
(AGENPARL) – lun 21 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA
Berlusconi, Tirelli (Lgr): necessaria commissione d’inchiesta su pm
Il presidente del partito: nel 2009 Governo finì sotto scacco Procure
ROMA – «L’ennesima assoluzione di Silvio Berlusconi in uno dei tanti stralci del processo Ruby ter
dimostra che, nel 2009, il Governo e il suo massimo esponente furono sotto scacco da parte del
partito delle Procure, come confermato, peraltro, anche dalle confessioni dell’ex pm Luca
Palamara».
A dirlo è Alexandro Maria Tirelli, fondatore e presidente del partito «Libertà, Giustizia,
Repubblica».
«La sentenza di non colpevolezza arrivata a valle di un accanimento giudiziario, che non ha
precedenti nella nostra storia, non cancella tuttavia il giudizio politico negativo su Berlusconi che
aveva il potere e lo spazio per attuare la tanto sbandierata rivoluzione liberale che avrebbe cambiato
la storia del nostro Paese – aggiunge Tirelli, avvocato penalista già noto per le battaglie delle
Camere penali del diritto europeo e internazionale –. Oggi, invece, dopo 14 anni di processi e di
cortocircuiti mediatico-giudiziari, assistiamo all’assassinio della democrazia parlamentare».
«È fondamentale che la Politica, al di là degli schieramenti, ricostruisca la centralità del Parlamento
lavorando a una nuova legge elettorale e reintroducendo l’immunità parlamentare. Senza questi
correttivi, e in mancanza di una riforma che porti alla divisione delle carriere in magistratura, l’Italia
sarà costretta a uscire dal novero delle democrazie avanzate occidentali e continuerà a vivere sotto
lo scacco del partito delle Procure».
«Considerato quel che è emergo in questi mesi dai racconti di Palamara e dal materiale investigativo
emerso dai procedimenti di Perugia – prosegue Tirelli – è opportuna una commissione parlamentare
d’inchiesta sull’uso politico della giustizia come proposto da Forza Italia tanto nella scorsa quanto
nell’attuale legislatura».
«L’obiettivo del nostro partito è costruire un’area autenticamente liberale e moderata per contrastare
la sinistra pauperista da un lato, e la destra sociale e giustizialista dall’altro. Vogliamo difendere –
conclude Tirelli – quanti si guadagnano la vita senza le comodità del posto fisso».
Roma, 19 novembre 2022