
(AGENPARL) – gio 22 settembre 2022 Nel corso dell’immersione, effettuata dai sommozzatori del Nucleo Subacqueo della Soprintendenza del Mare e del 3°Nucleo Subacquei della Guardia Costiera, sono stati documentati e rilevati due grandi ceppi d’ancora in piombo, di epoca romana, e un’ancora in ferro in corso di identificazione. Il rilievo 3D effettuato nel corso dell’immersione, consentirà di effettuare i primi approfondimenti sulla consistenza del ritrovamento. Nelle prossime settimane il sito sarà oggetto di ulteriori indagini per verificare la presenza di altre evidenze archeologiche.
“Ancora una volta – dichiara il Soprintendente del Mare Ferdinando Maurici – la sinergia tra la Capitaneria di porto e la Soprintendenza del Mare con l’attiva partecipazione dei segnalanti, ha consentito la scoperta di un sito archeologico che presenta, alla luce delle informazioni fino ad ora acquisite, le potenzialità per rivelarsi un futuro itinerario culturale sommerso fruibile da appassionati subacquei e turisti. È questa una opportunità per un territorio che tanto ha già dato all’archeologia subacquea siciliana e che presenta buone opportunità di sviluppo con un turismo subacqueo culturale”.
“Nei giorni scorsi – dichiara il Comandante Arena – è stato raggiunto un rilevante obiettivo di tutela dei beni archeologici presenti nelle acque di nostra giurisdizione, reso possibile dal tempestivo intervento di Capitaneria di porto e Soprintendenza del mare, con la fattiva partecipazione di una locale associazione di diving e con la preziosa collaborazione del 3° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera, componente specialistica del Corpo sempre più impegnata in campagne di scoperta e di valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso”.
Mazara del Vallo, 22 Settembre 2022.
[Descrizione: images1]SC. 1ª Cl. Np/Op SIMONETTA Marcello
Capitaneria di Porto – Guardia Costiera Mazara del Vallo
Servizio Operativo
Addetto alla Sala Operativa

