
(AGENPARL) – ven 13 gennaio 2023 Comunicato stampa
Servizi pubblici locali: in aumento il costo per le PMI
Roma, 13 gennaio 2023 – Dall’[analisi realizzata da Unioncamere in collaborazione con BMTI e Ref Ricerche sull’evoluzione delle principali tariffe per i servizi pubblici locali](https://www.bmti.it/wp-content/uploads/2023/01/Infografica_2022_consolidato.pdf) pagate dalle piccole e medie imprese italiane, emerge un aumento medio del +76,9% tra il 2021 e il 2022.
Gli aumenti di costo più marcati, pari al +124,6%, sono stati sostenuti dai ristoranti mentre più moderato l’incremento per i bar, con una variazione pari a +56,5% rispetto all’anno precedente.
Nel 2022 gli aumenti sono dipesi soprattutto dall’andamento del costo della fornitura di energia elettrica e gas naturale[1](#_ftn1), rispettivamente cresciuti del +132,2% e +90,5%.
I rialzi dell’energia elettrica hanno interessato la componente relativa alla vendita (+172% in media) a seguito del forte aumento della materia prima. L’azzeramento degli oneri di sistema che l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente ha messo in atto nel IV trimestre 2021 e nel I, II e III trimestre 2022, è stato solo parzialmente in grado di calmierare tale aumento.
Gli incrementi del gas naturale, invece, hanno interessato la componente relativa alla materia prima (+291,3% rispetto al 2021) per effetto della forte risalita delle quotazioni dovuta alle tensioni in Ucraina.
Più contenuti gli aumenti relativi al servizio idrico (+6,1%). Tra le cause spicca la necessità di allineare le tariffe ai reali costi del servizio unita all’esigenza di sostenere gli investimenti per migliorare lo stato delle reti idriche.
Stabile, invece, la spesa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani (-0,5%). L’evoluzione dei costi del servizio è soggetta ad un numero elevato di fattori: dalla dimensione del comune all’organizzazione del servizio di raccolta, dalla ripartizione dei costi fra le utenze alla capacità impiantistica.
Volgendo lo sguardo agli ultimi cinque anni (2017 – 2022), per alcune delle più diffuse attività commerciali (Bed and Breakfast, ortofrutta, bar, parrucchiere, ristorante e gastronomia), le bollette per le utenze dei servizi pubblici locali sono raddoppiate, con un rialzo medio pari al 101,6%.
L’incremento è dovuto in particolar modo all’aumento delle tariffe per gas naturale ed energia elettrica (rispettivamente +136,6% e 132,6%) a causa delle forti tensioni sui mercati per il contesto geo-economico incerto e, recentemente, del conflitto in Ucraina con le conseguenti sanzioni applicate alla Russia. Ma si evidenzia anche un aumento del +30,7% per il servizio idrico, sempre come conseguenza dell’aumento del costo degli energetici, cui si unisce anche un percorso di crescenti investimenti promossi dalla regolazione promulgata da ARERA e tesi al rinnovamento del sistema infrastrutturale.
Stazionario, invece, il servizio di gestione dei rifiuti urbani (-1,2%). L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (cui dal 2018 è affidata la regolazione del servizio) ha emanato i primi provvedimenti volti ad assicurare la necessaria convergenza nei livelli di qualità del servizio e nei relativi costi (nuovo metodo tariffario per il calcolo dei costi efficienti del servizio e consultazioni sulla regolazione della qualità).
Testo Allegato: Servizi pubblici locali in aumento il costo per le PMI Roma, 13 gennaio 2023 Dall HYPERLINK https//www.bmti.it/wp-content/uploads/2023/01/Infografica_2022_consolidato.pdf analisi realizzata da Unioncamere in collaborazione con BMTI e Ref Ricerche sullevoluzione delle principali tariffe per i servizi pubblici locali pagate dalle piccole e medie imprese italiane, emerge un aumento medio del 76,9 tra il 2021 e il 2022. Gli aumenti di costo pi marcati, pari al 124,6, sono stati sostenuti dai ristoranti mentre pi moderato lincremento per i bar, con una variazione pari a 56,5 rispetto allanno precedente. Nel 2022 gli aumenti sono dipesi soprattutto dallandamento del costo della fornitura di energia elettrica e gas naturale, rispettivamente cresciuti del 132,2 e 90,5. I rialzi dellenergia elettrica hanno interessato la componente relativa alla vendita (172 in media) a seguito del forte aumento della materia prima. Lazzeramento degli oneri di sistema che lAutorit di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente ha messo in atto nel IV trimestre 2021 e nel I, II e III trimestre 2022, stato solo parzialmente in grado di calmierare tale aumento. Gli incrementi del gas naturale, invece, hanno interessato la componente relativa alla materia prima (291,3 rispetto al 2021) per effetto della forte risalita delle quotazioni dovuta alle tensioni in Ucraina. Pi contenuti gli aumenti relativi al servizio idrico (6,1). Tra le cause spicca la necessit di allineare le tariffe ai reali costi del servizio unita allesigenza di sostenere gli investimenti per migliorare lo stato delle reti idriche. Stabile, invece, la spesa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani (-0,5). Levoluzione dei costi del servizio soggetta ad un numero elevato di fattori dalla dimensione del comune allorganizzazione del servizio di raccolta, dalla ripartizione dei costi fra le utenze alla capacit impiantistica. Volgendo lo sguardo agli ultimi cinque anni (2017 – 2022), per alcune delle pi diffuse attivit commerciali (Bed and Breakfast, ortofrutta, bar, parrucchiere, ristorante e gastronomia), le bollette per le utenze dei servizi pubblici locali sono raddoppiate, con un rialzo medio pari al 101,6. Lincremento dovuto in particolar modo allaumento delle tariffe per gas naturale ed energia elettrica (rispettivamente 136,6 e 132,6) a causa delle forti tensioni sui mercati per il contesto geo-economico incerto e, recentemente, del conflitto in Ucraina con le conseguenti sanzioni applicate alla Russia. Ma si evidenzia anche un aumento del 30,7 per il servizio idrico, sempre come conseguenza dellaumento del costo degli energetici, cui si unisce anche un percorso di crescenti investimenti promossi dalla regolazione promulgata da ARERA e tesi al rinnovamento del sistema infrastrutturale. Stazionario, invece, il servizio di gestione dei rifiuti urbani (-1,2). LAutorit di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (cui dal 2018 affidata la regolazione del servizio) ha emanato i primi provvedimenti volti ad assicurare la necessaria convergenza nei livelli di qualit del servizio e nei relativi costi (nuovo metodo tariffario per il calcolo dei costi efficienti del servizio e consultazioni sulla regolazione della qualit). Per i capoluoghi di regione di cui non si conosce il livello di spesa 2022 stato posto uguale al 2021 in riferimento al servizio idrico integrato e al servizio rifiuti. IXgw7HYjOat2FZn O d y
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