
(AGENPARL) – gio 15 dicembre 2022 Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
[Lavori Consiglio: Bilancio 2023, discussione generale – 6](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp?art=Suedt672092)
Consiglio -L’intervento sulla manovra finanziaria 2023 di A. Ploner. L’esame della manovra riprende alle 14.30.
Intervenendo nella discussione generale del bilancio 2023 della manovra finanziaria 2023 della Provincia, contenuta nei disegni di legge [119/22](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667366&blank=Y): Legge di stabilità provinciale per l’anno 2023, [120/22](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667376&blank=Y): Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2023-2025 e [121/22](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667379&blank=Y): Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2023, Alex Ploner (Team K) ha evidenziato il valore della critica costruttiva, e chiarito che quasi 7 mld € sono tanti, ma se non bastano i rappresentanti politici dovrebbero avere il coraggio di parlare di risparmi. Leggere il bilancio era difficile, perché esso era poco trasparente; inoltre mancava ogni possibilità d’intervento, nonché di controllo della relativa efficienza: qui bisognava cambiare qualcosa, anche perché tanti avevano l’impressione che per certi settori ci fosse molto, per altri nulla. Positiva era stata l’introduzione dello smart working, con grandi sforzi dell’amministrazione pubblica, ma non si erano sfruttate altre possibilità di imparare dalla crisi: la fiducia della popolazione era stata minata, e una svolta rinviata; si erano riproposte misure vecchie. Nel 2020, la prima misura per affrontare la pandemia erano stati 30 milioni per IDM, al fine di fare pubblicità che attraesse i turisti: perché non si era invece sfruttato il momento per cambiare rotta, destinando metà dell’importo in nuovi approcci? Si era dimenticato che gli ospiti fedeli comunque ritornavano, se erano stati trattati bene, così com’era; invece, si puntava sul turismo mordi e fuggi dei mercatini. Ora c’era di nuovo un turismo, con code record sull’autostrada che dimostravano che non si era imparato nulla: si continuava a costruire impianti, ma non si trovava personale per i ristoranti, e prima o poi le cose sarebbero potute precipitare. La contribuzione nell’ambito dell’agricoltura di montagna andava ripensata: tante persone erano irritate dall’abuso dell’agriturismo, che danneggiava i contadini diligenti e operosi. Che un multimilionario tedesco acquistasse un maso ottenendo contributi da 100.000 € per farne un agriturismo biologico e poi addirittura partecipasse come relatore al festival sulla sostenibilità non era affatto un buon esempio. In quanto all’Università, e alla volontà di Kompatscher di attirare più studenti, servivano alloggi e offerta ricreativa – alle 20 la città di Bressanone era morta. Nel discorso, Kompatscher aveva toccato molti temi, ma avrebbe dovuto citare di più l’istruzione, che riceveva pur sempre 1 mld. Come veniva speso il tesoro a bilancio? Uno dei progetti più costosi era il progetto della bretella della Val di Riga, definito da Kompatscher una rivoluzione copernicana anche se in realtà permetteva di risparmiare solo un quarto d’ora: una tale rivoluzione ci sarebbe voluta in tutti gli ambiti; anche la politica della mobilità dimostrava la debolezza della Giunta: tanti grandi progetti, dimenticando i dettagli, ma è in questi che si vedono i veri professionisti, perché limitarsi a spendere miliardi è facile. Ora gli assessori correvano ad accaparrarsi contributi. C’erano ancora le barriere architettoniche nelle stazioni, un orario poco attrattivo nei weekend – è vero, si stava lavorando sui mezzi, ma la grande svolta era promessa con i giochi olimpici del 2026, mentre il BBT sarebbe stato concluso solo nel 2040. La svolta però doveva iniziare ora, con nuovi sistemi di mobilità: il traffico non era una legge naturale immodificabile: Si spendeva tanto, mentre per aiutare le persone con disabilità sarebbero bastati 260.000 €: la mozione con cui si chiedeva la messa a disposizione di un secondo paio di scarpe ortopediche non era stata attuata, con la motivazione che un paio bastava per un anno e non per sei mesi: ma non era questo il problema, i due paia erano necessari per occasioni e scopi diversi, oppure per alternarli quando si bagnavano; c’era chi per acquistarle aveva dovuto chiedere un prestito. Kompatscher aveva detto che avrebbe valutato il Governo di Roma sulla base dei fatti: lo stesso faceva lui con la Giunta., che aveva fatto tante promesse a tempo indeterminato. Ploner ha ricordato un suo ordine del giorno per un tavolo di lavoro sull’abbattimento delle barriere architettoniche legato al turismo, approvato come molte proposte riguardanti quel settore, ma non attuato. Solo 20 impianti di risalita su 350 erano privi di barriere, ma questo era importante anche a fronte dell’invecchiamento della popolazione. Una persona in sedia a rotelle, ha ricordato, aveva dovuto aspettare 7 anni per la messa in funzione di un ascensore: è in quest’ambito che ci vorrebbe la svolta. In quanto agli impianti per le Olimpiadi, non si sa cosa ne sarà in futuro, si pensa solo a spendere i 30 milioni disponibili. Il festival della sostenibilità per 2,3 milioni avrebbe dovuto essere un’occasione di confronto; invece, erano stati previsti con onorari costosissimi, come 40.000 € per un singolo intervento. In quanto all’istruzione, gli insegnanti che quotidianamente si impegnavano per la scuola dovevano lottare per ogni piccolo aumento, affrontando una pressione psicologica sempre maggiore, che portava persone valide a licenziarsi: mancavano apprezzamento e adeguata retribuzione e, se non si interveniva subito, a breve ci sarebbe stata una situazione analoga a quella nell’ambito delle cure. Ci doveva essere una relazione tra PIL e spese per l’istruzione, come accadeva negli altri Paesi: a livello mondiale la media era del 4,6%, ma c’era bisogno di fondi in più per competere col Nord Europa, che investiva il 7%; in Estonia, per esempio, si dava un tablet a ogni studente per accedere ai testi di studio, e questa proposta era emersa anche dal Kinderlandtag; anche il cellulare, elemento di vita quotidiana dei giovani, doveva essere integrato nell’insegnamento. La scuola internazionale era una buona idea, ma ci voleva maggiore coraggio; i ragazzi avevano buone conoscenze in inglese, perdevano però conoscenze in italiano e tedesco. Una svolta copernicana nel settore dell’istruzione richiedeva qualcosa che andasse bene in tutte le valli e dalla scuola dell’infanzia alla maturità, ma la Giunta non aveva slancio né voglia di cambiamenti, e non si riusciva ad ampliare il sistema ladino a tutta la provincia, né a unificare le tre intendenze. Gli operatori della cultura, dopo gli anni difficili della pandemia, si trovavano ancora in difficoltà: mancava personale, c’erano meno spettatori – il settore doveva essere gestito in maniera diversa dall’economia, e invece gli incentivi ai film venivano concessi solo a condizione di spendere di più, e allora questo era di fatto un contributo all’economia. Ploner ha poi affrontato il tema degli aiuti ai senzatetto, ricordando che già due anni fa aveva fatto un’interrogazione su come la Giunta pensava di risolvere il problema anche con il comune di Bolzano: era stata quindi realizzata una soluzione alternativa in Fiera, ma cosa era stato fatto negli ultimi due anni, al di là di parlare? Per i turisti si trovavano i posti, per i senzatetto no: la differenza è che i primi pagavano, e ci si domandava cosa si facesse con i letti disponibili, mancando un piano generale. Egli ha quindi invitato l’assessora a darsi da fare rapidamente, ad andare a vedere il Dormizil. L’annunciata conferenza su volontariato non era mai stata organizzata, ma i volontari avevano bisogno di normativa chiara, meno burocrazia, aiuti finanziari per lavorare bene a favore della società; andava comunque citato il buon lavoro dello sportello del volontariato, che seguendo 131.000 volontari aveva però bisogno di maggiori risorse. Era stato promesso il finanziamento pluriennale delle associazioni, ma dal 2018 a oggi l’avevano ottenuto solo 20 associazioni su 2.600, tra cui – curiosamente – tre bande musicali di Badia e Gardena; bisognava informare le associazioni. Infine, Ploner ha ricordato un titolo della ff sul bilancio: “Tanti soldi, poco futuro”, e detto che Kompatscher non l’aveva convinto; il festival sulla sostenibilità aveva creato grande irritazione, ed era un peccato: era necessario riproporlo con più umiltà e concretezza, con fiducia negli esperti locali, anche critici, per avviare una discussione concreta: “Presidente, ci convinca con i fatti”, ha concluso il consigliere.
Il dibattito generale proseguirà a partire dalle 14.30.
(Autore: MC)
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