
(AGENPARL) – dom 09 ottobre 2022 INNOVAZIONE. GIOVANI VENETI AL MAKER FAIRE DI ROMA
ESPERIENZE TREVIGIANE IN VETRINA
9 ottobre 2022 – ?L’agricoltura di nuova generazione protagonista al Maker Faire di Roma grazie alla presenza di due under 30 trevigiani: Giacomo Manera e Jhonny Moretto che con i loro progetti d’avanguardia hanno testimoniato l’intraprendenza dei neo imprenditori agricoli veneti. Ambasciatori per tre giorni dell’innovazione a kmzero alla decima edizione della manifestazione organizzata al Gazometro Ostiense i due ragazzi hanno dimostrato ai visitatori la loro creatività messa in campo per contrastare il cambiamento climatico e aumentare la competività aziendale.
Per la capitale è partito da Castelfranco Venero Giacomo Manera, classe 1986, con una laurea in “Viticoltura ed enologia” all’Università di Padova e una specializzazione in “Meccanica agraria e tecnologia di attrezzature/macchinari”. Ha partecipato proprio lo scorso anno agli Oscar Green 2021 nella categoria “Impresa digitale” con “Precisione e Passione”, l’app che cura le malattie del vigneto. Il progetto illustrato ai visitstori della fiera è un modello di intelligenza artificiale realizzato in collaborazione con l’ateneo patavino in grado di riconoscere le malattie nelle prime fasi di manifestazione. Lo strumento funziona anche offline e permette un rapido riscontro dei risultati. Necessita di uno smartphone con una fotocamera: attraverso l’applicazione ogni fotografia scattata alle foglie viene analizzata da un sistema di intelligenza artificiale, in grado di individuare fin dalle prime manifestazioni dei sintomi le malattie delle viti attraverso delle foto fatte alle foglie direttamente in vigna.
Giovanissimo anche Johnny Moretto che con la sua società agricola Moretto Farm a Ciano del Montello è leader Project del progetto “SmartAP – Acquaponica intelligente” e “ThermoBIO – l’Agricoltura che riscalda” dedicati alla “cooperazione e innovazione” del PSR Veneto. Con l’acquaponica intelligente l’acqua e la terra si combinano in modo simbiotico per garantire un raccolto sostenibile e produttivo. Il progetto “ThermoBio”, invece, mira al riutilizzo delle biomasse agricole e forestali, derivate principalmente da potature per le quali data la quantità o la non convenienza economica non vi è un utilizzo produttivo.

