
(AGENPARL) – mer 21 settembre 2022 SCUOLA, DIRIGENTISCUOLA: NO AD ACCANIMENTO E GIUDIZI AFFRETTATI SU VICENDA PRESIDE AFRAGOLA.
Nota dell’Associazione dei Presidi dopo ordinanza di interdizione dei pubblici uffici.
Roma, 21 SETT. – “Tra le tutele garantite dalla nostra Costituzione al cittadino vi è sicuramente la libertà di manifestazione del pensiero. Vi è, però, anche la tutela dei soggetti indagati o imputati, i quali non devono essere considerati colpevoli fino ad una condanna definitiva” – interviene così Dirigentiscuola, l’associazione dei presidi, in merito alla vicenda che ha visto protagonista la dirigente Angela Sodano, destinataria di un’ordinanza di interdizione dei pubblici uffici, per fatti risalenti al periodo in cui dirigeva l’I.C. “Europa Unita” di Afragola.
“Troppo spesso, – si legge nella nota – il confine del diritto di cronaca non viene rispettato in nome di un sensazionalismo che porta a fornire versioni non sempre corrispondenti alla realtà dei fatti”. Non è il primo episodio di cronaca teso a creare il caso, alimentando un meccanismo inquisitorio che consente all’opinione pubblica di ergersi ad accusatore e giudice al contempo. Sì, perché il giudizio che pesa, prima di tutti gli altri, è quello della collettività, e non è giusto che venga emesso prima ancora che a farlo siano gli organi all’uopo deputati”.
“Secondo le dinamiche della vicenda – come chiarisce Dirigentiscuola – la pubblicazione di stralci, frasi decontestualizzate, ipotetici giudizi sulla personalità della dr.ssa Sodano, non è notizia: è manipolazione. Non si spiegherebbe, altrimenti, la superficialità nel fornire informazioni inesatte come quella relativa al trasferimento d’ufficio, laddove, invece, il trasferimento dall’I.C. di Afragola era avvenuto su domanda della stessa Sodano. Così come non si comprende perchè non sia stato dato pari risalto alle numerose testimonianze di quei docenti che, della dr.ssa Sodano, evidenziano la cortesia, la disponibilità, la passione per il proprio lavoro. Quest’ultimo aspetto, ci sia consentito, – conclude la nota – sembra esser stato trascurato anche dalla magistratura, anche perché, lungi dal voler dare aprioristici giudizi, la misura interdittiva adottata nei confronti della dr.ssa Sodano, e l’enfasi data con la conseguente notifica a scuola, ci pare spropositata e frutto di un ingiustificato accanimento.
Ed è la stessa magistratura a non aver garantito la giusta riservatezza sui dati delle indagini. Ci chiediamo, dunque: su chi ricadono le colpe di questa eccessiva fuga di informazioni che, fuorviando l’opinione pubblica, contribuisce a far emettere condanne ante litteram?”.