(AGENPARL) – Roma, 29 dic 2022 – “Con tutto il rispetto per le plurime sigle sindacali, prima di annunciare mobilitazioni di massa contro l’autonomia sarebbe gradita almeno la bontà di leggere il testo della mia proposta. Francamente mi sfugge il motivo per cui abbiano deciso di scagliarsi con tale impeto contro quella che definiscono ‘una torta avvelenata’ senza nemmeno avere effettiva consapevolezza dell’argomento, dato che il testo non è ancora stato reso pubblico. Forse sarebbe il caso pensare prima ai malati che agli schieramenti politici, visto che questa riforma può finalmente permettere allo Stato di riuscire dove il centralismo ha fallito, anche nell’interesse di chi deve curarsi. Segnalo infatti a chi non se lo ricorda che io sono un medico e, in quanto tale, per quel che mi riguarda l’articolo 32 della Costituzione rappresenta una stella polare. Allo stesso modo, essendo io dipendente del Sistema Sanitario Pubblico in aspettativa non retribuita presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, sono perfettamente consapevole di quanto il sistema pubblico sia alla base della nostra sanità. Di fronte a chi sostiene che io intenda garantire diritti civili e sociali diversi tra regioni diverse, rispondo che questo è l’esatto contrario di ciò che ho messo nella legge e che rappresenta l’antitesi del mio pensiero. Il mio auspicio è che il dibattito sull’autonomia smetta di essere trattato come terreno di scontro per pregiudizi ideologici e che cessi quella volontà di acuire lo scontro, cercando di polarizzare la discussione. Un simile atteggiamento è dannoso per il Paese e rischia di nascondere tutti gli elementi positivi di questa riforma ai cittadini, che possono e devono essere informati dei riflessi positivi che l’autonomia può avere a tutte le latitudini”.
Lo afferma il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.