
(AGENPARL) – ven 23 settembre 2022 Lunedì 26 settembre
SOPRALLUOGO FIBRONIT
15 GIOVANI ARTISTE E ARTISTI CON GEA CASOLARO
ACCOLTI DAGLI ASSESSORI ALLE CULTURE E AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI BARI
Al via il workshop “Fibronit. Il passato delle morti, il futuro della lotta”, a cura di Spazio Murat
via Caldarola – ore 10
Lunedì 26 settembre, alle ore 10, gli assessori alle Culture e ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, accolgono nell’area dell’ex fabbrica Fibronit di Bari (ingresso via Caldarola), 15 giovani artiste e artisti, provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Bari e da altre parti d’Italia, selezionati per il workshop “Fibronit. Il passato delle morti, il futuro della lotta” di Gea Casolaro, a cura di Spazio Murat.
Al sopralluogo saranno presenti anche rappresentanti del comitato cittadino Fibronit e dell’associazione Esposti all’Amianto (AEA), Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia e Giusy Ottonelli, founder della società The Hub Bari, soggetto gestore di Spazio Murat.
L’artista Casolaro vive tra Roma e Parigi, da oltre venticinque anni, il suo lavoro indaga, attraverso la fotografia, il video, l’istallazione e la scrittura, il rapporto con le immagini, l’attualita?, la societa?, la storia, e sarà, per la prima volta in residenza a Bari per lavorare sulla memoria della Fibronit. Sua la celebre opera “Vivaio Eternot”, realizzata a Casale Monferrato, nel Parco Eternot, area della città dove sono sepolte migliaia di fibre di amianto, in uno dei comuni italiani più tristemente noti per quella strage silenziosa compiuta dall’eternit, e che in questi anni sta registrando il picco massimo di morti.
Il workshop, che si terrà dal 26 al 30 settembre a Spazio Murat (Bari – piazza del Ferrarese) intende trovare delle strategie artistiche per informare sui pericoli dell’amianto e promuovere la bonifica totale delle oltre 30mila tonnellate di amianto ancora presenti in Italia. Si parte da tre quesiti: Cosa sanno le giovani generazioni della storia della Fibronit, e più in generale dei danni provocati dall’amianto? Come far sì che il Parco della Rinascita che sorgerà negli spazi della fabbrica barese abbattuta continui a mantenere viva la memoria dei morti e delle lotte contro i danni alla salute provocati dall’amianto?
Si tratta del primo capitolo del più ampio progetto dal titolo “Tutto e? sempre adesso”, a cura di Anna D’Elia che, dal 20 ottobre al 19 novembre, lo Spazio Murat di Bari – in collaborazione con The Gallery Apart – dedica a Gea Casolaro. In tale occasione saranno esposti, oltre ai lavori dell’artista, alcune delle opere selezionate tra quelle prodotte dai partecipanti del workshop.
Mila Uffici Stampa