
(AGENPARL) – Roma, 18 novembre 2022 – «E’ ora di dire basta alla possibilità, che attualmente viene data a chi versa in posizione dominante , di imporre agli Avvocati accordi contrattuali che prevedono la determinazione di compensi professionali irrisori», lamenta l’avv. Paolo Nesta, Consigliere dell’ Ordine degli Avvocati di Roma ed esponente di spicco dell’Avvocatura romana.
«La misura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera e al decoro della professione , come previsto dall’art. 2233 cod. civ. e ciò nell’interesse anche dei cittadini per garantire loro una prestazione professionale qualitativamente valida e impossibile da rendere, senza il rispetto dei livelli minimi di compenso previsti dai parametri ministeriali» prosegue l’ avv. Nesta , affermando «rivolgo una pressante richiesta al Governo e alle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato affinchè , il più presto possibile, sia discussa e approvata la legge sull’equo compenso per far cessare una situazione di indubbio e ingiusto vantaggio per chi versa in posizione dominante, tenuto conto anche della tutela riconosciuta agli Avvocati, in tema di equo compenso nei rapporti professionali con la Pubblica Amministrazione, anche dalla Giustizia Amministrativa , da ultimo con la sentenza n. 7037 del 14 novembre 2022 del Tar della Campania».