
(AGENPARL) – mer 25 gennaio 2023 [Regione Emilia-Romagna]
Giunta Regionale – Agenzia di informazione e comunicazione
N. 61/2023
Data 25/01/2023
All’attenzione dei Capi redattori
Cultura e Paesaggio. Parte il progetto pilota da 20 milioni di euro selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Pnrr-Borghi. Rigenerazione culturale, economica e sociale di Campolo, con Scola e la Rocchetta Mattei
I primi interventi coinvolgono il comune di Grizzana Morandi, col borgo di Campolo e il versante del Montovolo, nella valle del Limentra in provincia di Bologna
Bologna – Al via i primi interventi del progetto pilota selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando Pnrr-Borghi e destinatario di 20 milioni di euro. Un progetto che coinvolge il comune di Grizzana Morandi, col Borgo di Campolo e il versante del Montovolo, nella valle del Limentra, sull’Appennino bolognese.
Il progetto si propone di integrare gli aspetti legati alla tutela, al recupero e alla valorizzazione del patrimonio culturale, architettonico e artistico locale, in un contesto paesaggistico di notevole interesse, con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica e il rilancio occupazionale, con l’attivazione di percorsi formativi.
Le azioni sono state presentate questa mattina in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, presenti Franco Rubini, sindaco di Grizzana Morandi (Bo), Cristina Ambrosini, responsabile del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e Stefano Vannini, presidente dell’Associazione ‘Fulvio Ciancabilla’.
“Oggi presentiamo con un certo orgoglio i primi risultati di questo progetto nell’ambito della strategia del Pnrr, avviato da circa un anno, una iniziativa assunta da Regione e Comune di Grizzana- ha sottolineato l’assessore Felicori-. Questo progetto di rigenerazione ha la responsabilità di dimostrare che l’Appennino può rinascere grazie alla valorizzazione dei suoi borghi, contrastando la tendenza di spopolamento. Campolo è stato oggetto di uno spopolamento molto forte negli anni passati- ha ricordato Felicori- una situazione oggettiva di difficoltà, ma in questa zona ci sono anche dei punti di forza, come la Rocchetta Mattei e casa Morandi, da cui si può partire per rivitalizzare i valori fondamentali della vita in Appennino, con le sue tradizioni e i suoi mestieri. Il progetto ci dà infatti anche l’opportunità di dare nuova vita all’antico mestiere dello scalpellino”.
All’interno del borgo di Campolo verranno realizzati interventi per riqualificare il patrimonio architettonico e creare una rete economico-sociale, che metta in relazione l’ambito prettamente residenziale del Borgo, rendendolo più attrattivo verso i giovani, con nuove funzioni altamente specializzate in ambito culturale e turistico da insediare nel borgo stesso, nel vicino insediamento medioevale della Scola e alla Rocchetta Mattei.
Con un investimento di 5,3 milioni di euro saranno realizzati vari tagli di alloggio, per diverse utenze ma privilegiando i giovani residenti, oltre a strutture ricettive dedicate ai turisti.
L’idea è quella di fare di Campolo un borgo cooperativo, prevedendo la gestione degli alloggi ad affitto calmierato, di realizzare unità residenziali per ospitalità temporanea – a giovani famiglie, studiosi, artisti, viaggiatori lenti, pellegrini, nomad workers – e la gestione di servizi a supporto delle attività turistico ricettive, con una bottega della Cooperativa di comunità, l’attivazione di una economia territoriale e spazi comuni rigenerati (ambulatorio, sportello telesanità, sala civica, palestra yoga e fitness).
Altri investimenti – 9 milioni – saranno destinati al recupero e al restauro di altri immobili con funzione culturale, come gli interventi di messa in sicurezza della parte non restaurata della Rocchetta Mattei, il restauro del complesso del Palagio, nei pressi sempre della Rocchetta Mattei, che ospiterà la futura “Scuola di Alta formazione Edile e del Restauro” e la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza di Casa Morandi.
Un altro finanziamento di circa 2 milioni di euro sarà dedicato alla riqualificazione di spazi pubblici integrati al contesto paesaggistico. Tra gli interventi previsti la realizzazione di una rete di viabilità verde, la sistemazione del Percorso degli Sterpi, la creazione del “Percorso degli Scalpellini” e la riqualificazione energetica.
Si punta, inoltre, al riconoscimento del valore del sapere artigianale dell’arte degli scalpellini, con l’attivazione di percorsi formativi per la valorizzazione di questo patrimonio immateriale, fondamentale per garantire continuità alle tecniche costruttive locali. Un investimento di 2,1 milioni sarà destinato alle attività culturali e formative, con l’avvio della citata Scuola di Alta formazione Edile e del Restauro, di una Casa delle Arti con Summer School, residenze artistiche, corsi formazione per tecnici, e festival musicali e letterari diffusi.
Gli interventi già realizzati
Sono già stati acquisiti, o sono in corso per esserlo, 11 stabili e complessi di immobili (accordi preliminari effettuati, verifiche conformità e regolarizzazioni in corso), per un totale di 26 unità immobiliari da destinare ad affitti calmierati o ospitalità breve, un immobile destinato a struttura ricettiva low cost e servizi alla comunità e 1 complesso per attività culturali (la Casa dell’Arte e la Scuola Edile e del restauro al Palagio).
Sono 13 gli ettari di terreni acquisiti, mentre circa 2 ettari stanno per esserlo, nei quali sono previsti un parcheggio di servizio presso la Rocchetta-Palagio, un’area attrezzata per ciclo-escursionismo e e-bike, un tratto EuroVelo (pista ciclabile inserita nei circuiti europei) e un parcheggio di servizio presso la Scola.
Sono già state proposte manifestazioni di interesse per la direzione artistica delle attività culturali e per le attività sportive, ed è stata avviata una collaborazione con l’Istituto Professionale Edile di Bologna per l’avvio della Scuola Edile e del Restauro e l’attivazione dei corsi per scalpellini.
In via di realizzazione, inoltre, una pubblicazione dedicata ai percorsi ciclabili da e per Campolo.
Barbara Musiani
In allegato: scheda sul Corso di scultura su pietra arenaria e alcune immagini dei luoghi e delle attività
Tutti i comunicati sono online su https://notizie.regione.emilia-romagna.it
Testo Allegato: C
orso
di
scultura su pietra arenaria
, per riscoprire lâ??arte dello Scalpellino
Lâ??Associazione
â??
Fulvio Ciancabilla
â?
ha promosso
un
corso per il rilancio dellâ??antica arte della
lavorazione della pietra arenaria e ricostituire quella rete di maestri della sua lavorazione, gli
scalpellini, eredi dei maestri comacini che nel Medioevo avevano realizzato opere civili e religiose
ancora pre
senti lungo le falde dell
â??Appennino
.
Il corso fa parte
del
più ampio â??Progetto Montovoloâ?,
per di
ffondere i primi rudimenti del mestiere
di scalpellino e
di scultura su pietra arenaria
con la collaborazione degli ultimi artigiani della pietra
che ancora
operano sul territorio, tre docenti che oltre a padroneggiare lâ??antica arte la sanno anche
spiegare e quindi possono garantire una continuità artistica.
Nelle prime tre edizioni del corso
,
svolte negli ultimi anni
,
la partecipazione è stata superiore alle
,
segno che queste
attività di nicchia, il recupero degli antichi mestieri e lâ??interesse per tutto quello che riguarda il
territorio
montano con le sue tradizioni, sono molto sentite.
Questo
corso non richiede particolari abilità fisiche ed è stato pensato per essere adatto anche a
corsisti da 12 anni in su, di entrambi i sessi. Un corso realmente accessibile come la presenza di
giovan
i, pensionati, artisti che già si cimentavano in altre discipline (pittura, incisioni su legno e
ferro) ha confermato nelle precedenti edizioni.
Le lezioni hanno una durata di complessive 15 ore e affrontano varie tematiche teoriche e
soprattutto pratiche
.
Infatti
,
l
a prima e la seconda
parte
sono
propongono di far conoscere le nozioni di base per scolpire la pietra.
Le altre tre
parti
sono pratiche e si svolgono in un vero laboratorio dove abitualmente opera un
maestro scalpellino.
Un maestro
, Alfredo Marchi, ha raccolto
nel
libro â??Storie di pietre e di scalpellini nel
b
ologneseâ? la
sua esperienza e le testimonianze di vecchi scalpellini che hanno illustrato la dura vita di cava.
Il volume, edito dall
â??associazione
â??
Fulvio Ciancabilla
â?
, serve a
lla didattica e all’approfondimento
teorico di ciò che verrà insegnato durante il corso.
collaborazion
i
con:
–
La
Scuola Primaria di Primo grado
della locali
tà Marano di Gaggio Montano.
–
Il
Centro di Salute Mentale
della locale A
usl
che ha affrontato questa esperienza, nuova per
i loro assistiti, per favorire la conoscenza di questa arte antica dove il gruppo si crea anche
modellando la pietra, per dar
forma ad emozioni e sensazioni profonde.
Ambedue le esperienze hanno riscosso molto successo e saranno sicuramente riprese.
Ã? in programma lâ??organizzazione di un ulteriore corso per scalpellini muratori
,
che si propone di
fornire nozioni di base sulla lav
professionali in primis a quegli operatori edili e/o disoccupati in cerca di lavoro che intendono
intraprendere l’antico mestiere dello scalpellino
, oltre che
alle persone che operano nelle
cooperative sociali della Valle del Reno.
Le lezioni saranno
sempre
condotte dagli stessi docenti.
Per promuovere lâ??iniziativa, ricercare nuovi iscritti e valorizzare il lavoro degli allievi, in alcuni casi
vere e proprie opere dâ??arte, lâ??Associazione ha p
artecipato alla manifestazione
â??
V
ergato Arteâ?,
dove
sono stati esposte oltre quaranta sculture in arenaria dei maestri e degli allievi.
L
o scalpellino è stato ricompreso nellâ??ampio cartellone di
â??
ART CITY
â?
Bologna nellâ??ambito di A
rte
Fiera
2023.
Lâ??esposizione avverrà dal 27 gennaio al 5
f
ebbraio
nel
la Sala dei Novanta
d
ella Rocchetta
Mattei.


