(AGENPARL) – ven 30 settembre 2022 [Vedi su Web](https://nl-ufficiostampa.comune.vicenza.it/upr/pmcne9/h3vvee/show/zsetme?_t=8d44be38)
COMUNICATO STAMPA
Il Teatro Astra di Vicenza è a misura di spettatore
L’11 novembre parte la rassegna serale Terrestri con “Tutto brucia” di Motus. Abbonamenti in vendita dal 12 ottobre. Biglietti dal 9 novembre
Sarà una stagione a misura di spettatore con linguaggi innovativi, un dialogo diretto e costante con le nuove generazioni di pubblico e di artisti. Riapre il sipario del Teatro Astra di Vicenza, lo spazio di creatività e di confronto con le rassegne curate dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto e la collaborazione tecnica di Nardi Out Door, un programma denso e diversificato.
Il ritratto di una ragazza sott’acqua, forse una sirena, è l’immagine scelta come copertina di Terrestri, il programma serale di teatro contemporaneo. Una sirena come simbolo di ciò che oscilla tra fascino e pericolo. Mette l’uomo di fronte a sé stesso e alla propria capacità di reazione. Solo con l’intelligenza, più che con la forza, egli potrà riuscire a superare la prova. Il cartellone, dall’11 novembre al 31 marzo, propone compagnie affermate nel panorama del teatro contemporaneo come Motus, Anagoor, Ermanna Montanari/Marco Martinelli, Roberto Castello, campioni nell’innovazione dei linguaggi, spettacoli dove la parola drammaturgica diventa protagonista come nei lavori de Gli Omini, Frosini/Timpano e Lucia Calamaro; e un evento unico ed internazionale, Ramy Essam, il grande cantante egiziano protagonista della rivoluzione di Piazza Tahrir, messo in scena da Babilonia Teatri. Due le giovani scommesse e rivelazioni di quest’anno – Matilde Vigna (Premio Ubu come miglior attrice under 35 e Premio Eleonora Duse menzione d’onore attrice emergente) e Nicolò Sordo (vincitore del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”), – con le quali la stagione crea uno spazio per la giovane drammaturgia veneta d’autore con due testi innovativi e diversissimi nel linguaggio e nella messa in scena.
Un abbraccio che accoglie un paesaggio fatto di natura e misteri, invece, è l’immagine di copertina di Chiara Fantin, vincitrice del concorso /e.mò.ti.con/ illustra l’emozione 2022, che rappresenta l’atteso programma dedicato alle Famiglie a Teatro, giunto alla 42esima edizione con un calendario di otto spettacoli in abbonamento e due extra in primavera che andranno in scena la domenica pomeriggio dal 6 novembre al 26 marzo, dedicati a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni e alle loro famiglie e selezionati con cura nel panorama nazionale delle compagnie professioniste che si dedicano ai linguaggi per l’infanzia. Fiabe contemporanee, viaggi avventurosi e teatro di figura si alterneranno tra narrazione, danza, tecnologie, comicità e teatro d’attore.
Un bambino che annaffia un cespuglio colorato su di una mano che accoglie, è l’illustrazione Cura di Tempesta Elettrica, anch’essa fra le vincitrici di /e.mò.ti.con/, copertina della proposta didattica per le classi nella programmazione Teatro Scuola. Con l’avvio dell’anno scolastico, riprende anche la programmazione mattutina dedicata agli studenti di ogni età (dall’infanzia alle superiori). Diciassette i titoli che si susseguono dal 30 novembre al 23 maggio, con una programmazione didattica costruita in rete con i docenti fatta di proposte e attività che ruotano attorno ad alcuni temi importanti: le emozioni nelle fasi di crescita, i diritti dei bambini, l’ambiente e le risorse, la multiculturalità, gli incontri con i momenti fondanti della storia contemporanea, il rispetto fra pari, le lingue e le letterature straniere.
“Vicenza propone anche quest’anno numerose rassegne teatrali articolate e differenti tra loro. Tutti i generi e le tipologie di spettacolo trovano la loro sede di elezione e rinnovano il piacere di ritrovarci e vivere insieme esperienze stimolanti e arricchenti -, spiega l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Il contemporaneo è di casa al Teatro Astra dove la rassegna Terrestri mette in scena una drammaturgia strettamente collegata ai temi più cogenti del nostro vivere contemporaneo. Andiamo a teatro per tirar fuori pensieri e parole che, diversamente, resterebbero inevitabilmente imprigionati nel chiuso dei nostri dubbi, per condividere emozioni, per guardarci allo specchio, come se fossimo noi stessi sul palcoscenico. La nuova stagione teatrale di La Piccionaia presenta a Vicenza un ricco programma di eccezionale valore dove l’innovazione è un’altra parola d’ordine per esprimere una ricerca continua che coinvolge sia artisti che pubblico, propone esperienze estetiche e approfondimenti, intreccia conoscenza e rappresentazione”.
A inaugurare la stagione serale, dunque, venerdì 11 novembre, una compagnia affermata nel panorama del teatro contemporaneo, Motus. Tutto brucia, dice Cassandra nella versione de Le Troiane di Jean-Paul Sartre, nella sua premonizione dell’incendio di Troia. Una delle figure femminili più scomode della letteratura tragica, Cassandra, ispira il nuovo percorso di ricerca di Motus. La mitologia si intreccia con il presente: il destino della profetessa condannata a non essere mai creduta si rispecchia nella predizione della scienza il nuovo spettacolo con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello), ideato e diretto da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande. Una serata di apertura realizzata grazie al contributo di Camera di Commercio Vicenza.
Venerdì 25 novembre, invece, in scena a Vicenza in prima regionale il monologo per alluvioni al contrario di e con Matilde Vigna, dal titolo Una riga nera al piano di sopra: La storia dell’alluvione del Polesine del 1951 abbraccia la storia di una donna adulta, che tra separazioni, cambiamenti, traslochi, mutui, ci racconta di un’alluvione al contrario, piena di case, oggetti, possibilità di scelta. Un monologo sullo sradicamento volontario e involontario, sugli eventi che ci cambiano la vita, sulle persone che ci vengono in soccorso.
L’omaggio ad Andrea Zanzotto di Anagoor arriva all’Astra venerdì 2 dicembre con ECLOGA XI: “La tempesta di Giorgione senza figure umane. Una riflessione sui confini estremi del nostro tempo. Da Zanzotto a Gunther Anders, che scrisse al pilota che sganciò la bomba su Hiroshima. Sullo sfondo la terra minacciata dalla catastrofe climatica.” Da sempre Anagoor ha a cuore la relazione che intercorre tra politica, lingua, ambiente naturale e paesaggio: lo fa convocando sulla scena linguaggi diversi, una babele delle arti nello sforzo di dire il reale e le sue fratture. ECLOGA XI, con Leda Kreider e Marco Menegoni e la drammaturgia di Simone Derai (che cura anche regia, scene e luci) e Lisa Gasparotto, segna un nuovo “incontro” tra Anagoor e la parola poetica, quella di Andrea Zanzotto attraverso i suoi testi, con il quale la compagnia condivide la sofferenza per la devastazione e la tenacia nel rinnovare la fiamma di arti solo apparentemente inascoltate.
Un tabellone; 32 santi che gareggeranno tra di loro, e una giuria composta dal pubblico chiamato ad eleggere il Santo Patrono della serata: è il nuovo spettacolo interattivo ideato da Gli omini Coppa del Santo, all’Astra venerdì 16 dicembre in prima regionale con Luca Zacchini e Francesco Rotelli, i disegni di Luca Zacchini e le scritture di Giulia Zacchini. Uno spettacolo sotto forma di gioco esilarante che propone una partita irriverente sul modello dei campionati virtuali che spopolano su giornali, radio e web. Ma dal vivo.
Spazio al giovane talento Nicolò Sordo e al suo Ok boomer! Anch’io sono uno stronzo venerdì 20 gennaio. Il testo vincitore del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2021 è scritto dall’attore, protagonista dello spettacolo con Filippo Quezel, e vede la regia, le scene e gli interventi drammaturgici curati da Enrico Castellani e Valeria Raimondi – Babilonia Teatri e la coproduzione di La Piccionaia, Roma Europa Festival e Fondazione Sipario Toscana. “Ok boomer” racconta il sabato pomeriggio in un negozio di articoli sportivi di un centro commerciale, dove ladruncoli di ogni genere prendono d’assalto tutto ciò che gli capita a tiro. Un ragazzino, beccato a rubare un paio di Nike Air, porta accidentalmente alla luce una realtà ben più torbida che si cela nel seminterrato del negozio: un laboratorio dove lavorano immigrati irregolari ridotti in schiavitù. Un manipolo di eroi improvvisati cerca disperatamente di salvarli, ma solo per salvare sé stessi e le proprie esistenze mediocri”.
Disprezzo della donna – Futurismo della specie porta sul palco vicentino venerdì 3 febbraio i “più teatrali” Frosini/Timpano con un nuovo capitolo della loro rivisitazione della storia delle idee novecentesche. Una cantata a due voci dedicata ai futuristi e al disprezzo della donna. “Uno spettacolo contro la donna che ostacola la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia, contro il sentimentalismo e contro il parlamentarismo. Uno spettacolo femminista, composto da materiali che non lo sono affatto”.
Venerdì 17 febbraio Babilonia Teatri incontra Ramy Essam, il cantante egiziano simbolo di libertà e giustizia per il suo popolo, dal 2014 in esilio “con sulla testa un mandato di cattura per terrorismo”. Giulio meets Ramy, Ramy meets Giulio è lo spettacolo della compagnia teatrale italiana fondata nel 2005 da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, due volte vincitrice del Premio Ubu, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato e coprodotto dal Festival delle Colline torinesi, che diventa occasione per riflettere sull’Egitto e sull’Italia di oggi con l’idea di smascherare l’ipocrisia di certa politica e di raccontare come e quanto la ragione di Stato sia pronta a calpestare i diritti inviolabili dell’uomo, sanciti a più riprese da convenzioni internazionali che, nei fatti, restano lettera morta.
Darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena), scritto e diretto da Lucia Calamaro, una fra le più significative drammaturghe del teatro italiano, è lo spettacolo con Riccardo Goretti, Gioia Salvatori, Simona Senzacqua, Maria Grazia Sughisi in scena al Teatro Astra venerdì 3 marzo. Tre figli sempre occupati e un’anziana madre che, per ritrovare la loro attenzione, decide di fingersi morta: Lucia Calamaro esplora con ironica profondità, l’animo umano di fronte alle relazioni, agli affetti, al dolore, all’esperienza del lutto. Una storia in cui riconoscere le nostre nevrosi, i nostri stili di vita frenetici e disumanizzanti.
Un altro atteso ritorno è quello di Ermanna Montanari (Teatro delle Albe) che insieme al pittore e illustratore Stefano Ricci e il contrabbassista Daniele Roncato dà vita alle parole di Marco Martinelli nello spettacolo Madre in scena all’Astra Venerdì 17 marzo in prima regionale. La storia è quella di un figlio e una mamma contadina: lei è caduta dentro un pozzo. Disattenzione? Follia? Scelta? Non si tratta di un dialogo: è un dittico, composto da due monologhi, lui che la sgrida e va a cercare gli strumenti, argani e moschetti, tubi di ferro e carrucole, la “tecnologia” per tirarla fuori, lei che in fondo, nel fondo di quel pozzo che pare infinito, confessa di non avere paura, di non sentirsi a disagio.
Chiude il cartellone, venerdì 31 marzo, il lavoro del regista e coreografo Roberto Castello, compagnia Aldes, dal titolo Mbira. Uno spettacolo di confine tra linguaggi e forme: un concerto per due danzatrici e due musicisti che tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana al ritmo di canti, percussioni e balli. Gli interpreti Ilenia Romano, Giselda Ranieri / Susannah Iheme (danza/voce), Marco Zanotti (percussioni, limba) Zam Moustapha Dembélé (kora, tamanì, voce, balafon) e Roberto Castello portano in scena l’opera finalista del premio Ubu 2019 – miglior spettacolo di danza che s’interroga su quanto ha contribuito l’Africa a renderci quelli che siamo.
Quattro, infine, gli appuntamenti speciali fuori abbonamento realizzati in rete con enti e soggetti del territorio. Sabato 11 Marzo in prima regionale per il Festival Danza in rete, il Teatro Comunale di Vicenza presenta La Morte e la fanciulla di Abbondanza e Bertoni, che vede coinvolta in scena anche Valentina Dal Mas (artista associata La Piccionaia). Attenzione alla nuova drammaturgia e contaminazione di linguaggi per Romantic Disaster, spettacolo ibrido da musica elettronica poesia e video della compagnia veneta Madalena Reversa. Il debutto del nuovo spettacolo prodotto da La Piccionaia, Jitney di August Wilson diretto dal regista Renzo Carbonera. E lo spettacolo L’ultima estate di Falcone e Borsellino, scelto dal gruppo di spettatori Astranauti, in collaborazione con Libera contro le mafie.
“Un filo rosso percorre il programma 2022/2023 ed è l’ibridazione dei diversi linguaggi artistici -, spiegano Nina Zanotelli e Sergio Meggiolan, ideatori e curatori della stagione di La Piccionaia -. Voce, musica dal vivo, installazioni visive, danza, videoarte e paesaggi immersivi, daranno corpo alle parole e le emozioni che vogliono raccontare la trasformazione epocale in cui siamo immersi, con sguardo mutevole, ora tagliente e premonitore ora trasformativo, divertito o ironico. Frammenti di un discorso collettivo in cui riconoscersi, mettere in gioco la propria identità/alterità, scoprire nuove parole per dire”.
La rassegna domenicale per le famiglie propone spettacoli ispirati a fiabe della tradizione, personaggi e vicende dell’immaginario collettivo, storie e narrazioni contemporanee, sotto il segno del teatro d’autore e dei più diversi linguaggi espressivi: teatro d’attore, teatro di figura e d’ombre, teatro musicale, videoproiezioni, danza. Si parte il 6 novembre con Il più furbo di Teatro Gioco Vita, per proseguire poi il 20 novembre con Il bambino e la formica della compagnia Fontemaggiore e terminare l’anno il 4 dicembre con la proposta del Teatro delle apparizioni dal titolo Il tenace soldatino di piombo. L’inizio del nuovo anno porta in scena il 22 gennaio Solitarium del Teatrodistinto, il 5 febbraio Rumori nascosti del Teatro del buratto/Css, il 26 febbraio Il giro del mondo in 80 giorni di Fondazione Trg, il 12 marzo Pulcetta dal naso rosso di Kosmocomico Teatro e, infine, il 26 marzo Cartasìa di Biboteatro. L’apertura di stagione il 15 e 16 ottobre è affidata alle prime nazionali di due spettacoli prodotti da La Piccionaia: rispettivamente Stelle, il nuovo spettacolo di Carlo Presotto e Silvano Antonelli, con Carlo Presotto, in collaborazione con Matteo Cibic (visioni), Giacomo Presotto(suoni), e Oltre qui di e con Aurora Candelli.
“Nell’immaginare che forma potesse avere questa nuova edizione di Teatro Scuola, in noi hanno risuonato con forza due parole: coltivare relazioni -, conclude Carlo Presotto, direttore artistico e presidente La Piccionaia -. Le tante proposte riservate agli istituti sul territorio, infatti, rivelano come il teatro per la scuola si fonda sulla relazione con le nuove generazioni, ma parla alla società nel suo complesso, interrogandosi su quale futuro costruire insieme. In questi anni segnati da conflitti e crisi globali il teatro, arte dello stupore e della meraviglia, svela il suo ruolo necessario nella capacità di esprimere esperienze simboliche collettive, attraverso il coinvolgimento del corpo, dell’emozione e della riflessione, mettendo in gioco l’essere qui, ora, insieme.
Stagione Terrestri
Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21. Gli abbonamenti sono in vendita in due formule: il completo per l’intera rassegna (intero a 100 euro, ridotto a 90 euro), il carnet cinque spettacoli a scelta libera (intero a 65 euro, ridotto a 45 euro).
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