
(AGENPARL) – mar 13 dicembre 2022 “Previdenza, Investimenti, Welfare”. Presentato il Rapporto Annuale
AdEPP
Aumentano gli iscritti attivi e le entrate contributive. Il patrimonio
vola a 108 miliardi. 765 i milioni versati dagli Enti nelle casse dello
Stato
È stato presentato oggi, a Roma, presso il Museo Ninfeo, il Rapporto
annuale AdEPP “Previdenza, Investimenti, Welfare”.
Lo studio da una parte mette in luce un sistema che negli anni ha
gestito il proprio patrimonio facendolo crescere in modo continuo e
lineare e dall’altro certifica che l’impegno per i propri iscritti da
parte delle Casse aderenti ad AdEPP è sempre più mirato a garantire un
welfare pro-lavorativo efficace – 530 milioni di euro – e a investire
sia sulle prestazioni previdenziali sia assistenziali.
Se nel 2020, infatti, gli importi erogati per entrambe le prestazioni
superavano di poco i 7 miliardi di euro, nel 2021 toccano i 7,7,
miliardi registrando un +120% rispetto al 2005.
“Abbiamo portato avanti con successo il ruolo che ci fu assegnato dal
decreto legislativo di privatizzazione, rispettandone le regole e
costruendo valore– dice il presidente dell’AdEPP Alberto Oliveti –.
Quest’esperienza di mutualità intercategoriale, come la definisce la
Corte costituzionale, ha dimostrato nei suoi atti di aver prodotto
risultati positivi nel mondo delle professioni”.
“Al nuovo governo chiediamo di rivalutare i criteri di sostenibilità in
coerenza con i tempi che corrono, insieme ad una fiscalità che rispetti
la finalità originaria del nostro mandato. Inoltre ci aspettiamo che la
dovuta attività di vigilanza e controllo si svolga in coerenza al ruolo
che ci fu assegnato con la privatizzazione, nell’ auspicio di una
riduzione della incertezza legislativa e giurisprudenziale che oggi
caratterizza questa materia “, aggiunge Oliveti.
Altro dato che il rapporto AdEPP sottolinea riguarda il numero dei
contribuenti attivi, 1,7 milioni di professionisti, con un aumento sia
dei nuovi iscritti sia dei pensionati che continuano a lavorare. Una
realtà che ha ricadute positive sul piano previdenziale e che
“impegnerà” le Casse a continuare nell’adeguamento, già in atto, delle
proprie politiche di welfare.
Azioni che dovranno continuare a rivolgersi ancora alle donne e ai
giovani. Anche nel 2021 permangono, infatti, i tre gap: di genere,
generazionale e geografico.
Il 50 per cento delle professioniste ha un reddito inferiore ai 16.500
euro mentre la metà degli uomini ha un reddito inferiore ai 26.000 euro.
Gli under 40 guadagnano meno della metà dei colleghi over 50 e i
professionisti del Sud Italia guadagnano il 47 per cento in meno dei
colleghi che lavorano al Nord.
Infine il Patrimonio: dal 2013 al 2021 è aumentato di circa il 60 per
Un aumento che va di pari passo con il carico fiscale “sopportato” dagli
Enti di previdenza privati. Nel 2021 sono state versate nelle casse
dello Stato 765 milioni di euro.
Da sottolineare il ruolo delle Casse nel sistema Paese: circa il 50 per
cento del patrimonio delle Casse resta in Italia (il 34% investito, la
restante parte in liquidità, altre attività e polizze assicurative) e il
75 per cento nell’area Euro.
Roma 13 Dicembre 2022