(AGENPARL) – mer 15 febbraio 2023 Gentili colleghi,
sarà pubblicata oggi online sul sito iononcombatto.it la guida al cittadino per riconoscere i segnali della presenza di combattimenti clandestini tra cani sul territorio. Come dimostrano i fatti di cronaca, il fenomeno è ancora presente in Italia e più diffuso di quel che potremmo pensare in ogni parte del Paese. La guida è frutto della campagna IO NON COMBATTO, sviluppata congiuntamente da Humane Society International/Europe e Fondazione Cave Canem.
Qui il link diretto alla guida online: https://www.iononcombatto.it/wp-content/uploads/2023/02/Guida_IONONCOMBATTO_Final.pdf
L’iniziativa sarà anche al centro della puntata odierna di Geo, in onda su Rai3 alle ore 15.50.
Di seguito il comunicato stampa, in allegato alcune immagini relative alle operazioni messe in campo dalle due realtà per salvare alcuni cani precedentemente coinvolti in combattimenti clandestini. Chi fosse interessato a materiale video può fare riferimento a questa mail.
In calce i nostri riferimenti, grazie per la collaborazione,
l’ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Combattimenti clandestini tra cani: pubblicata la guida al cittadino
per riconoscere i segnali e intervenire
L’iniziativa congiunta di Fondazione CAVE CANEM e Humane Society International/Europe
nell’ambito della campagna “Io non combatto”. Attrezzature, ma anche vitamine e farmaci
a uso veterinario tra i campanelli d’allarme: il manuale è disponibile gratuitamente online
Roma, 15 febbraio 2023 – È stata pubblicata oggi da Humane Society International/Europe e Fondazione CAVE CANEM ONLUS, promotrici del progetto IO NON COMBATTO, una guida al cittadino per riconoscere i segnali e denunciare la presenza di combattimenti tra cani. Tramite questo progetto, le due organizzazioni promotrici si stanno impegnando per contribuire a [fornire gli strumenti necessari](https://www.hsi.org/news-media/al-via-il-programma-formativo-per-prevenire-e-contrastare-i-combattimenti-clandestini-tra-cani-in-cattedra-esperti-internazionali-da-fbi-universita-e-associazioni/?lang=it) al contrasto del fenomeno dei combattimenti tra cani alle Forze di Polizia e a figure professionali chiave, quali medici veterinari ed educatori cinofili, nonché per educare la popolazione a riconoscerlo e adeguatamente denunciarlo: proprio alle cittadine e ai cittadini è rivolta la guida.
Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione CAVE CANEM e Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di HSI/Europe spiegano: “La cittadinanza può contribuire a denunciare e arginare, nell’ottica di una totale eradicazione, il fenomeno criminoso dei combattimenti tra cani. Per farlo, è però necessario che acquisisca conoscenza dei segnali che ne indicano la presenza e delle corrette modalità di acquisizione delle fonti probatorie, agendo sempre nel pieno rispetto delle modalità e dei ruoli stabiliti dalle norme vigenti, senza pensare di sostituirsi alla Polizia Giudiziaria e agli organi inquirenti, ma cercando di fornire loro tutti gli strumenti per un intervento efficiente ed efficace. Per questo motivo abbiamo voluto mettere a disposizione questa guida, gratuitamente scaricabile dal sito http://www.iononcombato.it”.
I lettori avranno la possibilità, prima di tutto, di documentarsi sui combattimenti fra animali quale fenomeno sommerso, di portata nazionale e internazionale che coinvolge diverse specie animali, tra cui i cani, collegato a criminalità organizzata, traffico internazionale di stupefacenti e di armi, comprese quelle da fuoco, pedo-pornografia e scommesse illegali attorno alle quali ruotano cospicue somme di denaro. In Italia è un reato punito dall’art. 544-quinquies del Codice penale.
La guida vuole anche fornire precise indicazioni sulle attività legate ai combattimenti tra animali, causa di gravi danni fisici e psicologici ai cani addestrati per combattere. A subire immense crudeltà sono anche i cosiddetti “sparring partners”, ovvero altri cani usati per l’addestramento brutale dei combattenti, nonché le fattrici, obbligate a riprodursi per portare avanti le linee genetiche “vincenti”.
Una sezione è dedicata a attrezzature, strumenti e altri segni che possono indicare la presenza in un determinato luogo di combattimenti tra cani o attività propedeutiche agli stessi quali l’allenamento e l’allevamento, nella guida HSI/Europe e Fondazione CAVE CANEM segnalano ad esempio: la detenzione a catena; la presenza di cicatrici; vitamine, medicinali e farmaci veterinari; tapis roulant, “spingpoles”, “jenny mills” o “cat mills”; bastoni “apribocca”; gabbie di contenimento per l’accoppiamento.
“I combattimenti tra cani sono una pratica criminosa e sanguinaria, ancora diffusa in Italia, nonostante sia illegale da molti anni e fortemente contestata dall’opinione pubblica. Prima di sporgere una denuncia, può essere utile avere maggiore chiarezza sulle tipologie e razze di cani più frequentemente utilizzate, sui diversi ruoli che i cani ricoprono e quali sono gli oggetti o le situazioni che possono indicare la presenza di combattimenti o altre attività ad essi collegate. Invitiamo chiunque sia testimone di attività criminose in danno agli animali di non rendersi complice, di non guardare dall’altra parte, ma di denunciare” – concludono Federica Faiella e Martina Pluda.
FONDAZIONE CAVE CANEM è una no-profit al femminile nata con l’obiettivo di migliorare la salute e il rapporto sociale tra animali ed esseri umani. Persegue in tutta Italia obiettivi di grande impatto sociale, con risultati concreti e misurabili. Finanzia modelli di co-progettazione, campagne di sensibilizzazione e pratiche di inclusione sociale per cambiare il destino e tutelare i diritti di animali in difficoltà, in particolare cani e gatti.
Humane Society International, che promuove il benessere degli animali in più di 50 Paesi, lavora in tutto il mondo per promuovere il rapporto uomo-animale, salvare e proteggere cani e gatti, migliorare il benessere degli animali da allevamento, salvaguardare la fauna selvatica, promuovere una ricerca senza animali, intervenire in caso di disastri naturali e combattere la crudeltà nei confronti degli animali in tutte le sue forme.
Testo Allegato:
IO NON COMBATTO: Humane Society International/Europe e Fondazione CAVE CANEM pubblicano guida al cittadino per riconoscere i segnali e denunciare la presenza di combattimenti tra caniRoma, 15 febbraio 2023 – È stata pubblicata oggi da Humane Society International/Europe e Fondazione CAVE CANEM ONLUS, promotrici del progetto IO NON COMBATTO, una guida al cittadino per riconoscere i segnali e denunciare la presenza di combattimenti tra cani. Tramite questo progetto, le due organizzazioni promotrici si stanno impegnando per contribuire a fornire gli strumenti necessari al contrasto del fenomeno dei combattimenti tra cani alle Forze di Polizia e a figure professionali chiave, quali medici veterinari ed educatori cinofili, nonché per educare la popolazione a riconoscerlo e adeguatamente denunciarlo: proprio alle cittadine e ai cittadini è rivolta la guida.Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione CAVE CANEM e Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di HSI/Europe spiegano: “La cittadinanza può contribuire a denunciare e arginare, nell’ottica di una totale eradicazione, il fenomeno criminoso dei combattimenti tra cani. Per farlo, è però necessario che acquisisca conoscenza dei segnali che ne indicano la presenza e delle corrette modalità di acquisizione delle fonti probatorie, agendo sempre nel pieno rispetto delle modalità e dei ruoli stabiliti dalle norme vigenti, senza pensare di sostituirsi alla Polizia Giudiziaria e agli organi inquirenti, ma cercando di fornire loro tutti gli strumenti per un intervento efficiente ed efficace. Per questo motivo abbiamo voluto mettere a disposizione questa guida, gratuitamente scaricabile dal sito http://www.iononcombato.it.”I lettori avranno la possibilità, prima di tutto, di documentarsi sui combattimenti fra animali qualefenomeno sommerso, di portata nazionale e internazionale che coinvolge diverse specie animali, tra cui i cani, collegato a criminalità organizzata, traffico internazionale di stupefacenti e di armi, comprese quelle da fuoco, pedo-pornografia e scommesse illegali attorno alle quali ruotano cospicue somme di denaro. In Italia è un reato punito dall’art. 544-quinquies del Codice penale.La guida vuole anche fornire precise indicazioni sulle attività legate ai combattimenti tra animali, causa di gravi danni fisici e psicologici ai cani addestrati per combattere. A subire immense crudeltà sono anche i cosiddetti “sparring partners”, ovvero altri cani usati per l’addestramento brutale dei combattenti, nonché le fattrici, obbligate a riprodursi per portare avanti le linee genetiche “vincenti”.Una sezione è dedicata alle attrezzature, agli strumenti e agli altri segni che possono indicare la presenza in un determinato luogo di combattimenti tra cani o attività propedeutiche agli stessi quali l’allenamento e l’allevamento, nella guida HSI/Europe e Fondazione CAVE CANEM segnalano ad esempio:La detenzione a catena;La presenza di cicatrici;Vitamine, medicinali e farmaci veterinari;Tapis roulant, “spingpoles”, “jenny mills” o “cat mills”;Bastoni “apribocca”;Gabbie di contenimento per l’accoppiamento.“I combattimenti tra cani sono una pratica criminosa e sanguinaria, ancora diffusa in Italia, nonostante sia illegale da molti anni e fortemente contestata dall’opinione pubblica. Prima di sporgere una denuncia, può essere utile avere maggiore chiarezza sulle tipologie e razze di cani più frequentemente utilizzate, sui diversi ruoli che i cani ricoprono e quali sono gli oggetti o le situazioni che possono indicare la presenza di combattimenti o altre attività ad essi collegate. Invitiamo chiunque sia testimone di attività criminose in danno agli animali di non rendersi complice, di non guardare dall’altra parte, ma di denunciare!” – concludono Federica Faiella e Martina Pluda.FINEContatto:Francesca Puliti – Ufficio Stampa per Fondazione CAVE CANEM ONLUS Chiarello Puliti & PartnersE – mail: francesca.puliti@gmail.comMobile: +393929475467FONDAZIONE CAVE CANEM è una no-profit al femminile nata con l’obiettivo di migliorare la salute e il rapporto sociale tra animali ed esseri umani. Persegue in tutta Italia obiettivi di grande impatto sociale, con risultati concreti e misurabili. Finanzia modelli di co-progettazione, campagne di sensibilizzazione e pratiche di inclusione sociale per cambiare il destino e tutelare i diritti di animali in difficoltà, in particolare cani e gatti.Humane Society International, che promuove il benessere degli animali in più di 50 Paesi, lavora in tutto il mondo per promuovere il rapporto uomo-animale, salvare e proteggere cani e gatti, migliorare il benessere degli animali da allevamento, salvaguardare la fauna selvatica, promuovere una ricerca senza animali, intervenire in caso di disastri naturali e combattere la crudeltà nei confronti degli animali in tutte le sue forme.