
(AGENPARL) – lun 17 ottobre 2022 TEATRO: FILMSTUDIO PRESENTA AL TORDINONA “FOVEA PORTA COELI “DI FABIO CAMPAGNA
Dopo la fortunata rassegna delle Notti d’Oro 2022, il programma del Filmstudio riprende con un’opera scritta e diretta da Fabio Campagna che con musica e parole racconta la storia del Mediterraneo.
Una narrazione onirica e performativa che ripercorre l’avanzare delle civiltà greca e romana attraverso una chiave che mescola ambientazioni filosofiche e richiami alla Cristianità.
La civiltà antica, che in Roma ha visto la sua forma più compiuta, si rispecchia in quella moderna, cristica – l’amore della Madre e del Padre per il Figlio – che di quella antica rappresenta la piena realizzazione
Intensa è la rappresentazione del corpo come porta d’accesso al cielo, all’invisibile.
Cinque musicisti accompagneranno le apparizioni di personaggi evocativi, profondamente legati alle intense simbologie di cui è ricco il testo di questo lavoro.
Come in tutta la proposta artistica e culturale che il Filmstudio proporrà al Teatro Tordinona, non mancherà il respiro coinvolgente e provocatorio che stimola una riflessione sulla società contemporanea.
Tutti coloro che assisteranno allo spettacolo vivranno un’esperienza sensoriale senza però allontanarsi dalla penetrante fisicità espressa sul palcoscenico.
Ingresso: 15,00 euro
Prevendite: [Liveticket/Filmstudio](https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=390612&InstantBuy=1&CallingPageUrl=https://www.liveticket.it/elenco_opere.aspx?Id=388784#ancWizard)
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FOVEA PORTA COELI
di Fabio Campagna
Una produzione CORPO 6
In collaborazione con Filmstudio
Performers: Mariaelena Masetti Zannini, Giuditta Sin, Jessica Harris,
Stefano Pierpaoli, Daphne Fauna Maria Campagna, Federico Dioniso Campagna,
Abiti di Jessica Harris
Musiche di La Muerte Roja scritte, arrangiate e dirette da Fabio Campagna
La Muerte Roja ensemble
Emanuela Lioy: violino elettrico, voce
Danilo Caposeno: pianoforte, elettronica
Jordan De Maio: flauto
Adolfo Spezzaferro: batteria, percussioni
Fabio Campagna: chitarra semiacustica, percussioni
Libretto: adattamento dal VI libro dell’Eneide di Virgilio, Fabio Campagna
Cosa significa essere multidisciplinari nelle arti visive oggi?
Non è solo una questione di saper plasmare e dominare le differenti tecniche artistiche con le quali decodificare e rendere tangibile la propria poetica come fine ultimo di visualizzare e materializzare il pensiero creativo.
Forse oggi nell’abuso fatto dalla critica dell’espressione “concettuale” e ironicamente aggiungerei “ultra-concettuale” per essere multidisciplinari non serve dominare tutte le tecniche di espressione ma sarebbe necessaria una “volontà” di oltrepassare l’idea stessa del manufatto.
Fovea Porta Coeli di Fabio Campagna è una incisiva dimostrazione che il feticcio visivo è soltanto il simulacro fisico di un complesso lavoro mistico, estetico e autobiografico.
Al centro dello spazio si pone l’azione performativa.
Attraverso un rito collettivo che potrebbe in maniera subconscia ricordare una funzione religiosa, con tutti i suoi apparati liturgici e sacrali, lo spettatore riuscirà a leggere una elaborata sinfonia di segni e simboli. Ciò che in un primo momento sembrava solo legato alla materia, infine, si disvela con tutta la sua forza mitica e rituale.
Perché il nesso tra mito e rituale? Perché sebbene non inscindibile, questo nesso è stato una forza rilevante nella formazione delle culture antiche e ha scavato quelle profonde valli della tradizione umana in cui ancora oggi tendono a scorrere i flussi della nostra esperienza.
Nei suoi multiformi aspetti questa opera è un viaggio, o forse sarebbe meglio dire un viatico per conoscere non solo la poetica e la visione dell’artista, ma è prima di tutto lo strumento per conoscere noi stessi: ci costringe a scavare al nostro interno con le mani sporche di terra per trovare infine quel seme da cui tutto può rinascere, e noi, attraversando questa esperienza come si attraversa una porta mistica, diventiamo quella terra che lo concima.
Gianluca Brogna
Estratto dal testo critico, La Porta Mistica