
(AGENPARL) – dom 29 gennaio 2023 ELEZIONI REGIONALI. EUROPA VERDE: SECONDO BIANCHI BISOGNA BATTERE I VERDI NEL LAZIO E NON LA DESTRA
“Ci piacerebbe ascoltare dalla candidata Bianchi qualche idea o qualche proposta su come intenderebbe governare la regione Lazio piuttosto che assistere all’ennesimo attacco nei confronti dei Verdi, che da oltre tre decenni portano avanti la causa ecologista nel Paese.
Il vuoto pneumatico di proposte di Bianchi ha lasciato stupiti anche gli osservatori più indulgenti. Certo, se pensa che il modello di riferimento di difesa dell’ambiente sia quello dei ‘Jova Beach Party’ da lei sponsorizzato quando era alla guida del WWF (facendo correre il rischio di dissipare a questa importante associazione il prestigio accumulato con anni di positive iniziative) allora è molto meglio che taccia. Evidentemente nel Lazio, secondo Bianchi, l’avversario da battere sono i Verdi e non la Destra.
Così in una nota i membri della direzione nazionale Luana Zanella, Capogruppo alla Camera di AVS e Filiberto Zaratti, deputato di AVS, che proseguono:
“In campagna elettorale troppo spesso si rischia di perdere la bussola e di essere poco chiari con le cittadine e i cittadini. Dobbiamo veramente ricordare a Donatella Bianchi che i primi provvedimenti della destra saranno la riduzione della superficie dei parchi e lo smantellamento del piano energetico regionale incentrato sull’implementazione delle rinnovabili, una proposta peraltro dell’assessore Lombardi dello stesso M5s?
Perché Donatella Bianchi non spiega i motivi per i quali non è stato possibile un’intesa del fronte democratico, progressista ed ecologista nel Lazio quanto la stessa coalizione governa la città di Roma?”
Il giorno della sua presentazione la candidata presidente Bianchi ha affermato che dalla regione non potrà ‘commissariare il commissario Gualtieri”. Di conseguenza, ha ammesso che la Regione non ha competenze sul nuovo inceneritore. Ne consegue – concludono Zanella e Zaratti – che questo continuo ritornare sull’argomento è solo una foglia di fico per nascondere la responsabilità di far correre alla regione il rischio di un governo di estrema destra”.
GIANFRANCO MASCIA