du
nque
una misura tempestiva che consenta immediatamente alle banche di ampliare la propria
capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24,
compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dall
e banche.