(AGENPARL) – mar 27 settembre 2022 �� &#x/Att;¬he;
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tio;&#xn 00; Ufficio Stampa
Università Statale di Milano
Ecological
. La ricerca
ha raccol
to oltre
500 serie storiche di dati
potrebbero essere più flessibili nello sfruttare la risorsa disponibile nel momento in cui si prese
ntano
le condizioni idonee per migrare o riprodursi, mentre le seconde sarebbero avvantaggiate, rispetto
a insettivori e predatori, nel non dover attendere lo sviluppo delle proprie prede (che è successivo
a quello delle piante).
Infine,
le specie tendon
o ad anticipare maggiormente le loro attività nell’emisfero boreale e a
latitudini più elevate
, proprio laddove le temperature sono aumentate con maggiore intensità.
Nel complesso, questo studio a livello globale sottolinea diversi
modelli
di variazione
fenologica
(ovvero relativi
alla modifica delle tempistiche delle
attività
annuali
nel tempo che prima erano stati
solo ipotizzati o verificati a scala locale, mostrando che
le caratteristiche ecologiche e biologiche
possono influenzare fortemente il
modo in cui le specie stanno rispondendo ai sempre più
pervasivi effetti dei cambiamenti climatici.
Questi risultati potrebbero anche essere utili per
identificare le specie più suscettibili agli effetti futuri del riscaldamento globale per eventuali
inter
venti di tutela e conservazione.
Nell’ultimo secolo, le attività antropiche hanno causato un incremento delle temperature globali
tra i più intensi
nella storia della vita sulla Terra e che ha già avuto un drammatico impatto sulla
biodiversità, a tutti i livelli di organizzazione e in tutti gli ecosistemi
, spiega
Andrea Romano
organismi stanno rispondendo in modo adattativo a tali variazioni a
mbientali ed ecologiche, ad
esempio modificando la propria distribuzione verso regioni che sono diventate climaticamente più
idonee
oppure, come mostriamo nel nostro lavoro,
attraverso
un cambiamento delle tempistiche
delle attività, come riproduzione e mi
grazione, nel corso dell’anno
. Tuttavia, queste risposte si
dimostrano spesso insufficienti per tenere il passo del cambiamento climatico e molte popolazioni
hanno manifestato profondi cali demografici, tanto che si stima che il cambiamento climatico possa
rappresentare la principale fonte di estinzione locale nei prossimi decenni
conclude
Romano
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