
(AGENPARL) – mer 05 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta è doveroso da parte mia fare delle precisazioni in merito al cantiere di alaggio e varo del Porto di Schiavonea per difendere e proteggere il lavoro da me fatto in questi anni. Tengo a specificare che sono ben quattro anni e mezzo – vale a dire sin dall’inizio del mio mandato (e lo dirò fino alla noia) – che mi sto occupando del Porto di Corigliano-Rossano: una struttura che ho trovato nell’abbandono e nel degrado più assoluto oltre che completamente ignorato da tutte le autorità competenti e dalle istituzioni.
È stato anche abbastanza complesso portare all’attenzione del Ministero competente, dell’Autorità portuale e della Capitaneria di porto la grave situazione di degrado in cui il Porto di Schiavonea versava. Basti pensare che, addirittura, ho trovato delle particelle catastali su cui insiste l’area portuale intestate ancora ai vecchi proprietari.
Tutto questo lavoro quotidiano è stato fatto in piena trasparenza e unitamente ai pescatori della storica marineria di Schiavonea che hanno condiviso con me tutte le fasi per arrivare a questo risultato, persino il difficile e arduo lavoro fatto per recuperare tutta la documentazione e istruire ben quattro fascicoli. Proprio loro possono testimoniare quanto sia stata perseverante questa attività, con quanta testardaggine è stata portata avanti, pari a quella che ho dovuto impiegare per portare il Frecciargento Sibari-Bolzano.
Prima di dare degli aggiornamenti sullo stato delle cose volevo aspettare che il Catasto di Cosenza terminasse la procedura dell’accatastamento del manufatto esistente costruito dalla Lega Navale e abbandonato da anni nella struttura portuale di Schiavonea, per dare la notizia che questa procedura volge al termine. La procedura di accatastamento è stata da me fortemente sollecitata al punto che mi sono dovuta recare personalmente al Catasto agli inizi di settembre per sbloccarla poiché l’iter si era nuovamente arenato (e anche di questo ne sono testimoni i pescatori perché hanno assistito personalmente a delle interlocuzioni telefoniche che ci sono state tra me e il Catasto e tra me e l’Autorità portuale). Colgo qui l’occasione per ringraziare i funzionari del Catasto stesso per avermi prontamente ricevuta e dato tutti i ragguagli necessari. Una volta terminata la procedura di accatastamento, infatti, si potrà procedere a indire il bando di gara. Questo rispettando quanto previsto dall’articolo 3 del decreto “Concorrenza”. Quindi, al netto di chi vuole richiamare i nuovi eletti – che mai si sono visti al porto, mai si sono occupati seriamente della pesca e dei pescatori – ma che ora vengono chiamati in causa faziosamente perché qualcuno vorrebbe che si intestassero il mio lavoro, è fuorviante rispetto alla realtà e alla verità. Preciso ancora che grande sarà il mio impegno, unitamente ai pescatori interessati, nel seguire le successive fasi della procedura oramai giunta al termine affinché tutto avvenga in un tempo congruo e nel rispetto delle regole.
Posso, quindi, comunicare ufficialmente che, per quanto riguarda l’alaggio e il varo, tutto l’iter burocratico per l’accatastamento è (quasi) concluso e, ripeto, dopo mie varie sollecitazioni sia al Catasto che all’Autorità Portuale. Finalmente i pescatori potranno fare manutenzione alle loro barche nel grande e splendido porto di Corigliano-Rossano senza andare altrove sostenendo costi esorbitanti e facendo inenarrabili sacrifici.
Annuncio, anche se con qualche giorno di anticipo, che anche la promessa da me fatta ai pescatori sulla messa a disposizione del cantiere di alaggio e varo è stata mantenuta. Ed è alquanto inutile che qualcun altro cerchi di prendersi il lavoro fatto da me perché rischiano tra l’altro di fare una brutta sia con i pescatori, sia con l’Autorità portuale e sia con il Catasto stesso.
Corigliano-Rossano 5 ottobre 2022
Sen.ce Rosa Silvana Abate
Gruppo Cal


