
(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 Energia, Rinaldi (Lega), risposta Ue a crisi energetica insufficiente, situazione drammatica
Strasburgo, 18 ott – “Di fronte ai problemi insorti dopo l’invasione dell’Ucraina, il nostro disappunto è verso la Commissione perché non ha preventivamente effettuato uno studio sull’impatto sociale ed economico che si sarebbe generato a causa dell’ulteriore impulso impresso all’aumento dei prezzi e alla struttura dei costi delle imprese. L’Ue dovrebbe meditare sulla soluzione indicata da Keynes nel suo How to pay for the war del1939. A 8 mesi dall’inizio della guerra siamo ancora senza soluzioni condivise e i cittadini europei sono nel dilemma se pagare bollette o fare la spesa per mangiare mentre le imprese se pagare i maggiori costi dell’energia innalzando i prezzi o cessare la produzione, licenziando i propri dipendenti. La situazione finanziaria appare precaria a livelli pubblici e privati, non avendo predisposto strumenti per affrontare fin dai primi sintomi una possibile crisi sistemica. Questa condizione non può legittimare l’iniziativa indipendente di singoli paesi, che creano gravi asimmetrie nel mercato unico. Se l’Ue permette che gli Stati intervengano direttamente con proprie risorse senza offrire alternative, si stabilirà una concorrenza illecita nel mercato comune europeo, in palese violazione degli artt. 107 e 108 del TFUE: il caso più evidente è il piano di aiuti per 200Mld di euro varato da Berlino a supporto al proprio sistema produttivo. Le conseguenze di questa politica causano disturbi per la stabilità degli accordi europei proprio nel momento in cui si esamina finalmente la loro validità in un mondo in rapida evoluzione”.
Così Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, componente della commissione Econ, nel suo intervento durante la sessione plenaria.