
(AGENPARL) – lun 28 novembre 2022 SANITA’, FACCI (LEGA): “ACQUISTO DISPOSITIVI MEDICI: TETTO SPESA SFORATO DI OLTRE 365 MILIONI, MA PER LA REGIONE VA TUTTO BENE…”
BOLOGNA, 28 NOV – “Nonostante il tetto di spesa per l’acquisto dei dispositivi medici sia stato sforato per oltre 365 milioni di euro nel periodo compreso fra il 2015 e il 2018, per l’assessore alla Sanità Raffaele Donini va tutto bene, anzi. Certo, siamo di fronte a una questione complessa, ma la Regione deve avere un comportamento più diligente nei confronti di tutte quelle aziende che, dopo aver vinto un bando per la fornitura di dispositivi medici, ora si vedono richiedere tasse a causa dello sforamento della spesa da parte del nostro sistema sanitario”. Così il consigliere regionale della Lega Michele Facci ha replicato all’assessore alla Sanità Raffaele Donini rispetto al payback, il sistema di tassazione che obbliga le imprese a compartecipare allo sforamento dei tetti di spesa delle Regioni nel periodo 2015-2018.
“Pur comprendendo che il problema è da risolvere a livello nazionale, viene da domandarsi perché Regioni come Lombardia e Lazio, che pur hanno risposto a tutte le richieste della cittadinanza, non hanno sforato nel quadriennio” ribattendo al titolare alla Sanità che ha sottolineato come il tetto alle spese non sia mai risultato capiente e non tenga conto della mobilità attiva.
“È pur vero che esiste una normativa, ma non vorrei che alcune Regioni si approfittassero di questo sistema non calmierando le spese. Ove l’ente è stato virtuoso i danni saranno limitati. Ma se ci sono Regioni che hanno speso male i propri fondi, il tessuto imprenditoriale sarà messo in grave difficoltà” ha aggiunto Facci.
“Il nostro atto ispettivo oltre ad essere volto a denunciare, per migliorare, la gestione e l’amministrazione della cosa pubblica, vuole anche e soprattutto tutelare i cittadini i quali, attraverso il pagamento delle tasse sono a tutti gli effetti i primi azionisti dell’apparato statale e come tale hanno il diritto di sapere e dunque di pretendere un regolare funzionamento della macchina pubblica” ha spiegato Facci, che ha concluso: “Ora occorre comprendere che comportamento tenere con le aziende chiamate a onorare, retroattivamente, un costo non calcolato e comunque quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione regionale per ripianare il disavanzo a proprio carico”.
—————————————————–