
(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 FIUMI E TORRENTI. OCCHI E RAINIERI (LEGA): “AUMENTARE LA PULITURA DEGLI ALVEI E LA RACCOLTA DEL LEGNAME DI INGOMBRO UTILIZABILE PER AUTOCONSUMO”
“C’è un importante pregresso da recuperare per rendere più sicuri gli alvei di fiumi e torrenti. Occorre fare di più anche coinvolgendo i cittadini nella raccolta del legname trasportato dall’acqua che ne ingombra il deflusso aumentando il rischio di esondazioni”. È quanto hanno dichiarato i Consiglieri regionali del Gruppo Lega, Emiliano Occhi e Fabio Rainieri, Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, a seguito della risposta che hanno ricevuto dall’Assessore regionale all’ambiente Irene Priolo in commissione assembleare ambiente e territorio per l’interrogazione con la quale chiedevano di sollecitare le agenzie del territorio alla pulitura di alvei di fiumi e altri corsi d’acqua.
L’Assessore regionale aveva appunto risposto che non si deve generalizzare sulla pulizia dei corsi d’acqua perché per la vegetazione ripariale va mantenuto un equilibrio complesso tra necessità di sfalci e di sgombero di materiale fluitato e l’opportunità di mantenere quella parte di vegetazione che al contrario migliora il deflusso delle acque e conserva la biodiversità. Ha comunque ricordato che per Parma si stanno attuando piani triennali di pulitura in varie zone della provincia ed ha aperto all’incentivazione del contributo dei cittadini nella raccolta del materiale fluitato evitando però la distorsione della sua commercializzazione.
“Il materiale fluitato, soprattutto quello più pericoloso per le esondazioni che si accumula nelle strette e nei pressi dei ponti è proprio il principale problema – ha insistito Occhi che ha dibattuto l’interrogazione come primo firmatario – I cittadini possono dare un importante aiuto nel rimuoverlo ma va comunicato meglio che lo possono raccogliere, soli o in associazioni o cooperative, dando una semplice comunicazione alle autorità competenti per poi poterlo utilizzare per l’autoconsumo.
“A Parma come altrove stiamo pagando anni di abbandono delle buone pratiche di pulizia dei corsi dei fiumi e dei torrenti – ha concluso Rainieri – Bene dunque le opere che aumentano la salvaguardia dell’assetto idrogeologico del territorio come il nodo idraulico di Bocca d’Enza, ma occorre anche un maggiore sforzo anche per la loro manutenzione ordinaria”.