
(AGENPARL) – gio 17 novembre 2022 I PRIGIONIERI EBREI DEI SONDERKOMMANDO
GIORNATA DI STUDI
in memoria di Shlomo Venezia
in collaborazione con
media partner
con il contributo
con il patrocinio
con la partecipazione
DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022
(9.30-17.30), Teatro Galli, Piazza Cavour – Rimini
Jamil Sadegholvaad
Bruno Boyer
, Responsabile Relazioni Internazionali
del Mémorial de la Shoah di Parigi
Oriana Maroni
, Presidente dell’Istituto per la Storia
della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della
Provincia di Rimini
Shlomo Venezia: riflessi e riflessioni
Mario Venezia
, Presidente Fondazione Museo della
“Ebrei da lavoro” (
località di nome Kulmhof/Chelmno
I centri di sterminio per gli ebrei che i nazisti istituirono nell’Europa
orientale occupata, non solo i più noti di Treblinka e di Auschwitz-
Birkenau che funzionarono per mezzo di camere a gas, furono
In alcuni di questi luoghi, le SS scelsero un piccolo gruppo di ebrei
adulti, principalmente uomini, per adibirli alle diverse operazioni
connesse alla Shoah: smistare gli abiti e i beni rubati alle vittime,
tagliare i capelli alle donne, estrarre i denti d’oro, distruggere i
documenti, bruciare i corpi. Solo temporaneamente risparmiati
dalla morte immediata, questi prigionieri di “squadre speciali”
) venivano periodicamente uccisi per essere
sostituiti da altri “ebrei da lavoro” (
compito peggiore, nel cuore dell’inferno, furono gli unici testimoni
oculari del compimento del genocidio. Pochissimi si salvarono.
Tra loro un giovane italiano deportato dalla Grecia nel 1944:
Shlomo (Salomone) Venezia.
Alla sua tragica storia, al suo coraggio, ma soprattutto al suo lungo