(AGENPARL) – mer 05 ottobre 2022 “ACCORDO DI CONSULTAZIONE E CONFRONTO”
Alleanza per un nuovo modello di sviluppo e società
Il percorso avviato il 19 luglio 2022 con l’accordo sottoscritto dalla CGIL e dalle altre associazioni firmatarie, assume fondamentale importanza per la Regione Sicilia.
La CGIL Sicilia e le associazioni e realtà sociali che operano nella nostra Regione condividono la necessità di promuovere a livello regionale riflessioni, ed eventualmente iniziative comuni su temi politici, economici, sociali e finanziari, ambientali, dei diritti, della legalità, della pace.
La crescente necessità di favorire e promuovere la partecipazione alle scelte politiche dei corpi sociali, delle rappresentanze del lavoro e delle organizzazioni della società civile che si avverte nel Paese, è ancora più forte nella nostra Regione a causa dei bisogni, anche primari, dei siciliani che continuano a non trovare adeguate risposte dalle istituzioni regionali.
In questi anni si è teorizzata e praticata in tutto il Paese una sorta di disintermediazione dalla società e dalle sue rappresentanze in una logica che ha impoverito la democrazia e che vogliamo contrastare promovendo invece la partecipazione democratica per dare più peso alle rappresentanze del lavoro e della società nei processi di decisione pubblica a livello regionale e territoriale.
I gravi problemi che sta attraversando il Paese come le crescenti povertà e diseguaglianze, la precarietà dal lavoro e la disoccupazione, un sistema industriale inadeguato e arretrato, un welfare insufficiente, la crisi climatica ed i sui impatti, ritardi e inadempienze importanti nella tutela del territorio e nella riconversione ecologica dell’economia e delle produzioni, risultano in Sicilia essere ancor più amplificati a causa della fragilità del suo sistema socio-economico determinato da una desertificazione industriale e da un sistema produttivo che sconta la grave carenza di tutte quelle infrastrutture che siano realmente in grado di connetterla al resto del Paese e dell’Europa.
Inoltre, politiche attuate nel Paese di bassi livelli di spesa pubblica nell’istruzione, nella sanità, nel sociale, nei beni comuni (inferiori alla media dei paesi europei), insieme ad anni di politiche liberiste fondate sulla centralità del mercato non hanno creato più benessere, ma più diseguagliane, precarizzazione del lavoro, dispersione scolastica, difficoltà ad accedere alle cure.
In questo quadro generale, la Sicilia ha aumentato ancor più il divario con il resto del Paese in tema di servizi pubblici, sanità, scuola, infrastrutture e pressione fiscale relativa, condizione che non consente di abbassare la guardia rispetto ai temi della legalità, nel duplice versante delle infiltrazioni mafiose e della corruzione.
Stiamo vivendo una fase in cui si dovranno fare scelte importanti: promozione di politiche di pace e di disarmo, tutela e creazione di lavoro, accelerazione della transizione ecologica e delle politiche di adattamento alla crisi climatica, rilancio di un welfare dei diritti, affermazione dei beni comuni, rispetto e promozione dei diritti civili e umani, parità di genere, giustizia sociale e ambientale, necessità di orientare il cambiamento tecnologico e ambientale. Molte di queste scelte interessano la realizzazione del PNRR e misure come la legge di bilancio e provvedimenti importanti di natura economico-finanziaria, la cui attuazione passa anche dalla capacità del governo regionale di emanare disposizioni e misure opportune, compiendo scelte utili e condivise e non dettate unicamente dall’urgenza della tempistica.
Serve un nuovo modello di sviluppo e di società fondato sulla sostenibilità, la coesione sociale, il lavoro, i diritti, la rivalutazione ed il rilancio dell’intervento pubblico, garantendo trasparenza e accountability, l’affermazione dei beni comuni, il superamento delle diseguaglianze globali e politiche per l’accoglienza e l’abbattimento dei muri.
Vogliamo dire la nostra su queste scelte, vogliano essere ascoltati, vogliamo che le nostre proposte siano discusse e valutate.
Oltre ogni impostazione corporativa o di perseguimento di singoli interessi, riteniamo che le rappresentanze del lavoro e delle organizzazioni della società civile possano esprimere un punto di vista generale, non particolaristico e settoriale, dialogando, confrontandosi e collaborando per la realizzazione dell’interesse collettivo, del bene comune, della solidarietà, dei diritti e del benessere di tutte e tutti.
Per questo – nella salvaguardia della reciproca autonomia ed in condizioni di pari dignità – vogliamo dar vita ad un accordo di consultazione e confronto tra la CGIL Sicilia e le associazioni e realtà sociali che sia uno spazio di discussione aperto e condiviso in cui si possano confrontare le rispettive posizioni, opinioni e documenti e – qualora possibile – si possano promuovere documenti ed iniziative comuni, con particolare riferimento ai temi e agli appuntamenti più importanti del dibattito politico, economico e sociale del Paese con particolare riferimento alla nostra Regione: dalle questioni relative alle scelte progettuali e loro attuazione del PNRR, alle politiche relative ai vecchi e nuovi insediamenti energetici ed industriali per una giusta ed equa transizione, all’estensione e qualificazione dello stato sociale, alla crescita del lavoro e dell’occupazione, alle leggi finanziare regionali e a tutti i temi che la CGIL Sicilia e le associazioni individueranno di comune interesse. Un accordo di consultazione e confronto che potrà dotarsi degli strumenti che insieme decideremo di darci: seminari, gruppi di lavoro, iniziative pubbliche e di mobilitazione, documenti comuni, forme di comunicazione per l’esterno.
Questo accordo di consultazione e confronto, da promuovere e possibilmente estendere ai livelli territoriali, non vuole essere un semplice tavolo di confronto tecnico o formale: vuole essere invece l’espressione di un percorso comune nella costruzione di una democrazia partecipata, nella realizzazione dei principi della nostra Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dalla lotta antifascista, nel perseguimento dei beni comuni e dell’interesse generale, nella promozione dei diritti e della giustizia sociale, della pace e dell’ambiente, di un nuovo modello di sviluppo e di società, una società libera dalle mafie, dall’illegalità e dalla corruzione.
Palermo, 5 ottobre 2022
CGIL Sicilia …………………………………………………………………………..
ANPI Sicilia ……………………….………………………………………………..
Antigone Sicilia ………………………………………………………………………..
ARCI Sicilia ………….…………………………………….……………………………..
Auser Sicilia ……….……..………………………….…………………………………..
Federconsumatori Sicilia ….……………………………………..………………..
Forum Siciliano Movimento
per l’Acqua e i Beni Comuni ……..………….……………………………………
Legambiente Sicilia …………………….……………………………………………..
Libera Sicilia ……….………………………………………..…………………………..
Rete Studenti Medi Sicilia ….……………………………………………………..
UDU (Pa-Ct-Me) .………………………………………….…………………………..
UISP Sicilia ……..…………………….…………………………………………………..
WWF Sicilia ….………….………………………………………………………………..
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