
(AGENPARL) – mer 21 settembre 2022 Ufficio Stampa
Rimini 21 settembre 2022
comunicato stampa
Grandi produzioni, la danza, il musical e il contemporaneo che irrompe a fianco
dei classici intramontabili: al Teatro Galli non si smette di sognare
Tra i titoli più attesi della Stagione 2022/2023: l’opera-rock di David Bowie “Lazarus”
con Manuel Agnelli, la trasposizione teatrale di Mine Vaganti di Ozpetek
e l’acclamato lavoro di Alessandro Serra “La tempesta”
A Rimini i protagonisti della scena italiana tra cui Valter Malosti, Roberto Latini, Moni Ovadia,
Francesco Pannofino, Mario Perrotta, Massimo Popolizio, Umberto Orsini, Fanny&Alexander,Oscar
De Summa, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Carrozzeria Orfeo, Compagnia Virgilio Sieni e MK. E
tante grandi donne dello spettacolo come, Iaia Forte, Simona Marchini, Anna Foglietta, Paola
Minaccioni, Maria Amelia Monti, Marina Massironi, Anna Bonaiuto, Valentina Cervi, Lella Costa
Il Teatro come Isola delle rose: un luogo che sfugge alle dinamiche della terraferma, dove tutto è
possibile, dove utopia e realtà si incontrano e confondono. E’ una Stagione di prosa che non
rinuncia a sognare quella che si presenta al pubblico del Teatro Galli offrendo un programma con
alcuni tra i più affermati interpreti e autori dello spettacolo, con tante voci femminili di spiccato
talento e un’attenzione alla proposta contemporanea che irrompe e conquista il palcoscenico.
Sono tre infatti gli elementi essenziali che guidano la Stagione 2022/2023: la presenza dei grandi
protagonisti della scena italiana, la volontà di scommettere su una commistione di generi e di
linguaggi, spaziando dal classico alla commedia musicale fino alla danza e non da ultimo la
possibilità di tornare a sottoscrivere nuovi abbonamenti scegliendo il proprio percorso preferito,
dopo lo stop dettato dalle incertezze legate alla pandemia.
“Abbiamo fiducia nella risposta positiva del nostro pubblico e torniamo con rinnovato coraggio ad
una Stagione con grandi cast artistici in scena e senza limitazioni di posti – sono le parole della
dirigente dei Teatri comunali Laura Fontana – e stiamo lavorando per rendere il teatro sempre
più partecipato e aperto alla città”.
La presentazione del cartellone 2022/2023 anticipa due importanti novità che verranno
annunciate nel corso dell’autunno.
La prima è la presenza, accanto ai 20 spettacoli in cartellone che compongono le sezioni in
abbonamento (turni ABC e turno D-altri percorsi) e alle proposte fuori abbonamento, di un
programma speciale pensato per i giovani che affiancherà l’insieme di proposte per le scuole e per
i più piccoli dai 3 agli 8 anni (tra le quali, la rassegna al Teatro degli Atti “Nuove generazioni”, a
cura di Alcantara e “Sciroppo di teatro”, in collaborazione con ATER). Non solo agevolazioni,
quindi, ma una scelta di spettacoli capaci d’incuriosire, coinvolgere e interessare le nuove
generazioni di spettatori.
La seconda novità riguarda il rafforzamento dell’inclusione a teatro attraverso il progetto Teatro
no limits, realizzato in collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, che offre la possibilità
anche ai non vedenti e agli ipovedenti di poter godere delle emozioni di uno spettacolo dal vivo.
Nella seconda parte della Stagione inoltre verrà alla luce un nuovo progetto sui linguaggi del
contemporaneo.
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Turni ABC
È Valter Malosti a firmare la regia dei due spettacoli che aprono e chiudono il programma dei turni
ABC, come di consueto distribuiti su tre serate. Il sipario della stagione si alza venerdì 28 ottobre
(con repliche sabato 29 e domenica 30) con I due gemelli veneziani, produzione Ert che vede il
regista affrontare per la prima volta Goldoni, in un adattamento firmato a quattro mani con
Angela Demattè. La commedia è costruita come una macchina di divertimento che gioca e
amplifica il tema del doppio, tra duelli, amori, fughe e ritrovamenti. Di genere completamente
diverso è invece l’ultimo appuntamento della sezione che porta Malosti a cimentarsi con un’icona
del rock e col musical: Lazarus (5-7 aprile 2023) è il titolo della sorprendente opera-rock ideata
e voluta da David Bowie poco prima della sua scomparsa, scritta insieme al pluripremiato
drammaturgo irlandese Enda Walsh, ispirato a The Man Who Fell to Earth (L’Uomo Che Cadde
Sulla Terra) di Walter Tevis. Lazarus, che ha debuttato Off-Broadway al New York Theatre
Workshop il 7 dicembre 2015 (ultima apparizione pubblica di Bowie), propone una sorta di sequel
della storia dell’infelice migrante interstellare Newton, costretto a rimanere sulla Terra. Nella
versione italiana Malosti propone un cast eterogeneo di interpreti come Manuel Agnelli, storico
leader del gruppo Afterhours, la giovane Casadilego (vincitrice di X Factor 2020), il premio Ubu
Roberto Latini, l’attrice e danzatrice Michela Lucenti.
La sezione ABC prosegue con la prima regia teatrale di Ferzan Ozpetek, Mine Vaganti (17-19
febbraio 2023), trasposizione di uno dei suoi pluripremiati capolavori cinematografici. Affidata a
un cast corale di artisti molto affiatati tra i quali spiccano Francesco Pannofino, Iaia Forte,
Simona Marchini, la produzione di Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo è fedele allo spirito
della celebre pellicola, proponendo una commedia dal ritmo serrato che ruota attorno al tema del
coming out e dei suoi risvolti famigliari e sociali.
A quasi trent’anni dalla sua scrittura L’Attesa (22-24 novembre 2022), testo contemporaneo di
Remo Binosi, resta attualissimo per il linguaggio e il tema che affronta, ora riproposto a teatro in
una versione diretta da Michela Cescon, che sceglie come protagoniste due interpreti molto
amate dal pubblico come Anna Foglietta e Paola Minaccioni. Per la prima volta insieme sul
palco, le attrici danno vita all’intenso dialogo di una padrona con la sua serva, l’aristocratica
Cordelia e la popolana Rosa, entrambe vittime di violenza sessuale e recluse in campagna per
nove mesi in “attesa”.
Un’altra coppia di talentuose attrici dalla spiccata vis comica, Maria Amelia Monti e Marina
Massironi, anima Il marito invisibile (17-19 gennaio 2023), commedia scritta e diretta da
Edoardo Erba sulla scomparsa della vita di relazione e che incrocia i temi della pandemia, la
solitudine, la realtà on line.
Tra i più affermati registi della scena contemporanea, il visionario Alessandro Serra porta al
Galli La tempesta di William Shakespeare (21-23 dicembre 2022), un tributo alla forza del
teatro, nella quale si stratificano differenti temi tra cui il rapporto fra uomo e natura, tra
trascendente e immanente, tra verità e finzione.
Ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn è Uno sguardo dal ponte, dramma
della gelosia di Arthur Miller, con protagonista e regista uno dei più affermati interpreti teatrali,
Massimo Popolizio (10-12 marzo 2023).
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Turno D
Articolato e ricco di proposte che spaziano dai grandi classici contemporanei a lavori di ricerca, il
programma del turno D-altri percorsi si compone di 7 spettacoli. Si apre martedì 29 novembre
con L’Oreste di Francesco Niccolini, per la regia di Giuseppe Marini prodotto da Società per Attori
e Accademia Perduta / Romagna Teatri, in collaborazione con Lucca Comics & Games. Claudio
Casadio dà voce a un uomo abbandonato da bambino in orfanotrofio e da adulto internato in
manicomio: un racconto delicato sull’abbandono e sull’amore negato che dialoga e si anima coi
disegni di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani.
Torna a Rimini uno dei grandi Maestri del teatro italiano, Umberto Orsini, che si ispira a un
capolavoro della letteratura dell’Ottocento, I fratelli Karamazov di Dostoevskij (classico con cui
l’artista si è già misurato nella sua carriera), per portare in scena Le memorie di Ivan
Karamazov (7 dicembre 2022). Il percorso prosegue con un altro capolavoro del Novecento che
interroga il tema dell’attesa e il senso della condizione umana: Aspettando Godot di Samuel
Beckett, padre del teatro dell’assurdo (29 gennaio 2023), nella rilettura firmata dal grande regista
greco Theodoros Terzopoulos. Protagonisti principali Stefano Randisi e Enzo Vetrano.
Completa il trittico di classici La peste di Camus. Il tentativo di essere uomini (2 febbraio
2023) un’inedita versione scenica del testo dello scrittore francese che scandaglia l’animo umano,
in una versione teatrale diretta Serena Sinigaglia. Nel cast, Oscar De Summa, Marco Brinzi,
Alvise Camozzi, Mattia Fabris e Emanuele Turetta.
È invece una riflessione sulla condizione della famiglia di oggi Dei figli (25 gennaio 2023), di
Mario Perrotta, con la consulenza alla drammaturgia dello psicanalista Massimo Recalcati,
terzo capitolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli che prova a ragionare sulla
generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni, perennemente attaccata alla condizione di
figli.
Completano il cartellone due compagnie pluripremiate della scena contemporanea:
Fanny&Alexander (1 marzo 2023) e Carrozzeria Orfeo (16 marzo 2023). Chiara Lagani e Luigi
De Angelis si affidano a due attrici d’eccezione, Anna Bonaiuto e Valentina Cervi, per Addio
Fantasmi, tratto dall’omonimo romanzo di Nadia Terranova e coprodotto da Ravenna Festival. Al
centro della pièce, il rapporto tra madre e figlia, tra silenzi e segreti del passato.
E’ ambientato in un vecchia carrozzeria riadattata a cucina, mentre fuori imperversa l’allarme di
una guerra civile Miracoli metropolitani, il lavoro più politico di Carrozzeria Orfeo, scritto e
diretto da Gabriele De Luca, che racconta una solitudine sociale e personale, metafora
drammatica del nostro tempo.
Danza
Due gli appuntamenti che il programma riserva alla danza contemporanea con due coreografi di
fama internazionale come Virgilio Sieni e Michele Di Stefano, entrambi consacrati come Leone
d’argento della danza. La Compagnia Virgilio Sieni trasporta il pubblico nel suo Paradiso (16
novembre 2022), la costruzione di un giardino che si pone sulla soglia di una sospensione, “cerca
di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore”. Il
gruppo mk diretto da Michele Di Stefano, propone la sua ultima creazione, Maqam (8 febbraio
2023), dal nome di una parola araba che indica un sistema di organizzazione melodica, ma anche
un luogo o uno stato. La performance esplora la relazione tra movimento corporeo e musica, in
un’azione ipnotica e avvolgente, sospesa fra tradizione e contemporaneità, suoni mediorientali ed
elettroacustici.




