
(AGENPARL) – ven 23 settembre 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=Kt%3d8AKuI_9rXp_J2_wqjq_76_9rXp_I7fRERnY.vDf93Ju.36D_wqjq_76w_IVsg_SkH5C.fI7O_wqjq_76_9rXp_J7k53_IVsg_TiF_9rXp_I7_wqjq_76APkY3D_wqjq_845Pl4._9rXp_J53GBR3-6Hak_HhtU_Su4-_wqjq_81HCh.7-_9rXp_IW3_HhtU_SuGu_HhtU_RMH3ZN-8fR3_IV2f1rsg_TfX-wPhT3_IVsg_TiPAN6nTmR%263%3dHSEQPZ%26i%3dCBJ13I.EjJ%26zJ%3d0WPX%26q%3dQ%265%3dT9WN%26F%3d8WNX%26y%3dUMYEQIVB&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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Venerdì 23 Settembre 2022 – S. Pio da Pietrelcina
Esistono persone con tanti soldi e persone riccheCoco Chanel
Buona l’affluenza in agriturismo, i costi di gestione sono però triplicati
Al termine della stagione turistica Agriturist Piemonte tira le fila sul trend delle presenze nelle cascine piemontesi e sulla situazione del comparto.
“Complessivamente abbiamo registrato un buon andamento per quanto riguarda l’affluenza degli ospiti nelle aziende agrituristiche della nostra Regione, con un ritorno di turisti stranieri abbastanza soddisfacente”. Lo afferma Lorenzo Morandi presidente di Agriturist Piemonte, articolazione regionale di Agriturist, Associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio, prima associazione di agriturismo in Italia, costituita su iniziativa di Confagricoltura nel 1965 per promuovere e tutelare l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente, il paesaggio e la cultura rurale.
“In Piemonte” prosegue Morandi “si è riscontrato, in generale, un incremento degli ospiti suddivisi più o meno equamente tra italiani ed europei. Cominciano a ritornare in numeri piuttosto significativi anche turisti americani, canadesi e altri extra europei”.
Recuperate e, in alcuni casi superate, le presenze degli anni prepandemici, con una durata dei soggiorni di circa tre giorni fino a una settimana.
Tuttavia a frenare gli entusiasmi è l’aumento esponenziale dei costi: le bollette in un anno sono praticamente triplicate, i costi di Gpl per le cucine sono cresciuti dal 200 al 300% e anche quelli delle altre materie prime hanno subito incrementi quasi insostenibili.
Come tutte le attività imprenditoriali, quella dell’ospitalità nelle aziende agricole si confronta costantemente con il mercato e subisce le ripercussioni dell’aumento esponenziale dei costi delle merci dovuti alla guerra in Ucraina, ma anche alla grave, prolungata carenza idrica.
“Gli agriturismi – conclude Morandi – sono prima di tutto aziende agricole dove l’ospitalità è un’attività accessoria a quella di coltivazione o allevamento e pertanto si vedono doppiamente penalizzati dall’impennata dei costi, che rischiano di vanificare i buoni risultati della stagione turistica”.
Investimenti per quasi 2 miliardi di euro a sostegno delle filiere agricole nazionali
Sostenere le politiche agroindustriali nazionali e finanziare i programmi d’investimento a favore delle filiere strategiche. Questo l’obiettivo della convenzione sottoscritta dal Ministero delle politiche agricole e Cassa depositi e prestiti (Cdp) che disciplina la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sul “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca” (FRI), nell’ambito del quinto bando dei contratti di filiera, principale misura del PNRR a favore nei comparti agroalimentare e agro-energetico.
Il totale delle risorse potrà arrivare a un valore complessivo di circa due miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 280 milioni di euro impegnati nei precedenti bandi a favore di oltre 340 imprese attive nel settore
L’operazione ha l’obiettivo di finanziare i programmi di investimento rivolti alle filiere strategiche operative in ambito multiregionale, che dovranno essere sostenibili sotto il profilo ambientale e innovative dal punto vista tecnologico.
Nel dettaglio, l’iniziativa prevede un contributo diretto concesso dal Mipaaf utilizzando circa 800 milioni di euro provenienti dal Fondo Complementare al PNRR. A questa somma si aggiungono i finanziamenti agevolati (tasso fisso dello 0,5% annuo) fino a 600 milioni di euro concessi da Cdp, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15 anni) erogati dal sistema bancario a condizioni di mercato. Per un totale, appunto, di circa due miliardi di euro.
Gli interventi ammissibili alle agevolazioni riguardano, in particolare, gli investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, nella promozione dei prodotti agricoli e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo. Potranno, inoltre, essere ammessi alle agevolazioni i programmi con un ammontare di spese compreso tra 4 e 50 milioni di euro, volti a migliorare le relazioni organizzative e commerciali, l’impatto ambientale e la distribuzione del valore lungo la filiera fra i differenti soggetti.
Regolamento sulla deforestazione, risultato del voto in Plenaria
La scorsa settimana il Parlamento europeo riunito in Plenaria a Strasburgo ha votato il progetto di risoluzione legislativa in materia di deforestazione (proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla messa a disposizione sul mercato dell’Unione e all’esportazione dall’Unione di determinate materie prime e determinati prodotti associati alla deforestazione e al degrado forestale e che abroga il regolamento UE n. 995/2010). La risoluzione è stata approvata con 453 voti favorevoli, 57 contrari e 123 astenuti.
L’obiettivo del nuovo regolamento è quello di prevenire l’importazione e l’immissione sul mercato interno di merci, materie prime e prodotti legati a terreni deforestati o degradati e, al contempo, contrastare l’esportazione dall’UE di tali prodotti, dal momento che l’UE sarebbe responsabile di circa il 10% della deforestazione globale.
Il Parlamento ha manifestato l’intenzione di ampliare il campo di applicazione del regolamento ad ulteriori prodotti agricoli legati al rischio di deforestazione, in particolare carne suina, ovina e caprina, pollame e mais.
Secondo il Copa Cogeca però, questa posizione comporterà una maggiore complessità e problemi nella catena di approvvigionamento. La lotta alla deforestazione dovrebbe invece essere condotta in modo da non mettere a rischio la competitività del settore agroalimentare dell’UE e non interrompere la fornitura di materie prime al fine di non compromettere i prezzi degli alimenti e la sicurezza alimentare.
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