
(AGENPARL) – mar 03 gennaio 2023 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=N3%3d0uN4K_sugr_45_6sTt_F8_sugr_30oTyUwa.fGoAmM4.5pG_6sTt_F8g_LeuQ_VtJoF.oKqR_6sTt_F8_sugr_40t7m_LeuQ_WrH_sugr_30_6sTt_F8uStamG_6sTt_G6oSu6._sugr_48BJwQB-82dt_JRwd_Ue7-_6sTt_G32Fq.9-_sugr_3ZB_JRwd_UeJ4_JRwd_T7KBb8-AoTm_Le5o3buQ_WoZ-gSqVm_LeuQ_WrRwJHpDpa%265%3d2VNS0c%26r%3dEvM053.HsL%26jM%3dIa3d%26z%3dS%26o%3dWIZ2%26I%3dGY8a%268%3dS9XIW6aLU&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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COMUNICATO STAMPA
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Torino, 3 dicembre 2023
Confagricoltura Piemonte, PSA:
“Bene la proroga per l’emergenza, ma si proceda con le reti”
Salgono a 143 i capi risultati positivi alla Peste Suina Africana in Piemonte. Confagricoltura Piemonte sottolinea che sono ancora pochi i chilometri di rete installati per arginare la diffusione del virus
“Sono ancora solo 105 sui 170 previsti i chilometri di rete installata tra Piemonte e Liguria, nei territori ad alto rischio di infezione da PSA” afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia subito dopo aver appreso di un nuovo ritrovamento di una carcassa infetta in provincia di Alessandria. “ Sicuramente la proroga dello stato di emergenza aiuterà le amministrazioni a completare l’opera, ma i tempi stringono. Dobbiamo andare a velocità doppia se realmente vogliamo contenere il contagio che proprio nei mesi invernali ha una spiccata capacità di propagarsi tra i selvatici” continua Allasia.
Ad oggi sono 1977 i cinghiali abbattuti in Piemonte per contrastare il diffondersi della PSA, secondo i dati dell’Istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, mentre il monitoraggio della situazione epidemiologia portato a termine alla fine del 2022 riporta 267 casi accertati in Italia, isole escluse.
Conclude Allasia: “Siamo sicuri che gli allevamenti intensificheranno ulteriormente le pratiche virtuose, rivelatesi efficaci in alcuni casi, ma dobbiamo essere altrettanto sicuri che possano continuare a lavorare qualora dovessero rientrare nelle zone di restrizione. La politica deve aver il coraggio di fare delle scelte strategiche per tutelare i vari comparti agricoli. Chiediamo alla Regione di accelerare il processo di depopolamento, di ricerca e analisi delle carcasse e di investire altre risorse economiche per completare le opere di recinzione delle zone colpite”.