
(AGENPARL) – gio 12 gennaio 2023 Rettifica alla fonte: Nel comunicato relativo ai Permessi di costruire_IIII Trimestre 2022, diffuso stamane alle ore 10.00 abbiamo rilevato un errore in prima pagina. Pertanto inviamo il comunicato corretto. In particolare:
Il seguente testo del commento presente in prima pagina:
“Particolarmente accentuato il calo congiunturale del comparto residenziale, che, al netto della stagionalità, si attesta ai livelli più bassi dal primo trimestre 2021; la flessione è meno marcata, seppur rilevante, per la superficie del settore non residenziale.”
è stato sostituito con il testo seguente:
“Particolarmente accentuato il calo congiunturale del comparto residenziale, che conduce i livelli di questo settore, al netto della stagionalità, ai valori più bassi dal quarto trimestre 2020; la flessione è meno marcata, seppur rilevante, per la superficie del settore non residenziale”.
I dati presenti nel file delle serie storiche già inviato sono corretti.
Ci scusiamo per l’inconveniente
Ufficio stampa Istat
Testo Allegato:
3937000-102108012 gennaio 202302000012 gennaio 2023III trimestre 2023PERMESSI DI COSTRUIRENel terzo trimestre 2022, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, si stima una marcata diminuzione congiunturale sia del numero di abitazioni (-15,2%) sia della superficie utile abitabile (-12,6%).Anche l’edilizia non residenziale registra una diminuzione rispetto al trimestre precedente (-9,0%).Nel terzo trimestre 2022 la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a 13,8 mila unità, la superficie utile abitabile si attesta poco al di sotto degli 1,23 milioni di metri quadrati, mentre quella non residenziale è poco al di sopra dei 2,46 milioni di metri quadrati.In termini tendenziali, nel terzo trimestre del 2022, il settore residenziale rileva un significativo calo: -12,3% per il numero di abitazioni e -8,6% per la superficie utile abitabile.La superficie dei fabbricati non residenziali, nel terzo trimestre dell’anno, diminuisce dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.-7556514605005865495-254000 Il commentoNel terzo trimestre del 2022, tutti i settori dell’edilizia rilevano una forte diminuzione sia in termini congiunturali sia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Particolarmente accentuato il calo congiunturale del comparto residenziale, che conduce i livelli di questo settore, al netto della stagionalità, ai valori più bassi dal quarto trimestre 2020; la flessione è meno marcata, seppur rilevante, per la superficie del settore non residenziale.PROSSIMADIFFUSIONE14 aprile 2023138874514224000Link utilihttp://dati.istat.it/https://www.istat.it/it/congiunturaarchivio permessi di costruireFIGURA 1. SUPERFICIE UTILE ABITABILE E NON RESIDENZIALE, NUMERO DI ABITAZIONII trimestre 2010 – III trimestre 2022, valori assoluti, dati destagionalizzati (a)(a) Dati provvisori FIGURA 2. SUPERFICIE UTILE ABITABILE E NUMERO DI ABITAZIONI DEI NUOVI FABBRICATI RESIDENZIALII trimestre 2015 – III trimestre 2022, variazioni percentuali tendenziali – dati grezzi (a)(a) Dati provvisori dal I trimestre 2022FIGURA 3. SUPERFICIE DELLA NUOVA EDILIZIA NON RESIDENZIALEI trimestre 2015 – III trimestre 2022, variazioni percentuali tendenziali – dati grezzi (a)(a) Dati provvisori dal I trimestre 2022PROSPETTO 1. INDICATORI DEI PERMESSI DI COSTRUIRE, DATI DESTAGIONALIZZATII trimestre 2021 – III trimestre 2022, valori assoluti e variazioni percentuali congiunturali (a)PERIODONuovi fabbricati residenzialiNuova edilizia non residenzialeNumero di abitazioniVariazioni congiunturaliSuperficie utile abitabile (mq)Variazioni congiunturaliSuperficie (mq)Variazioni congiunturali2021 (b) I trim14.626+5,81.265.651+7,02.542.636-1,3 II trim14.315-2,11.235.395-2,42.332.065-8,3 III trim15.605+9,01.335.356+8,12.792.044+19,7 IV trim15.477-0,81.344.146+0,72.241.422-19,72022 (b) I trim16.257+5,01.411.539+5,02.732.886+21,9 II trim16.272+0,11.406.366-0,42.710.320-0,8 III trim13.800-15,21.228.939-12,62.466.258-9,0(a) Le serie complete degli indicatori dei permessi di costruire sono disponibili nella banca dati I.Stat all’indirizzo http://dati.istat.it/?lang=it(b) Dati provvisoriPROSPETTO 2. INDICATORI DEI PERMESSI DI COSTRUIRE, DATI GREZZII trimestre 2021 – III trimestre 2022, valori assoluti e variazioni percentuali tendenziali (a)PERIODONuovi fabbricati residenzialiNuova edilizia non residenzialeNumero di abitazioniVariazioni tendenzialiSuperficie utile abitabile (mq)Variazioni tendenzialiSuperficie (mq)Variazioni tendenziali2021 I trim14.241+19,11.229.855+16,72.501.941+16,1 II trim15.311+46,31.319.339+41,22.416.357+19,0 III trim14.497+15,91.253.391+13,22.771.170+20,9 IV trim15.790+11,41.364.287+13,22.201.454-13,4 202159.839+21,95.166.872+20,19.890.922+9,72022 (b) I trim15.936+11,91.379.846+12,22.694.811+7,7 II trim17.551+14,61.510.750+14,52.811.921+16,4 III trim12.714-12,31.145.992-8,62.446.506-11,7(a) Le serie complete degli indicatori dei permessi di costruire sono disponibili nella banca dati I.Stat all’indirizzo http://dati.istat.it/?lang=it(b) Dati provvisoriIl prospetto che segue riepiloga le revisioni sugli indicatori dei Permessi di costruire, calcolate come differenza tra i tassi di variazione rilasciati in occasione della presente statistica flash e quelli diffusi nella statistica precedente. Le serie complete degli indici sono disponibili nella banca dati I.stat.PROSPETTO 3. INDICATORI DEI PERMESSI DI COSTRUIRE II trimestre 2022 revisioni delle variazioni percentuali congiunturali (dati destagionalizzati) e tendenziali (dati grezzi) – differenze in punti percentuali IndicatorePeriodoVariazioni tendenzialiVariazioni congiunturaliNumero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali II-trim 2022+0,9-1,7Superficie utile abitabile delle abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali (mq)+0,4-1,6Superficie della nuova edilizia non residenziale (mq)+3,5+1,4Abitazione: uno o più vani utili, destinati all’abitare, con un ingresso indipendente su strada, pianerottolo, cortile, terrazzo, ballatoio e simili.Ampliamento di volume del fabbricato: l’ulteriore costruzione in senso orizzontale o verticale, su un fabbricato preesistente, con incremento di volume del fabbricato stesso.Fabbricato: la costruzione coperta, isolata da vie o spazi vuoti oppure da altre costruzioni mediante muri maestri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto e che disponga di uno o più liberi accessi sulla via ed abbia, eventualmente, una o più scale autonome.Fabbricato non residenziale: il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente ad un uso diverso da quello residenziale.Fabbricato nuovo: il fabbricato costruito ex-novo dalle fondamenta al tetto. Sono considerati nuovi fabbricati anche quelli interamente ricostruiti.Fabbricato residenziale: il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente all’abitare.Indicatori dei permessi di costruire: numero assoluto che misura la quantità, in numero per le abitazioni e in metri quadrati per la superficie, delle opere per cui è stata autorizzata la costruzione. Gli indicatori dell’edilizia residenziale sono riferiti ai nuovi fabbricati mentre quelli dell’edilizia non residenziale sono riferiti ai nuovi fabbricati e agli ampliamenti di volume dei fabbricati preesistenti rilevati attraverso i titoli abilitativi a costruire. Permesso di costruire: l’autorizzazione amministrativa alla realizzazione o trasformazione di manufatti edilizi rilasciata dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale, dietro presentazione di progetto.SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività): titolo abilitativo a costruire ai sensi dell’art. 22 del DPR n. 380/01.SCIA alternativa al permesso di costruire: titolo abilitativo previsto dall’art. 23 del DPR n. 380/01.Superficie utile abitabile: la superficie del pavimento dell’abitazione misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e balconi.Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al trimestre precedente.Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.Obiettivi conoscitivi e quadro normativoLa rilevazione sui permessi di costruire (di seguito “rilevazione strutturale”) è condotta con copertura censuaria, raccogliendo mensilmente le informazioni sui progetti di nuovi fabbricati (anche se demoliti e interamente ricostruiti) o di ampliamenti di volume di fabbricati preesistenti, residenziali e non residenziali, autorizzati da apposito titolo abilitativo. I frazionamenti, i cambi di destinazione d’uso e le ristrutturazioni di fabbricati già esistenti, che non comportino aumento di volume degli stessi, non rientrano nel campo di osservazione della rilevazione. I risultati dell’indagine vengono quindi diffusi con periodicità annuale.Da dicembre 2003 ad aprile 2021, al fine di adempiere ai requisiti fissati dal Regolamento n. 1165/98 del Consiglio europeo sulle statistiche congiunturali e sue successive modifiche, è stata avviata un’indagine su un campione di Comuni (“rilevazione rapida”) i cui risultati hanno permesso di giungere, con la dovuta tempestività, a una stima dei principali indicatori dei permessi di costruire a frequenza trimestrale. Da luglio 2021 sono state introdotte due innovazioni: 1) il notevole miglioramento della tempestività nella pubblicazione dei dati (si è passati da circa 200 a circa 110 giorni dalla fine del trimestre di riferimento); 2) i dati trimestrali sono calcolati sull’intero universo dei comuni italiani e non più su un campione. Al contempo, è stato completamente rivisto l’impianto metodologico di imputazione della mancata risposta. Nel complesso processo di revisione si è operato in una duplice direzione: ridurre le discrepanze tra le procedure di imputazione utilizzate nella diffusione dei risultati annuali e quelle utilizzate nella diffusione trimestrale; rendere più omogenei i metodi di imputazione tra i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 50.000 (grandi comuni) e i rimanenti (piccoli comuni), sfruttando, quando possibile, l’informazione longitudinale del comune stesso.Le stime trimestrali dei permessi di costruire vengono quindi pubblicate dopo circa 110 giorni dalla fine del trimestre di riferimento e riviste nel periodo successivo. Le variabili stimate sono un sottoinsieme di quelle misurate dalla rilevazione strutturale, riguardando esclusivamente due dimensioni dell’attività edilizia residenziale (il numero di abitazioni e la superficie utile abitabile) e una di quella non residenziale (la superficie).Di conseguenza, con riferimento agli indicatori dei permessi di costruire, si producono sia risultati a cadenza trimestrale su un limitato insieme di variabili, sia risultati annuali.Ciò porta a disporre di due serie storiche:una trimestrale con risultati provvisori a 110 giorni, rivisti nei periodi successivi;una annuale, disponibile entro l’anno successivo a quello di riferimento.L’indagine è inserita nel Programma statistico nazionale (edizione in vigore: Psn 2020-2022 approvato con DPR del 9 marzo 2022 e pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 20 alla Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 122 del 26 maggio 2022).Popolazione di riferimento, unità di rilevazione e di analisiLa popolazione di riferimento è costituita dai nuovi fabbricati e dagli ampliamenti di volume di fabbricati preesistenti residenziali e non residenziali autorizzati da apposito titolo abilitativo. L’unità di rilevazione sono i comuni.L’unità di analisi è costituita dalla singola opera, rappresentata da un intero fabbricato nuovo, anche se demolito e interamente ricostruito, o dall’ampliamento di volume di un fabbricato preesistente. Due o più opere, relative allo stesso permesso di costruire, costituiscono due o più unità di analisi per le quali vengono compilati altrettanti modelli.La raccolta delle informazioniDal 2010 è stato attivato il sito https://indata.istat.it/pdc che permette di effettuare la rilevazione on-line dei dati. Inoltre, da gennaio dello stesso anno il processo di raccolta delle informazioni sui permessi di costruire è stato completamente rinnovato introducendo tre nuovi modelli: l’ISTAT/PDC/NEG che il comune deve utilizzare per inviare una segnalazione di attività edilizia nulla, l’ISTAT/PDC/RE per la raccolta dei dati relativi alla nuova edilizia residenziale, l’ISTAT/PDC/NRE per l’edilizia non residenziale; questi ultimi due sostituiscono il modello utilizzato dal 2000 al 2009. Informazioni relative ai suddetti modelli e agli aspetti tecnici e organizzativi della rilevazione sono disponibili all’indirizzo internet http://www.istat.it/it/archivio/13020.I due nuovi questionari ISTAT/PDC/RE e ISTAT/PDC/NRE vanno compilati a cura del richiedente il titolo abilitativo o, in mancanza, dal comune. Gli uffici comunali hanno il compito di controllare mensilmente l’esattezza delle informazioni che sono riportate nei questionari, completarli compilando la parte a loro riservata e inviarli mensilmente all’Istat convalidandoli. In caso di assenza di efficaci titoli abilitativi nel mese di riferimento, il comune deve inviare una segnalazione di attività edilizia nulla (modello ISTAT/PDC/NEG).Se il comune, nel mese di riferimento, non invia alcun questionario o la segnalazione di attività edilizia nulla, è considerato non rispondente. L’elaborazione dei dati: processo, strumenti e tecnicheMancate risposteDa giugno 2021 sono state semplificate le modalità di imputazione delle mancate risposte, utilizzando, ove disponibile, l’informazione longitudinale di ogni singolo comune. Inoltre, sono state adottate tecniche di imputazione diversificate per il settore residenziale e non residenziale. Se non esiste informazione longitudinale, il dato mancante viene ricostruito sulla base delle variazioni medie di strato. Indicando con yit il valore della variabile osservata per il comune i nel mese t, yit-12 e yit-1 i valori al tempo t-12 e t-1 e rit-12 e rit-1 pari a 1 se yit-12 e yit-1 sono osservate, 0 altrimenti. Se yit risulta mancante e sono disponibili almeno quattro mesi di risposta nell’intervallo [t-12, t-1], il suo valore verrà imputato con la media dei valori osservati in questo periodo, come segue: Relativamente al settore non residenziale, la serie dei dati retrospettivi viene depurata dai valori estremi.Se l’informazione longitudinale risulta insufficiente, il dato mancante viene ricostruito con la media di strato:con yjt valore osservato della j-esima unità rispondente al tempo t e obs è l’insieme dei rispondenti dello strato, dove gli strati, il cui numero è pari a trenta, sono definiti sulla base della classe di ampiezza demografica del comune e della ripartizione geografica di appartenenza.DestagionalizzazioneA partire da gennaio 2018 i dati trimestrali sono presentati anche in forma destagionalizzata.Gli indici destagionalizzati sono ottenuti attraverso la procedura Tramo-Seats. Come altre procedure di destagionalizzazione, anche Tramo-Seats si basa sull’ipotesi che ogni serie storica a cadenza infrannuale sia rappresentabile come una combinazione di diverse componenti, non osservabili direttamente: una componente di ciclo-trend, che rappresenta la tendenza di medio e lungo periodo; una componente stagionale, costituita da movimenti periodici, la cui influenza si esaurisce nel corso di un anno; una componente irregolare, dovuta a fattori erratici. Tramo-Seats, in particolare, utilizza un approccio model-based, cioè si fonda sull’identificazione di un modello statistico rappresentativo del comportamento della serie storica da destagionalizzare.Poiché l’aggiunta di una nuova informazione trimestrale consente una migliore valutazione delle diverse componenti delle serie, ogni trimestre i dati destagionalizzati già pubblicati relativi agli ultimi anni sono soggetti a revisione.I modelli statistici utilizzati per la destagionalizzazione, vengono rivisti periodicamente per assicurare la loro capacità di rappresentare correttamente l’andamento della singola serie storica. Al fine di consentire all’utente di adottare, per proprie finalità di analisi, le stesse specifiche di elaborazione utilizzate dall’Istat nell’ambito della procedura Tramo-Seats, queste ultime sono disponibili su richiesta.L’output: principali misure di analisiI modelli di rilevazione adottati dal 2010 (ISTAT/PDC/RE e ISTAT/PDC/NRE) hanno in comune i primi due riquadri in cui troviamo informazioni sul titolo abilitativo, la sezione di censimento, la data di validità del titolo abilitativo, i riferimenti catastali (foglio, particella e subalterno) e la durata prevista dei lavori. Nei riquadri successivi i due modelli, quello residenziale e quello non residenziale, si differenziano.Il modello di rilevazione ISTAT/PDC/RE destinato all’edilizia residenziale, contiene un riquadro (riquadro 2) con i quesiti sui nuovi fabbricati, uno (riquadro 3) sugli ampliamenti di fabbricati preesistenti e un terzo (riquadro 4) per la raccolta dei dati sulle “collettività”. Altri tre riquadri (5, 6 e 7) sono di corredo ai precedenti tre e riguardano la figura del titolare del titolo abilitativo, l’efficienza energetica del nuovo fabbricato e l’eventuale collegamento tra la nuova opera e i provvedimenti del “Piano Casa”. Nel riquadro relativo ai nuovi fabbricati, vengono chiesti il numero di piani, il volume, le superfici, il numero di abitazioni e la ripartizione delle abitazioni secondo il numero di stanze per abitazione e secondo le classi di superficie utile abitabile. Nel riquadro relativo all’ampliamento, il modello prevede: il volume, la superficie e, qualora siano previste nuove abitazioni, le caratteristiche di queste in termini di superficie utile, di stanze e vani accessori. Nel riquadro relativo alle collettività, costituite dai fabbricati in cui è prevista attività di assistenza sociale, sono presenti i quesiti per conoscere i piani, il volume e la superficie.Il modello di rilevazione ISTAT/PDC/NRE, destinato all’edilizia non residenziale, contiene un riquadro (riquadro 2) con i quesiti sui nuovi fabbricati e uno sugli ampliamenti di fabbricati preesistenti (riquadro 3). I successivi cinque riquadri sono di corredo informativo ai primi due; sono relativi, in particolare, alla destinazione economica del fabbricato (agricoltura, industria, eccetera), alla sua tipologia (uffici, capannoni, centri commerciali, ecc.), alla figura del titolare del titolo abilitativo, all’efficienza energetica e all’eventuale collegamento della nuova opera ai provvedimenti del “Piano Casa”. Nel riquadro, relativo ai nuovi fabbricati, vengono chiesti il numero di piani, il volume, le superfici e, se previste abitazioni, le principali caratteristiche di queste. Nel riquadro per l’ampliamento, il modello prevede: il volume, la superficie e, qualora siano previste nuove abitazioni, le caratteristiche di queste in termini di superficie utile, di stanze e vani accessori.La revisione dei datiLe stime trimestrali sono diffuse a circa 110 giorni dal periodo di riferimento, in forma provvisoria; successivamente, esse vengono ricalcolate e diventano definitive in occasione della diffusione dei dati dell’indagine strutturale relativa all’anno in esame.Le serie trimestrali destagionalizzate vengono stimate ogni trimestre includendo l’ultimo dato disponibile e aggiornando la stima dei parametri dei modelli. Con riferimento ai dati destagionalizzati, pertanto, si osservano revisioni per tutti i trimestri. Periodicamente, vengono identificati i nuovi modelli per la destagionalizzazione.Informazioni sulla riservatezza dei datiI dati raccolti dalla rilevazione sui permessi di costruire sono tutelati dal segreto statistico e sottoposti alla normativa sulla protezione dei dati personali. Questi possono essere utilizzati, anche per successivi trattamenti, esclusivamente per fini statistici dai soggetti del Sistema statistico nazionale e possono, altresì, essere comunicati per finalità di ricerca scientifica alle condizioni e secondo le modalità previste dall’art. 7 del Codice di deontologia per il trattamento di dati personali effettuato nell’ambito del Sistema statistico nazionale e dal regolamento comunitario n. 831/2002. Le stime diffuse in forma aggregata, sono tali da non poter risalire ai soggetti che hanno fornito i dati o a cui si riferiscono.Copertura e dettaglio territorialeLe stime della Statistica Flash “Indicatori dei permessi di costruire” sono disponibili solo per l’intero territorio nazionale.TempestivitàLe prime stime trimestrali sono prodotte a circa 110 giorni dalla fine del trimestre di riferimento e riviste successivamente. DiffusioneI dati trimestrali sia grezzi che destagionalizzati sono disponibili su I.Stat, il data warehouse dell’Istat, alla sezione “Industria e costruzioni/Indicatori permessi di costruire”. Le serie trimestrali relative al numero di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali, alla superficie utile abitabile in nuovi fabbricati residenziali e alla superficie in fabbricati non residenziali sono disponibili nella pagina web della Statistica flash “Indicatori dei permessi di costruire”, nel file excel “Serie storiche”.Inoltre, i principali risultati dell’indagine sui permessi di costruire sono disponibili sul sito web dell’Istituto al seguente indirizzo http://www.istat.it/it/archivio/permessi+di+costruire.La gestione degli effetti dell’emergenza sanitaria sulla rilevazione L’emergenza sanitaria Covid-19 non ha determinato particolari criticità nel periodo di conduzione della raccolta dei dati effettuata per il trimestre di riferimento. Complessivamente, l’indagine ha incontrato la fattiva collaborazione dei soggetti coinvolti nella rilevazione.Con riferimento alla procedura di destagionalizzazione utilizzata per trattare gli indicatori usualmente diffusi, al fine di gestire le eccezionali variazioni registrate dal primo trimestre 2020, si è proceduto a rivedere i modelli di destagionalizzazione, prendendo in considerazione le indicazioni contenute nelle linee guida diffuse da Eurostat, disponibili all’URL:https://ec.europa.eu/eurostat/documents/10186/10693286/Time_series_treatment_guidance.pdf.Pertanto, nelle serie storiche si è tenuto conto, a partire dal primo trimestre 2020, dell’ampiezza inusuale delle variazioni dei dati grezzi inserendo nei modelli statistici di destagionalizzazione, ove statisticamente significativi, regressori aggiuntivi (cosiddetti valori anomali additivi). Tale procedura tende a rendere minime, al momento, le revisioni dei valori passati delle serie destagionalizzate, è stata mantenuta fino al quarto trimestre 2020. Non appena le informazioni disponibili consentiranno una valutazione complessiva della fase di accresciuta variabilità degli indicatori, si procederà a una eventuale revisione/modifica dei modelli di destagionalizzazione. In quella circostanza potranno emergere revisioni dei dati destagionalizzati già diffusi più ampie di quelle usuali.Per chiarimenti tecnici e metodologiciAlessandra Leotel. 06 4673.6190leo@istat.it