
(AGENPARL) – Roma, 31 dic 2022 – “Un anno addietro, rivolgendomi a voi in questa occasione, definivo i sette anni precedenti come impegnativi e complessi.Lo è stato anche l’anno trascorso, così denso di eventi politici e istituzionali di rilievo. La mia elezione,per me inattesa,mi impegna per un secondo mandato”. Così il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno. “Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del governo,guidato per la prima volta da una donna,novità di grande significato sociale e culturale”. Mattarella insiste “sulla forza della libertà, sulla volontà di affermare la civiltà dei diritti. Qualcosa che è radicato nel cuore delle donne e degli uomini. Ancor più forte nelle nuove generazioni”. Ricorda “le giovani dell’Iran, con il loro coraggio. Le donne afghane che lottano per la loro libertà. Quei ragazzi russi, che sfidano la repressione per dire il loro no alla guerra”. E invita a “rifiutare una visione che fa tornare indietro la storia, un oscurantismo fuori dal tempo e dalla ragione”. Gli ultimi anni sono stati duri. Ciò che abbiamo vissuto ha provocato o ha aggravato tensioni sociali, fratture, povertà”, afferma Mattarella. Ricorda il Covid,”purtroppo non ancora sconfitto definitivamente e da cui abbiamo tratto insegnamenti da non dimenticare”.”La scienza, le istituzioni civili, la solidarietà concreta sono risorse preziose di una comunità”,afferma Ma ricorda anche “l’inflazione, i costi dell’energia, le difficoltà di tante famiglie e imprese, l’aumento della povertà e del bisogno”.
Mattarella ricorda le difficoltà di tutte le forze alternatesi al governo nel misurarsi con fenomeni globali, “dalla pandemia alla guerra,dalla crisi energetica a quella alimentare,dai cambiamenti climatici ai fenomeni migratori”,invitando ciascuno alla responsabilità e a dare risposte”. “E’ questa consapevolezza, nel rispetto della dialettica tra maggioranza e opposizione, che induce a una comune visione del nostro sistema democratico”, dice.”Questo è lo spirito della Costituzione”, ricorda,”la nostra bussola”.