
[lid] 28 ottobre 2022 – Presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri ed. 2023,
quest’anno dedicato alla tutela dell’Ambiente. Il Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi,
nella mattinata odierna, ha voluto svelare al grande pubblico l’ormai atteso prodotto
editoriale. A presentare l’opera, realizzata da un’azienda grafica visionaria, leader nel mondo
della comunicazione: l’Armando Testa Group, nella splendida cornice dell’Auditorium
Parco della Musica, era presente il celebre conduttore televisivo e radiofonico Amadeus.
La protagonista del Calendario Storico 2023 è la Natura, da sempre tra le priorità assolute
dell’Arma. Basti pensare che già nelle Regie Patenti del 1816 al capo V, n. 34, si legge
testualmente: arrestare i devastatori di boschi, o di qualunque raccolto delle campagne, come
pure tutti coloro, che fossero stati trovati nell’atto di guastare le strade, gli alberi piantati
lungo d’esse, siepi, fossi, e simili, […].
In un contesto in cui l’ambiente è la risorsa più preziosa da salvaguardare, l’edizione 2023 è
stata interamente dedicata alla tutela ambientale.
Impegnata ogni giorno nella difesa delle persone, del pianeta e della prosperità, l’Arma
compie quotidianamente un’opera di prevenzione e repressione degli illeciti in materia
ambientale e forestale, tutelando il paesaggio, i boschi, la flora e la fauna e contrastando i
crimini in materia di rifiuti. L’ impegno dei Carabinieri non si ferma alla prevenzione e alla
repressione di reati e di illegalità ad impatto ambientale, ma ritiene altrettanto fondamentale
il dialogo continuo con le nuove generazioni.
Un’attenzione, quella nei confronti di chi verrà dopo di noi, che ha trovato posto nel testo del
nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, dedicato alla tutela dell’ambiente, della
biodiversità e degli ecosistemi, così iscrivendo, tra i principi fondamentali che devono
regolare la nostra convivenza, la via della sostenibilità nell’interesse delle future generazioni.
A loro dobbiamo anche la tutela di quello che dall’ambiente ci proviene e, per questo, ogni
giorno da qualche parte c’è un Carabiniere che sta lavorando per difendere la qualità,
l’autenticità e la salubrità delle nostre filiere agroalimentari.
A questa incessante opera di protezione del territorio è inspirato l’insight creativo del
Calendario Storico 2023, che ha visto oggi sul palco anche la presenza e la critica di Alberto
Fiz, giornalista, già direttore del Museo MARCA di Catanzaro, critico d’arte, curatore di
mostre.
L’intero progetto porta la firma dell’agenzia Armando Testa con l’inconfondibile stile che fa
della sintesi, del paradosso visivo e della ricerca sull’immagine la sua cifra stilistica da
decenni. Ciascuna delle tavole artistiche del calendario parte da un elemento appartenente
all’universo visivo dei Carabinieri, rivisitato e interpretato in una chiave iconica. L’obiettivo
è raccontare i temi legati al quotidiano lavoro dell’Arma con un’impronta di eleganza, pulizia
formale e sintesi visiva che ne accentua la componente istituzionale.
Nascono così le dodici tappe di un percorso che svela l’importante azione dei Carabinieri a
difesa dell’ambiente e del territorio del Paese, a protezione del patrimonio faunistico e
vegetale nostrano, a salvaguardia di una civiltà agroalimentare che il mondo ci invidia.
Le tavole artistiche dell’Armando Testa, con la direzione creativa esecutiva di Michele
Mariani, sono accompagnate da 12 storie di impegno e tutela ambientale firmate da uno
storyteller d’eccezione: il giornalista e scrittore Mario Tozzi. Primo Ricercatore del CNR,
geologo e divulgatore scientifico, il celebre conduttore radiotelevisivo ha raccontato gli
eventi, le attività e i progetti dell’Arma dei Carabinieri in modo rigoroso e coinvolgente.
Per la prima volta nella storia del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, l’edizione
2023 evolve in un progetto artistico integrato con un completo ecosistema digitale che
comprende un sito web dedicato http://www.calendario.carabinieri.it e un’opera d’arte NFT.
Il sito consente di fruire online i contenuti del Calendario 2023 in maniera interattiva, con un
livello esperienziale molto intuitivo che, attraverso lo scroll infinito, riprende il gesto fisico
della sfogliabilità, adattandola in maniera nativa al linguaggio digitale.
A completare il progetto, per la prima volta nella storia dell’Arma, la copertina del Calendario
diventa un NFT, una contemporanea opera di cryptoarte estrapolata dal Calendario fisico e
resa digitale, animata, certificata. L’NFT trasforma la copertina in un’opera hi-tech
disponibile in 10 esemplari autenticati, che saranno poi venduti in coppia con una stampa
speciale della copertina in edizione limitata. Le opere saranno acquistabili tramite Charity
Stars http://www.charitystars.com, piattaforma che si occupa di aste digitali, con obiettivo charity.
Il ricavato delle vendite verrà devoluto alla struttura complessa di pediatria oncologica
dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Il progetto del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2023 prende vita in un video case
history realizzato da Armando Testa Studios che, partendo dall’insight della tutela
dell’ambiente, narra l’impegno quotidiano dell’Arma attraverso i 12 simbolici manifesti del
Calendario narrati dalla penna di Mario Tozzi.
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto
a una tiratura di quasi 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in nove altre lingue (inglese,
francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in lingua sarda),
è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di
significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto
nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni
famiglia c’è un Carabiniere”.
Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 90^ edizione, dopo
l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è
stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della
Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2023 dell’Agenda. Anche in questo
caso, la protagonista è la Natura. L’Arma non poteva non percepire lo stato di emergenza in
cui versa l’habitat terrestre, affidandosi quest’anno agli scrittori “in house” per mettere in
risalto la bellezza delle stagioni, come dono della Natura, ovvero: il Gen. B. Roberto Riccardi
(Comandante della Legione Carabinieri “Trentino Alto Adige”), il Magg. riserva selezionata
Margherita Lamesta (Ufficiale Cerimoniale), il Magg. riserva selezionata Annalisa Gaudenzi
(autrice Rai, già in servizio presso l’Ufficio Stampa) e il Mar. Ca. Emilio Limone (Ufficio
Stampa), autori di svariate pubblicazioni.
Come in una sinfonia, i quattro scrittori hanno colorato le stagioni con gli stessi colori da esse
indossati durante il loro naturale avvicendarsi, sin dalla notte dei tempi. Modellati dalla
fantasia degli autori, quattro marescialli diversissimi fra loro, ognuno a suo modo, rievocano
“I Racconti del maresciallo” di Mario Soldati e trasformano l’Agenda dell’Arma 2023 in una
sorta di “diario del maresciallo”.
Così, i suoni del silenzio e le sfumature bianche delle cime innevate tra Val di Susa e Dolomiti
penetrano nel sancta sanctorum di un racconto d’inverno; la piaga di innaturali incendi
boschivi, nella realtà troppe volte generati da mano egoista e criminale, infuoca una torrida
estate sul monte Conero; il tripudio di bellezza e colori accompagna un caso di ecomafia sugli
appennini in primavera; infine, l’autunno s’interseca nell’animo umano per raccontarci una
stagione autunnale vissuta addirittura nell’intimo di un destino bizzarro.
Altre due opere completano l’offerta editoriale:
- il Calendario da tavolo, dedicato al tema “Borghi più Belli d’Italia”: piccole gemme
arroccate fra gli scorci più suggestivi del Belpaese, il Paese dell’Arte, della Letteratura,
dell’Ingegno italico e per i più romantici anche dell’Amore. Mese per mese, immagini con
Carabinieri ritratti in uno dei tanti borghi che ricamano l’Italia, restituiscono un quadro
d’autore fatto di geografia, architetture preziose e uniforme. Uno su tutti, Civita di
Bagnoregio, la cosiddetta “città che muore”, location di titoli d’eccezione come “I due
Colonnelli” con Totò o di “Pinocchio”. La scelta del tema è un altro modo per ricordare la
prossimità della Benemerita al cittadino e la sua presenza capillare sul territorio nazionale,
permeata anche in quei centri abitati soltanto da poche migliaia di anime, che vedono nella
Stazione dei Carabinieri il loro sicuro punto di riferimento. L’intero ricavato della vendita
di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera Nazionale di Assistenza per gli
Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri. - Il Planning da tavolo – anche questo incentrato sulla Natura – è dedicato alle
molteplici attività svolte dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari
CUFA, per il ripristino e l’uso sostenibile delle risorse pre senti nell’ecosistema
terrestre. Protagoniste le attività di contrasto e prevenzione del CUFA, che punta
anche alla tutela di beni paesaggistici, della filiera alimentare e soprattutto al
contrasto di tutte le forme di eco e agromafie, un fenomeno sempre più in crescita.
Come è accaduto per i precedenti Planning Arma, anche stavolta, il ricavato sarà
devoluto ad un nosocomio pediatrico e quest’anno il beneficiario è l’Ospedale dei
bambini “Vittore Buzzi” di Milano. Inoltre, proseguendo su una linea già
sperimentata con la scorsa edizione, il Planning 2023 ripropone, in apertura, una
fiaba dedicata proprio al mondo dei più piccoli a firma del Magg. ris. sel.
Margherita Lamesta, l’autrice già scelta dall’Arma per il Planning 2022. Anche
quest’anno la scrittrice ha ideato in esclusiva un piccolo racconto, stavolta
ispirandosi liberamente a due originali fatti di cronaca, che hanno visto protagonisti
due bimbi accumunati nel medesimo destino evocato dallo stesso nome.
Link del calendario
http://www.calendario.carabinieri.it
Tavole e testi del calendario scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-sIHNRnLYi9
Video case-history Calendario visibile sul canale Youtube dell’Arma dei
Carabinieri al seguente link:
https://youtu.be/5fIwyT8p3Rw
Immagini e testi dell’Agenda scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-uSWCtLZnAK
Immagini e testi del Calendarietto da tavolo e del Planning scaricabili al seguente
https://we.tl/t-shbR8DivP9
Video della manifestazione visibile sul canale Youtube dell’Arma dei
Carabinieri al seguente link:
https://youtu.be/A0zNCXLFW1k
Allegato A al Comunicato Stampa
del 28 ottobre 2022
Prefazione del Calendario Storico 2023 del Il Comandante Generale dell’Arma
dei Carabinieri
Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi
Vi confido che molte volte, ancor prima di diventare Comandante Generale,
mi chiedevo perché il Calendario dell’Arma fosse diventato un appuntamento
così significativo nel panorama editoriale italiano. Certo, contano molto
l’esperienza maturata in quasi un secolo di vita (il primo è del 1929) e la
bravura dei colleghi redattori che hanno sempre mandato in stampa argomenti
non scontati, immagini che suscitano emozioni e contributi di firme
prestigiose.
Sono però convinto che la ragione del suo successo stia nel fatto che il
calendario dell’Arma è un’autentica pubblicazione popolare. Parla lo stesso
linguaggio dei suoi lettori, racconta storie appartenenti al loro mondo, esplora
paesaggi di condivisa familiarità e traguarda orizzonti comuni. Non potrebbe
essere altrimenti, giacché il Carabiniere vive la medesima realtà della gente che
ha il compito di servire e tutelare. Una pubblicazione popolare anche per la sua
diffusione, con una tiratura di oltre un milione di copie, tradotta in sette lingue,
ricercata e collezionata in Italia e all’estero da un pubblico tanto eterogeneo
quanto accomunato da una genuina affezione all’Istituzione.
Il nostro calendario, insomma, è stato e continua a essere lo specchio del Paese
nel suo procedere nella storia. L’edizione 2023 affronta uno scenario di
straordinaria attualità e indubbia urgenza: la sfida ambientale.
Nella seconda metà del secolo scorso – un battito d’ali nell’epoca
contemporanea – l’ambiente era ancora percepito da molti come un mero
contenitore, una riserva quasi inesauribile di risorse, una proprietà esclusiva
dell’uomo asservita al suo tumultuoso e inarrestabile progresso. Oggi, invece,
occupa il primo posto nell’agenda del pianeta, costringe a ripensare a certezze
e abitudini consolidate, insegna a guardare il mondo sotto una prospettiva
diversa. Ci sollecita, in altre parole, a rinunciare a una visione miope, ancorata
all’egoismo di un benessere nel breve termine, affinché sia garantito un futuro
vivibile alle generazioni che verranno dopo di noi.
L’Arma è in prima linea anche su questo versante. L’ho detto più volte, ma
desidero ribadirlo qui: nel 2017, l’acquisizione delle competenze e delle risorse
del Corpo Forestale dello Stato, una fra le più antiche e prestigiose Istituzioni
del nostro Paese, ha fatto dei Carabinieri la più grande forza di polizia
ambientale d’Europa. Attualmente, il Comando Unità Forestali, Ambientali e
Agroalimentari opera a tutela della qualità della vita e degli ecosistemi nel
nostro Paese: dalla lotta alle ecomafie al contrasto dell’inquinamento, dalla
prevenzione degli incendi alla tutela delle acque, dalla contraffazione
alimentare alle frodi comunitarie, dalla salvaguardia delle specie in via di
estinzione alla custodia delle riserve naturali e dei parchi. A questo si aggiunge
il crescente impegno in campo internazionale, con l’obiettivo di promuovere
ovunque la sensibilità e la cultura ambientali su temi cruciali per la protezione
dell’intero Pianeta, non ultimo quello delle conseguenze del riscaldamento
globale.
Già, ma come declinare concetti di tale portata in un calendario?
Avevamo a disposizione dodici storie di un grande nome del giornalismo
ambientale, Mario Tozzi, di cui abbiamo imparato ad apprezzare
l’autorevolezza scientifica, l’impegno appassionato e la capacità divulgativa.
Per accompagnare il testo servivano, però, immagini forti, iconiche, capaci di
arrivare non soltanto all’occhio, ma anche alla coscienza dei lettori. Più che
immagini, veri e propri manifesti che abbiamo affidato alla creatività dello
Studio Armando Testa, erede di colui che ha segnato con visionaria genialità
la storia della comunicazione in Italia.
Nascono così le dodici tappe di un percorso che svela l’importante azione dei
Carabinieri a difesa dell’ambiente e del territorio del Paese, a protezione del
patrimonio faunistico e vegetale nostrano, a salvaguardia di una civiltà
agroalimentare che il mondo ci invidia.
Si tratta di un’attività svolta dall’Arma ogni giorno, con grandissima passione
e altissima professionalità, da circa settemila donne e uomini dei reparti
dell’organizzazione forestale, ambientale e agroalimentare. Ma non solo. Le
stesse priorità, le medesime consapevolezze e motivazioni connotano, da
sempre, la quotidianità del lavoro svolto da Stazioni e Tenenze e da tutti gli
oltre centomila Carabinieri impegnati a garantire legalità e sicurezza, fedeli
alle attribuzioni e alle incombenze già sancite nelle Regie Patenti del 15 ottobre
1816, poi richiamate nel Regolamento Generale del 1822, che al Capo V, nr. 34,
già attribuivano ai Carabinieri il compito di arrestare i devastatori de’ boschi, o
di qualunque raccolto delle campagne, come pure tutti coloro che fossero stati trovati
nell’atto di guastare le strade, gli alberi piantati lungo d’esse, siepi, fossi e simili.
Un’attività che coinvolge, quindi, l’Arma intera e che è giusto far conoscere al
grande pubblico, proprio per gli straordinari risultati ottenuti in poco più di
un quinquennio, con un calendario dedicato.
Il nostro impegno non si ferma, tuttavia, alla prevenzione e alla repressione di
reati e di illegalità ad impatto ambientale. Riteniamo altrettanto fondamentale
un dialogo continuo con le nuove generazioni, con le scuole, con i bambini nei
quali già si colgono i primi, incoraggianti germogli di una consapevolezza e di
una sensibilità che sorprendono e incantano. Questo è lo spirito del progetto
nazionale «Un albero per il Futuro», che prevede la donazione e la messa a
dimora nelle scuole italiane, da parte dei Carabinieri, di migliaia di giovani
alberi (dal 2020 ne sono stati già piantati circa 26.000). Fra questi, l’albero del
giudice Falcone, un particolare fico che cresce nei pressi della casa del giudice
simbolo della lotta alla mafia, le cui gemme sono state duplicate nel moderno
Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo
Stefano, in provincia di Arezzo. Anche questo conta, anche questo aiuta. Anche
questo è un doveroso gesto di attenzione verso i nostri posteri.
Un’attenzione, quella nei confronti di chi verrà dopo di noi, che ha trovato
posto nel testo del nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, dedicato alla
tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, così iscrivendo, tra i
principi fondamentali che devono regolare la nostra convivenza, la via della
sostenibilità nell’interesse delle future generazioni. A loro dobbiamo anche la
tutela di quello che dall’ambiente ci proviene e, per questo, sappiate che ogni
giorno da qualche parte c’è un Carabiniere che sta lavorando per difendere la
qualità, l’autenticità e la salubrità delle nostre filiere agro-alimentari.
Buona lettura.
Discorso di Marco Testa, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Armando Testa.
Buongiorno a tutti, ringrazio
? tutte le autorità presenti
? il Ministro della Difesa, Guido Crosetto
? il Capo di Stato Maggiore e della Difesa, Ammiraglio Cavo Dragone
? il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Teo Luzi
? e tutti i suoi collaboratori
che ci hanno invitati qui oggi.
È un onore e un privilegio essere in questa sala, non soltanto per il piacere di poter mettere la nostra competenza al
servizio di una delle Istituzioni più amate e più stimate del nostro Paese, ma perché il Calendario dell’Arma dei
Carabinieri è stato per noi un progetto estremamente affascinante.
Devo ammettere che quando siamo stati chiamati a lavorare per il Calendario mi sono davvero entusiasmato, perché
trovo che riassuma in sé tre aspetti di grandissimo fascino.
Il primo, è la matrice fortemente artistica che da sempre permea la creazione del Calendario. Che ha sempre portato
avanti la cultura dell’arte in modo eccelso, tant’è vero che gli ultimi tre sono stati firmati dai maggiori esponenti della
transavanguardia italiana: Chia, Clemente e Paladino.
E per un’agenzia fondata da Armando Testa, che ha fatto dell’amore per l’arte la ricerca di tutta una vita, la dimensione
artistica è qualcosa che fa parte del DNA, è parte della nostra storia.
La seconda ragione, per me altrettanto affascinante, è che a questa componente artistica si affianca una vocazione
fortemente popolare.
Il Calendario nasce per arrivare ogni anno a oltre un milione di persone, in Italia e nel mondo. Ed essere dalla parte
delle persone, avere questa spinta a fare cultura in un modo che sia vicino alla gente e per la gente, è esattamente la
comunicazione come noi la intendiamo da sempre.
Il terzo aspetto è la straordinaria spinta, l’afflato verso l’innovazione che ha un’Istituzione storica, forse la più storica in
Italia. Immaginavo naturalmente che l’Arma dei Carabinieri promuovesse una grande ricerca di modernità tecnologica,
ma la storia del Calendario dimostra anche una grandissima modernità di comunicazione. E vedrete quanto, in questa
presentazione, ci sia stata la volontà di essere al passo coi tempi in modo estremamente innovativo.
Il fascino di questa triplice matrice, e naturalmente l’orgoglio di poter collaborare con chi ogni giorno scrive la storia
del nostro Paese, ci ha spinti a lavorare davvero con una passione grandissima. Mi auguro che questa passione si legga
in ogni singola pagina.
Grazie a tutti