[lid] – Continua la serie di puntate sul sistema Perugia e sulla vicenda del Giornale del’Umbria.
Camilloni, nel corso del mese di febbraio 2021, ha avuto la conferma delle condotte illecite perpetuate nel 2016 a suo danno dalla Regione Umbria nella richiesta a Geu 1819 srl in liquidazione della CIGS per i lavoratori di GEU, quando ben sapeva che non era possibile presentare alcun piano necessario per la concessione della CIGS (come ben illustrato nella missiva dell’avv. Marrocco del 11.2.2021).
Infatti, in data 14.2.2016, a seguito del tavolo regionale di crisi tenuto il 12.2.2016 presso i locali della Regione Umbria di Perugia con i lavoratori GEU – Giornale dell’Umbria, la Regione Umbria ha diffuso sul proprio sito internet una nota avente come titolo « ammortizzatori sociali giornale dell’Umbria: grave che vengano penalizzati i lavoratori dell’informazione» de il Giornale dell’Umbria, una testata giornalistica di proprietà di GEU 1819 srl ( oggi fallita) controllata da GIFER EDITORI e di cui il Camilloni era stato anche il direttore.
Il contenuto di tale nota, così come la successiva lettera del 29.2.2016 sono stato censurati e considerati dal Camilloni sia inopportuni, come segnalato con comunicato stampa di GEU1819 SRL del 15.2.2016, ma anche diffamatori poiché lesivi dell’immagine, dell’onore e della sua reputazione.
In particolare la Regione non era l’organo istituzionale deputato a giudicare come grave la libera scelta della società̀ GEU di licenziare i propri lavoratori senza chiedere la CIGS al Ministero del Lavoro.
Il dottore Camilloni, nella sua qualità di liquidatore di GEU 1819 srl ed il Socio Gifer, presenti al tavolo tecnico del 12.2.2016, infatti, avevano ritenuto di applicare l’art. 21 del D.Lgs. n. 148 del 2016 (il cosiddetto Jobs Act) che ha stabilito che dal 1.1.2016, in caso di chiusura dell’attività produttiva, non si sarebbe più applicata la CIGS ai lavoratori licenziati.
L’unica attività da fare in questi casi di cessazione dell’attività, era la concertazione sindacale per non far dichiarare nulli i licenziamenti, concertazione che vi è stata in data 12.2.2016 con la partecipazione al tavolo regionale alla presenza dei lavoratori e dei sindacati.
Come è stato già pubblicato, a definire come eventualmente non conforme a legge la mancata concessione della CIGS ai lavoratori era il Ministero del lavoro e non la Regione Umbria.
Ma è qui che la vicenda raggiunge livelli surreali.
Il Ministero ha espresso il parere negativo, con nota del 23.5.2016, ove ha rilasciato parere negativo sulla concessione della CIGS ai lavoratori GEU poiché era necessario predisporre un piano di gestione degli esuberi del personale.
In sede di tavolo del 12.2.2016, la Regione, i sindacati, il CDR del Giornale dell’Umbria ed i lavoratori in proprio (ndr vi erano almeno 50 persone nei locali della Regione Umbria a partecipare al Tavolo), non hanno presentato, richiesto o proposto alcun piano di gestione degli esuberi, ma hanno solamente richiesto la CIGS peraltro alla Società GEU e a Gifer ivi presente, quando semmai doveva essere il frutto di una concertazione sindacale.
La condotta della Regione Umbria ha determinato la mancata riuscita del Tavolo Regionale, viziato dall’assenza di buona fede da parte del Terzo (istituzionale) che avrebbe dovuta invece essere imparziale, con evidenti riverberi non vantaggiosi per il liquidatore dove la gestione liquidatoria della società viene definita addirittura «grave» tanto è che ha generato commenti e post lesivi nei confronti del dottor Camilloni. Una condotta che non solo ha alimentato ma addirittura ha istituzionalizzato il clima già teso tra il liquidatore e l’opinione pubblica umbra e nazionale.
Una condotta della Regione Umbria che ha tacciato pubblicamente (con la nota testé riportata) come un incompetente il liquidatore del Gruppo Editoriale Umbria 1819 srl, quando il Ministero del Lavoro successivamente gli avrebbe poi dato ragione.
Ma andiamo avanti.
Nello Statuto della ELS del 18.2.2016 – con il quale si costituiva il Nuovo Corriere Nazionale – sono indicati i proprietari di tale cooperativa e tra questi vi sono ex dipendenti GEU, gli stessi che il 12.2.2016 erano in TV e sui Giornali a chiedere la CIGS con tanto di dichiarazione di Massimo Sbardella che richiede ammortizzatori sociali a GEU e a GIFER.
Ne consegue che la CIGS, non poteva essere concessa poiché avrebbe dovuto prevedere un piano di reinserimento dei lavoratori che era irrealizzabile, attesa anche la nuova avventura imprenditoriale degli ex dipendenti. E che piano poteva essere proposto dagli ex giornalisti del Giornale dell’Umbria se non solo lavoravano in un altro progetto, ma erano addirittura proprietari del Nuovo Giornale?
Il paradosso è che se il liquidatore Dottor Camilloni di GEU 1819 srl, GIfer Editori srl ed il Ministero avessero seguito i DIKTAT attraverso le pressanti e palesi prese di posizione, avrebbero dovuto finanziare un piano di reinserimento di lavoratori che erano addirittura proprietari e lavoratori di un nuovo giornale.
A questa situazione sono seguiti comunicati stampa del sindacato CGIL – nella persona del rappresentante regionale – e diversi articoli di testate telematiche di forte contestazione della assunzione delle scelte della GEU condizionando l’opinione pubblica e non solo, creando un danno all’immagine di Camilloni.
Da ultimo, ma non per ordine di importanza, si segnala che GEU aveva proposto ai giornalisti gratuitamente la testata Giornale dell’Umbria con missiva dell’avvocato Marrocco del 24.1.2016.
In data 27.1.2016, per mano del compianto Avv. Luca Sbardella, i lavoratori, pur dando atto della proposta, contestavano genericamente la scelta di chiusura dell’attività ed in data 9.2.2016 il CDR rifiutava la testata.
Ma di tale proposta che per fortuna è tracciata a tripla mandata, nessuna parola a margine del tavolo nella nota del 14.2.2016 della Regione Umbria, a dimostrazione della completa irragionevolezza, infondatezza delle varie posizioni volte solo a dare discredito al liquidatore di GEU, Dottor Camilloni, e a GIFER, quando stavano operando al meglio ed in un ambiente ostile e creato ad arte per aprire un nuovo giornale ed ottenere con le evidenti pressioni anche la CIGS in fatto ed in diritto non dovuta.
Non il 16 febbraio 2016 Umbria24 pubblica un articolo dal titolo di un comunicato stampa sul Giornale dell’Umbria, «C’è un limite anche all’indecenza».
«Apprendiamo con sconcerto che il Liquidatore del Gruppo Editoriale Umbria 1819 (società editrice del Giornale dell’Umbria) Luigi Camilloni, già Direttore Responsabile della testata, ha replicato con una nota al comunicato con cui la Regione Umbria aveva stigmatizzato la decisione dell’azienda di rifiutare il ritiro dei licenziamenti – intimati individualmente e quindi in modo illegittimo – e di negare la possibilità di utilizzare la cassa integrazione straordinaria che compete ai lavoratori poligrafici e giornalisti, così come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali», scrive il quotidiano online.
«La nota, che esclude l’utilizzo degli ammortizzatori sociali (perché “non previsti dalla normativa”, secondo il disinformato Liquidatore…), fa il paio con l’atteggiamento irresponsabile tenuto dall’azienda Geu 1819 durante l’incontro in Regione del 12 febbraio scorso, quando si è palesato in modo inequivocabile che l’unico fine della proprietà era di ottenere una piena assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori, ai quali imputa di essersi opposti al piano industriale – mai ufficialmente presentato – e di avere causato il blocco delle attività editoriali ed il fallimento dell’azienda, ovvero le stesse accuse riportate nel verbale dell’assemblea dei soci che ha deciso la messa in liquidazione della società», prosegue la nota della CGIL.
Di seguito alcune legittime domande che attendono delle risposte esaustive.
Domanda. Durante il tavolo del 12.2.2016, i Giornalisti, in proprio e per mano dei sindacati, hanno chiesto a GEU1819 srl la CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA indicando e proponendo il piano di reinserimento degli esuberi?
Domanda. In data 14.2.2016, la Regione Umbria emetteva un comunicato stampa ove censurava la mancata concessione della CIGS da parte di GEU1819 srl come un atto illegittimo e contestualmente indicava il piano di reinserimento degli esuberi?
Domanda. In data 18.2.2016, gli ex giornalisti di GEU 1819 fondavano la cooperativa ELS proprietaria della testata Nuovo Corriere Nazionale di fatto impedendo ogni tipo di piano di reinserimento degli esuberi?
Domanda. In data 21.2.2016, il Nuovo Corriere Nazionale veniva presentato alla Sala dei Notari di Perugia?
Domanda. In data 5.3.2016, usciva la prima edizione del quotidiano Il Nuovo Corriere Nazionale?
Domanda. In data 23.5.2016, il Ministero evidenziava a GEU1819 srl l’assenza del piano di riconversione dei lavoratori necessario per ottenere la CIGS?
Domanda. Gli ex dipendenti di GEU1819 srl hanno impugnato giudizialmente presso il Tribunale di Perugia il licenziamento comminato da GEU 1819 SRL il 31.1.2016?
Domanda. La Curatela di GEU1819 SRL si è costituita nei giudizi sorti nel 2016 di impugnativa del licenziamento presso il Tribunale di Perugia presentati dagli ex dipendenti di GEU1819 SRL?
Domanda. Il Tribunale di Perugia ha respinto nel 2017 le domande di impugnativa dei licenziamenti proposte dagli ex dipendenti?
Domanda. Il responsabile della CGIL Umbra Vasco Caiarelli ha curato la vertenza sindacale tra i Giornalisti de Il Giornale dell’Umbria e la società GEU1819 srl. Era a conoscenza della delibera del 14.1.2016 dove venivano contestate le fatturazioni infragruppo tra GEU 1819 srl ed Umbria Tv e Centro Italia Pubblicità?
La verità trionfa da sola e quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta perché è sempre illuminante e ci aiuta ad essere coraggiosi, anche mettendosi in discussione e quindi non bisogna credere a qualcosa solo perché fa comodo. Alla prossima puntata.