(AGENPARL) – mer 04 gennaio 2023 AUTONOMIA DIFFERENZIATA, GESMUNDO: CONTINUEREMO A MOBILITARCI CONTRO UNA RIFORMA ASSURDA, SOTTRATTA ALLA DISCUSSIONE NEL PAESE, VESSATORIA PER IL SUD.
Il segretario generale della Cgil Puglia: Assurdo che il Ministro minacci querele per un giudizio politico sulla riforma diffuso tra rappresentanti istituzionali, studiosi, sindacalisti, imprenditori, giornalisti
“Per spiegare l’assurdità di un progetto di autonomia differenziata come quello del Ministro Calderoli basta dire che, su un tema fondamentale come quello dell’istruzione, in una simulazione dell’associazione Roars circa i costi standard, il Sud subirebbe un taglio di 1,4 miliardi di euro a vantaggio delle regioni del Nord. Questo perché, per una serie di specificità demografiche e sociali, la scuola nel Mezzogiorno è più costosa. È solo un esempio di una riforma complessiva irricevibile, anche perché sottratta al confronto del Paese, della comunità scientifica, dello stesso Parlamento”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia,Pino Gesmundo.
“Per citare un altro studio, firmato da due professori di Economia e pubblicato sul sito LaVoce.info, la legge 42/2009 in materia di federalismo fiscale prevede la compartecipazione per finanziare le spese sui territori e tra queste rientra l’istruzione. Per coprire la spesa regionalizzata per tutte le funzioni richieste, afferma l’analisi dei due docenti, se non venissero stabiliti i fabbisogni standard, l’aliquota della compartecipazione irpef sarebbe del 61% per la Puglia. Un salasso a danno dei cittadini della regione che suo malgrado ha il più alto indice di povertà relativa che colpisce il 27,5% dei residenti. Mentre ne beneficerebbero proprio le regioni che hanno firmato le intese per le autonomie. Insomma un trasferimento di risorse da Sud verso Nord, tutto il contrario dell’impegno dell’Europa che ha assegnato all’Italia oltre 200 miliardi di euro per spingere alla coesione territoriale e ridurre divari e disuguaglianze”.
Per il segretario della Cgil Puglia risulta incredibile poi “che un rappresentante del Governo definisca calunnie il giudizio politico che arriva convergente da larghi strati della società, rappresentanti istituzionali, sindacalisti, economisti, giornalisti. Correremo il rischio della querela ma continuiamo ad affermare che quel disegno di autonomia ha un portato egoistico e divisivo, vessatorio nei confronti di territori dove non è garantita uniformità nell’esigibilità di diritti costituzionali, dalla salute all’istruzione alla mobilità, cosa che dovrebbe prescindere da dove si nasce o si sceglie di vivere. La riforma va rigettata in toto e se non lo farà il Parlamento vorrà dire che chiameremo alla mobilitazione non solo i cittadini a quei settori delle istituzioni, del mondo delle imprese, della cooperazione, dell’associazionismo, che hanno ben chiare le ricadute devastanti e dannose non solo per il Mezzogiorno ma per l’intero Paese di una riforma così costruita. Abbiamo già promosso numerosi dibattiti e alleanza e continueremo questo lavoro che è correlato agli sforzi e alle progettualità che vogliamo sostenere per uno sviluppo del Mezzogiorno e della qualità della vita di chi lo abita. In un’Italia che ha da affrontare come priorità le povertà crescenti e la povertà salariale, di chi ormai non ce la fa ad arrivare alla fine del mese pur lavorando a causa dell’erosione causata dall’inflazione e dal costo dell’energia sui redditi. Soprattutto al Sud”.
Testo Allegato:
I GRUPPI DI OPPOSIZIONE: “Diciamo le cose come stanno, sia per il progetto della palestra e della vasca ludico-motoria che sulle balaustre sulle Mura. Mentire sapendo di farlo non fa bene a nessuno”“Sulla questione della palestra al Palazzetto, l’assessore Barsanti fa evidentemente finta di non capire. Le questioni, infatti, vanno spiegate correttamente, altrimenti si rischia di inciampare in facili falsità”.Le consigliere e i consiglieri dei gruppi di centrosinistra in consiglio comunale – Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con Lucca, Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare, Lucca è un grande noi – tornano a chiarire le vicende che hanno portato al naufragio del progetto per la realizzazione della palestra per la pugilistica e della vasca inclusiva. “Qui – proseguono – non siamo di fronte a questioni ideologiche, che assegnano un colore piuttosto che un altro a un determinato progetto, a una certa iniziativa, a una decisione. Qui siamo di fronte a una struttura che avrebbe consegnato finalmente una casa dignitosa alla pugilistica, eccellenza sportiva della città, che avrebbe dato una risposta alle 1000 famiglie che hanno raccolto le firme per avere uno spazio adeguato per attività ludico-motorie. Situazioni che non hanno colore politico. Lo ricordiamo, per dovere di cronaca, che il progetto è stato concluso lo scorso ottobre 2021 con l’obiettivo di presentarlo ad ogni bando possibile per ottenere i finanziamenti necessari. Il primo è stato proprio quello del PNRR, che ha assegnato il finanziamento alla struttura: evidentemente il progetto è stato ritenuto valido, altrimenti non avrebbe attirato l’attenzione. Il parare del CONI non era previsto anche perché non si tratta di un progetto agonistico e nessuno lo ha presentato come tale. Ad ogni modo, la conferma del finanziamento del PNRR è arrivata il 28 giugno, con la nuova giunta appena insediata. E con tutto il tempo per incontrare progettisti, esperti, enti e soggetti preposti a portare avanti, con successo, questa iniziativa. Eppure si è aspettato il parere negativo del CONI per farlo finalmente naufragare, con buona pace non solo di chi si è impegnato per realizzare, ma anche dell’attuale giunta che tutto ha fatto tranne che difendere questa progettualità che tanto avrebbe contribuito a migliorare la città. Adesso è il tempo delle risposte che il territorio aspetta”.“Così come aspetta un’altra decisione, piuttosto urgente: l’approvazione del bilancio di previsione. Al momento siamo in esercizio provvisorio: significa, cioè, che per tutto il tempo che viene perso prima di procedere con questa approvazione il Comune si deve limitare alle operazioni di ordinaria amministrazione, senza variazioni di bilancio. Va bene festeggiare in pompa magna il Natale, diritto sacrosanto di ogni cittadino, ma gettiamo uno sguardo anche a ciò che succede a dopo l’Epifania, quando si spera che la sbornia di scintillii, lucine e inaugurazioni sia passata. Ci sono stati raccontati 170 milioni di euro di opere pubbliche: al di là dei 10 milioni di euro mezzi propri messi in campo dal Comune, al di là dei fondi del PNRR, abbiamo sentito parlare di 30 milioni di euro di mutui. Siamo sicuri che siano sostenibili per le casse comunali? E soprattuto, la cifra che manca dove viene reperita? Si parla comunque di oltre 100 milioni di euro. Come forse stanno iniziando a capire adesso i nostri amministratori, far quadrare i conti non è facile. Lo dimostra la decisione di procedere con le barriere sulla Mura (ma non doveva essere rivisto? Eliminato? Cancellato?) ma di metterne meno. Estetica? Tutela della visuale suggestiva dalla passeggiata sulle Mura? No. Pura e gelida matematica. Le balaustre costano troppo e da qualche parte bisogna iniziare a tagliare. Iniziamo, anche, a raccontare le cose come stanno. Ne avremo beneficio tutti”.