
(AGENPARL) – mar 04 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPA
Il 4 ottobre 2022, i Carabinieri del R.O.S. – con il supporto in fase esecutiva dei Comandi
Provinciali Carabinieri di Taranto e Brindisi, del 6° Elinucleo di Bari, del Nucleo Carabinieri
Cinofili di Modugno (BA) e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia – hanno
dato esecuzione in provincia di Taranto e Brindisi ad un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere emessa dal Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica –
Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 15 soggetti ritenuti responsabili, a vario
titolo, di appartenere ad un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di
sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e munizioni, operante sul territorio
di San Giorgio Jonico (TA) e comuni limitrofi.
L’indagine – sviluppata dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri in prosecuzione
della omonima operazione TAROS1 eseguita nel marzo 2021 – avrebbe documentato
l’operatività del gruppo “LUCCHESE” di San Giorgio Ionico (TA), dedito al traffico e allo
spaccio di stupefacenti in una vasta area della provincia di Taranto.
Le investigazioni – dirette dalla Procura Distrettuale di Lecce – avrebbero evidenziato come,
nei territori di interesse, il predetto sodalizio esercitava un controllo pressoché monopolistico
del mercato illecito degli stupefacenti, che erano approvvigionati attraverso una rete di
fornitori operante anche nelle province di Brindisi e Lecce.
Gli approfondimenti, inoltre, hanno consentito di delineare gli assetti del gruppo
LUCCHESE, al cui vertice si colloca un quarantottenne di San Giorgio Jonico il quale, oltre
ad interessarsi della direzione organizzativa della consorteria, avrebbero curato
personalmente i rapporti con i vari fornitori di stupefacente.
Elementi indicativi della forza infiltrativa del sodalizio e delle capacità di condizionamento
esercitata dal gruppo LUCCHESE sul territorio emergerebbero dalla rete di relazioni che
l’organizzazione era riuscita a costruirsi che coinvolgeva anche appartenenti alle istituzioni, i
quali, in vario modo, avrebbero favorito i sodali.
La manovra investigativa – che si è avvalsa anche degli apporti di un collaboratore di giustizia
già legato alla cosca di ‘ndrangheta “FLACHI – TROVATO – SCHETTINI” operante in
Lombardia – si colloca in una più ampia strategia di contrasto della Procura della Repubblica
di Lecce che mira a colpire anche quelle attività estremamente redditizie condotte dalle varie
organizzazioni operanti sul Distretto di Corte di Appello, come il traffico di stupefacenti che
hanno l’effetto di rafforzare il potere delle varie consorterie sul territorio.
Lecce, 4 ottobre 2022
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