(AGENPARL) – mer 25 gennaio 2023 Giovedì 26 gennaio a Palazzo Ciacchi si conclude la prima edizione della rassegna ‘Oltre l’effimero. 4 Conversazioni tra letteratura e sport’. L’appuntamento è con Massimo Raffaeli collaboratore del “Venerdì di Repubblica” e di Radio3 Rai che parlerà di Azzurro tenebra un classico della letteratura sportiva.
IL CALCIO SECONDO GIOVANNI ARPINO
Si conclude giovedì 26 gennaio (ore 17.30) nel Salone Convegni di Palazzo Ciacchi sede di Confindustria Pesaro Urbino, la rassegna Oltre l’effimero/4 Conversazioni tra letteratura e sport. Titolo dell’incontro ‘Calcio e tenebre, Giovanni Arpino’. Protagonista il critico letterario Massimo Raffaeli – collaboratore del “Venerdì di Repubblica” e di Radio3 Rai – che offre la rilettura del più noto romanzo sul calcio di cui nel 2010 ha curato per Rizzoli l’edizione tascabile: Azzurro tenebra; un libro in cui lo sport più amato dagli italiani compare come catastrofe etica ed estetica.
Forse non tutti sanno che Giovanni Arpino (1927-1987) – tra i narratori italiani più inquieti e originali della sua generazione – è stato negli anni settanta giornalista sportivo e inviato speciale de “La Stampa”. Al calcio in particolare, ha dedicato Azzurro tenebra (BUR, 1977), un romanzo ambientato, alla maniera di una “docu-fiction”, ai Mondiali di Monaco 1974 che per la nazionale italiana ebbero esito disastroso nonostante la presenza di campioni quali Rivera, Mazzola, Zoff, e Riva. Arpino ne rivive dall’interno la vicenda e ne deduce un giudizio etico, prima che politico, sulla realtà profonda del nostro Paese che il tempo purtroppo non ha smentito.
Massimo Raffaeli (1957, Chiaravalle/AN) scrive di critica letteraria per “il manifesto”, “Il Venerdì di Repubblica” e collabora alle trasmissioni di Rai Radio 3 e della Radio Svizzera Italiana. Ha curato edizioni, fra gli altri, di Alberto Savinio, Primo Levi, Carlo Cassola e Mario Soldati e ha tradotto autori della moderna letteratura francese: da Antonin Artaud, Jean Genet, Louis-Ferdinand Céline a René Crevel e Tony Duvert. Parte della sua produzione è raccolta in diversi volumi, da ultimo L’amore primordiale (2016), Marca francese (2019) e Di senso comune (2021). Si è a lungo occupato dei rapporti fra calcio e letteratura, curando opere di Gianni Brera e Giovanni Arpino, nonché riunendo i propri scritti in una trilogia: L’angelo più malinconico (2005), Sivori, un vizio 2010) e La poetica del catenaccio (2013).
A cura di Giuliano Martufi, la rassegna ‘Oltre l’effimero’ è promossa dagli assessorati alla Bellezza e alla Rapidità del Comune di Pesaro sotto l’egida di Pesaro Città che legge.
Testo Allegato: Gioved 26 gennaio a Palazzo Ciacchi si conclude la prima edizione della rassegna Oltre leffimero. 4 Conversazioni tra letteratura e sport. Lappuntamento con Massimo Raffaeli collaboratore del Venerd di Repubblica e di Radio3 Rai che parler di Azzurro tenebra un classico della letteratura sportiva. IL CALCIO SECONDO GIOVANNI ARPINO Si conclude gioved 26 gennaio (ore 17.30) nel Salone Convegni di Palazzo Ciacchi sede di Confindustria Pesaro Urbino, la rassegna Oltre leffimero/4 Conversazioni tra letteratura e sport. Titolo dellincontro Calcio e tenebre, Giovanni Arpino. Protagonista il critico letterario Massimo Raffaeli – collaboratore del Venerd di Repubblica e di Radio3 Rai – che offre la rilettura del pi noto romanzo sul calcio di cui nel 2010 ha curato per Rizzoli ledizione tascabile Azzurro tenebra un libro in cui lo sport pi amato dagli italiani compare come catastrofe etica ed estetica. Forse non tutti sanno che Giovanni Arpino (1927-1987) – tra i narratori italiani pi inquieti e originali della sua generazione – stato negli anni settanta giornalista sportivo e inviato speciale de La Stampa. Al calcio in particolare, ha dedicato Azzurro tenebra (BUR, 1977), un romanzo ambientato, alla maniera di una docu-fiction, ai Mondiali di Monaco 1974 che per la nazionale italiana ebbero esito disastroso nonostante la presenza di campioni quali Rivera, Mazzola, Zoff, e Riva. Arpino ne rivive dallinterno la vicenda e ne deduce un giudizio etico, prima che politico, sulla realt profonda del nostro Paese che il tempo purtroppo non ha smentito. Massimo Raffaeli (1957, Chiaravalle/AN) scrive di critica letteraria per il manifesto, Il Venerd di Repubblica e collabora alle trasmissioni di Rai Radio 3 e della Radio Svizzera Italiana. Ha curato edizioni, fra gli altri, di Alberto Savinio, Primo Levi, Carlo Cassola e Mario Soldati e ha tradotto autori della moderna letteratura francese da Antonin Artaud, Jean Genet, Louis-Ferdinand Cline a Ren Crevel e Tony Duvert. Parte della sua produzione raccolta in diversi volumi, da ultimo Lamore primordiale (2016), Marca francese (2019) e Di senso comune (2021). Si a lungo occupato dei rapporti fra calcio e letteratura, curando opere di Gianni Brera e Giovanni Arpino, nonch riunendo i propri scritti in una trilogia Langelo pi malinconico (2005), Sivori, un vizio 2010) e La poetica del catenaccio (2013). A cura di Giuliano Martufi, la rassegna Oltre leffimero promossa dagli assessorati alla Bellezza e alla Rapidit del Comune di Pesaro sotto legida di Pesaro Citt che legge. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti disponibili info 0721 3831 Pesaro, 25 gennaio 2022 Ufficio Stampa /R2W/ BhXxo8r 7BzuL7Md.g u9Kk
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