
(AGENPARL) – sab 12 novembre 2022 Specialisti ambulatoriali interni: la risorsa della Sanità del futuro
Una realtà con un grande potenziale, presente e consapevole, in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Un progetto concreto di sanità specialistica di prossimità, la cui realizzazione coincida con l’effettivo operare nel territorio, offrendo servizi e strumenti realmente efficaci. Un percorso che ponga il paziente al centro, così come al centro viene posta la realizzazione per tutti del diritto alla salute.
In questo disegno, si inserisce la struttura polispecialistica ambulatoriale che, nel panorama della proposta sanitaria pubblica, dovrebbe rivestire un ruolo rilevante grazie alla presenza dei poliambulatori, vere e proprie roccaforti di assistenza specialistica sul campo, indispensabili per l’attuazione del PNRR.
Queste strutture sanitarie, caratterizzate dalla presenza di professionisti di varie branche e discipline, necessitano di strumenti organizzativi e gestionali per operare concretamente nel territorio fornendo un reale filtro all’ospedalizzazione.
Siamo una risorsa, perché la funzione della sanità di prossimità è, infatti, proprio quella di definire un filtro essenziale per limitare gli accessi in ospedale, garantendo prevenzione, diagnosi e cure per condizioni che non necessitino di ricovero. Per realizzare ciò è necessario che la Specialistica Ambulatoriale possa avvalersi, all’interno delle nascenti case di comunità, di strumenti di ultima generazione, tali da rendere possibili diagnosi tempestive e indirizzare alla struttura ospedaliera i soli pazienti gestibili esclusivamente in questo ambito.
Siamo una risorsa perché una delle caratteristiche fondamentali della professione specialistica ambulatoriale è quella di riuscire a coprire più sedi sul territorio a seconda della necessità, grazie alla possibilità per lo specialista di ripartire il proprio incarico e di renderlo funzionale alle effettive richieste dell’utenza.
Siamo una risorsa perché gli specialisti ambulatoriali possono impostare un lavoro d’equipe avvalendosi del confronto tra vari operatori sanitari in modo da poter proporre al paziente un piano terapeutico che analizzi e affronti in toto la sua situazione.
Cisl Medici spera in un rafforzamento del numero di specialisti ambulatoriali interni (SAI) nei poliambulatori e nella valorizzazione del lavoro multidisciplinare e di equipe. Crede in una maggiore integrazione tra i centri ospedalieri, i poliambulatori specialistici territoriali e la medicina generale. Un aumento delle ore di incarico, ottenibile anche proponendo il completamento orario agli Specialisti già titolari, porterebbe ad un aumento dell’offerta e riuscirebbe, non solo ad alleggerire e velocizzare il carico delle strutture ospedaliere, ma anche a rendere il progetto di salute più a portata di paziente e a misura di comunità, creando percorsi che possano incidere sul benessere della popolazione.
Per dare concretezza a questi obiettivi occorre valorizzare la professionalità dello specialista ambulatoriale, sia dal punto di vista della soddisfazione lavorativa che di quella economica, prevedendo il rinnovo contrattuale per i SAI 2019 -2021.
I passi seguenti saranno incentivare i professionisti che per tanti anni continuano a mantenere l’incarico nel servizio pubblico, implementare la formazione, prevedere maggiori tutele in ambito di maternità e paternità e adeguati rimborsi chilometrici anche per chi opera fuori dal comitato zonale di residenza, ridurre le incompatibilità per chi ha, non per sua volontà, un numero limitato di ore di incarico. Infine, attivare progetti e PPI per adeguare l’attività dei SAI alle necessità dei territori e creare progetti ad hoc per i SAI operativi all’interno dei reparti ospedalieri.
Al fine di dar seguito e concretizzare tali esigenze, la CISL Medici ha richiesto un confronto con il neo ministro della Salute Schillaci, al fine di intraprendere un dialogo incentrato sulla collaborazione, nel comune obiettivo di assicurare una sanità pubblica ed efficiente in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute della comunità e basata sulla competenza delle risorse professionali.
Perché in quella che si appresta ad essere la Sanità del futuro, tra personalizzazione e tecnologia, l’attenzione per il paziente non può prescindere dalla valorizzazione del personale sanitario.
Luciana Cois, Segretaria nazionale CISL Medici e Coordinatrice nazionale SAI