
(AGENPARL) – mer 23 novembre 2022 [www.teatrodellatoscana.it](http://www.teatrodellatoscana.it/)
25 > 27 novembre | Teatro di Rifredi di Firenze
(venerdì, ore 21; sabato, ore 18 e ore 21, domenica, ore 16:30)
Rimbamband in
MANICOMIC
di Raffaello Tullo
con Raffaello Tullo voce – percussioni, Renato Ciardo batteria, Nicolò Pantaleo sax, Vittorio Bruno contrabbasso, Francesco Pagliarulo pianoforte
assistente alla regia Sara Damonte
regia video Michele Didone
videografica Vincenzio Recchia
direttore fotografia Claudio Procaccio
fonica Riccardo Tisbo
disegno luci Andrea Mundo
regia Gioele Dix
produzione Agidi
Da venerdì 25 a domenica 27 novembre (in doppia replica sabato 26) torna al Teatro di Rifredi la Rimbamband con Manicomic,regia di Gioele Dix. È una sorta di Qualcuno volò sul nido del cuculo in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività.
La Rimbamband ha creato un originale linguaggio artistico nel quale la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo e la grande capacità musicale di ogni strumentista: Raffaello Tullo, anche autore dello spettacolo, alla voce e alle percussioni; Renato Ciardo alla batteria; Nicolò Pantaleo al sax, peraltro è il più giovane docente di un conservatorio italiano; Vittorio Bruno al contrabbasso; Francesco Pagliarulo al pianoforte.
Manicomic porta in scena una comicità mai banale, mai volgare, nella quale è evidente il riferimento alla grande stagione del cinema muto e ai suoi maestri.
Quando l’esperienza e la sensibilità di un artista come Gioele Dix incontra l’esuberanza della Rimbamband, la miscela non può che essere esplosiva. Già il titolo, Manicomic, è tutto un programma.
In un imprecisato luogo di cura, un medico segue i suoi quattro pazienti più gravi, affetti da ansie da prestazione, disturbi della personalità multipla, sindromi ossessivo-compulsive. Vittorio è un alcolizzato cronico e depresso, poiché non è riuscito a realizzare il sogno di una vita: ballare alla Scala; Francesco il “rosso” è un imprevedibile bipolare, una sorta di Dottor Jekyll e Mr. Hyde in versione pianistica; Renato ha frequenti disturbi di personalità multipla, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva.
Lo psichiatra prova, attraverso un preciso percorso terapeutico, a sbrogliare questa intricata matassa e a condurre i suoi pazienti alla guarigione. Musica, sport, teatro, viaggi, cinema: tutto è terapia. Sul palco la scenografia è completata da un ledwall, utilizzato in maniera creativa, in puro stile Rimbamband. E stavoltasono proprio gli oggetti a diventare degli strumenti musicali:palloni da pallavolo, case-contenitori, palloncini e campanelli. Ma non solo: si gioca con la “table percussion”, il tip tap e tanto altro ancora.
Ma i cinque sono duri a guarire e nonostante i continui richiami del terapeuta, le loro migliori intenzioni e l’assunzione di farmaci dai nomi improbabili non riusciranno a liberarsi dalle loro ossessioni. Perché non può esserci arte senza follia e da vicino nessuno è normale.
«È uno spettacolo pieno di cose nuove che sorprendono – afferma Gioele Dix – ci sono molte idee innovative all’interno di una struttura del teatro comico che osserva le sue regole ferree. Non si perde mai, però, la scioltezza e la freschezza, in una pièce che tratta la follia in maniera molto intelligente. Sono felice e onorato di aver lavorato con la Rimbamband, un gruppo dotato di grande energia e straordinaria creatività».
Oltre alla sua attività dal vivo (con ben cinque spettacoli all’attivo: Manicomic, Note da Oscar, The very best of Rimbamband, Il Sol ci ha dato alla testa e Rimbamband show) Rimbamband ha partecipato, negli anni, a molte trasmissioni televisive e radiofoniche fra cui 610 (Sei uno zero) con Lillo & Greg (Radio2), Barbareschi Sciock (La7), Zelig Off (Italia 1) e Italia coast2coast (Rai2).
Nota della compagnia
Quando ci chiedono cosa sia la Rimbamband siamo sempre un po’ in difficoltà, credeteci. In passato rispondevamo in svariati modi: «La Rimbamband usa il linguaggio della musica a supporto di un contenuto comico»; «E? la musica che si dilata e che si fa guardare, oltre che ascoltare»; e ancora: «La Rimbamband racconta la musica nel suo aspetto più folle e surreale». Tutto vero e condivisibile, ok! Ma mancava qualcosa. Ci rendevamo conto che davanti a tali definizioni la gente rimaneva sempre un po’ interdetta, con stampata in volto la tipica espressione, del tipo “non ho capito una mazza!”.
Poi abbiamo capito. Mancava un’anima. L’anima! Ecco cosa mancava… l’anima. Quella che di giorno non riesce a far sentire la sua voce, perché messa a tacere da tutto ciò che e? normale, ma che di notte si ribella e timidamente comincia a cantare, impedendoti di dormire. Canta lo swing quell’anima. Poi incalza, vince la timidezza e balla, balla il tip tap; ed e? fuori di testa, perché e? un’anima e la testa non ce l’ha. Ha semplicemente una gran voglia di giocare! Gio?ca?re! Giocare alla vita e raccontarla giocando.
E sapete chi sono questi cinque Rimbambini, un po’ Rimba e molto Bambini?
C’e? un capobanda che tenta in ogni modo di cantare, suonare e ballare il tip tap; in realtà tutte le sere cerca soprattutto di mantenere un po’ di disciplina sul palco, ma e? un tentativo frustrante, tanto che ormai ha perso tutti i capelli. Assieme a lui, in scena, un batterista rumoroso e indisciplinato, che lascia sempre a casa la meta? dei tamburi e alla fine non si sa mai con cosa riuscirà a suonare, un contrabbassista sognatore e stralunato e un sassofonista, che dopo tanti anni, e? ancora convinto di essere in tour con la banda del suo paese. Neanche “Il Rosso”, il pianista, jazzman virtuoso e beniamino del capo, riesce a riequilibrare le sorti di questa band squinternata e inquietante.
Siamo insieme dal 2006 e da allora mixiamo senza stancarci mai tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo. Musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.
Siamo cinque pestiferi e loschi figuri e… siamo stati dappertutto, ormai.
Appuntamenti negli altri luoghi
del Teatro della Toscana
22 > 27 novembre | Teatro della Pergola
Fabrizio Bentivoglio in
LETTURA CLANDESTINA
La solitudine del satiro di Ennio Flaiano
ideazione a cura di Fabrizio Bentivoglio
con Ferruccio Spinetti contrabbasso
Un viaggio alla ricerca dell’Italia d’oggi con le parole di Ennio Flaiano: perché ci sono molti modi di arrivare, e il migliore e? quello di non partire.
Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontarne la figura, e tramandare fino al presente la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.
24 > 27 novembre | EX_CInema_GOldoni
nell’ambito del progetto “Otto pezzi unici”
RABBIA
di e con Lorenzo Antolini
Otto pezzi unici è il progetto che porta in scena nell’Ex Cinema Goldoni otto testi scritti dagli allievi diplomati de l’Oltrarno. Otto momenti di sperimentazione e confronto con il pubblico, otto occasioni per scoprire da vicino il lavoro della scuola diretta da Pierfrancesco Favino.
«Rabbia è una piccola storia. Una di quelle – spiega Lorenzo Antolini – che senti ogni tanto, per caso. La storia di un uomo e del suo mondo. Un tentativo di riconoscersi e magari fare pace con sé stessi. Rabbia è ricerca di un linguaggio per comunicare con gli altri. La voglia di trovare ciò che è in quello che sembra. Rabbia è imperfezione e fallimento di un uomo, forse di tutti.»
29 > 30 novembre | Teatro Era
uno spettacolo di Daniele Finzi Pasca
Ispirato al suo omonimo romanzo, Nuda di Daniele Finzi Pasca è uno spettacolo magico e surreale.
La potenza teatrale si sposa con una narrazione poetica dal sapore onirico, in assoluta armonia con il teatro fisico e la danza aerea, il gioco acrobatico, un’installazione di luci interattiva e un potente universo sonoro.
Due gemelle, cresciute in una famiglia “eccentrica”, eppure così simile a quella di tutti, si toccano, si sfiorano, a volte si calpestano, per poi riscoprirsi in un abbraccio pieno di gioia e di libertà ritrovate.
CARNET Prime a Rifredi
8 ingressi al Teatro di Rifredi utilizzabili, da soli o in compagnia, il primo giorno di recita degli spettacoli serali
Platea 96€
CARNET Pergola/Rifredi Novità
20 crediti utilizzabili da una o più persone per gli spettacoli al Teatro della Pergola (1 biglietto = 2 crediti), al Saloncino ‘Paolo Poli’ (1 biglietto = 1 credito) e al Teatro di Rifredi (1 biglietto = 1 credito).
Platea € 280
BIGLIETTI
Intero
€ 17
Ridotto (over 65, under 35, abbonati Teatro della Toscana e altre tessere come da convenzioni)
€ 15
Passaparola Unicoop
€ 12 (2 ridotti per tessera) per la replica di sabato 26 novembre ore 18
I prezzi indicati sono comprensivi dei diritti di prevendita. Le riduzioni sono valide tutti i giorni a esclusione del sabato.
Tutte le convenzioni aggiornate al link http://www.teatrodirifredi.it/it/info/biglietteria/
BIGLIETTERIA
La biglietteria al Teatro di Rifredi, via Vittorio Emanuele II n. 303, è aperta dal lunedì al sabato (ore 16 – 19) e in occasione degli spettacoli (a partire da un’ora prima dell’inizio della recita).
Ai biglietti per gli spettacoli acquistati la sera stessa, salvo esaurimento posti disponibili, non viene applicato il diritto di prevendita (1€). Quindi, l’intero è € 16, il ridotto è € 14.
È possibile acquistare i biglietti nei punti vendita Vivaticket e online su
[https://teatrodellatoscana.vivaticket.it](https://teatrodellatoscana.vivaticket.it/)
Da quest’anno chi acquista on line ha un prezzo ridotto.
Matteo Brighenti