
(AGENPARL) – mer 21 settembre 2022 COMUNICATO STAMPA
Contributo d’accesso: una nota del Direttore generale del Comune di Venezia
In riferimento al tema del contributo di accesso, il Direttore generale del Comune di Venezia, Morris Ceron, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Sento la necessità e il dovere di intervenire per fare chiarezza sull’argomento che, in quanto svolta rivoluzionaria per la vivibilità della Città, comprensibilmente è all’attenzione di tutti i cittadini e vorrei evitare ci fossero malintesi comunicativi.
Una legge dello Stato, ottenuta su impulso dell’Amministrazione comunale, ha ritenuto il ‘contributo di accesso’ quale strumento fondamentale per la gestione dell’overtourism. Consentire l’introduzione di un contributo per chi accede a Venezia ‘insulare’, anche sulla scorta delle sollecitazioni provenienti ad esempio dall’UNESCO, è una delle azioni necessarie per regolare i flussi turistici.
Il Consiglio comunale è chiamato ora a dare le linee guida del Regolamento, secondo i principi di legittimità e buon andamento amministrativo. In qualità di Direttore generale ho il dovere di accompagnare questo percorso di decisione.
La scelta che si sta compiendo, peraltro personalmente condivisibile, è quella di garantire la massima agibilità per tutti i residenti, introducendo, oltre alle fattispecie di esclusione che sono già previste per legge, anche un’amplissima e articolata serie di esenzioni.
Introdurre delle regole vuol dire anche necessariamente consentirne la verifica. Gli uffici, la Giunta, ma anche il Consiglio nell’ambito delle proprie attribuzioni di indirizzo, stanno valutando le funzionalità del sistema che, appunto, consentirà – in modo semplice ed efficace – di accedere alla Città differenziando le situazioni.
Una delle questioni sul campo è quella della privacy, anche tenuto conto della sperimentalità del sistema nella fase di avvio. Su questo tema mi sento di poter fornire rassicurazioni di pieno rispetto della normativa in materia, a partire da alcuni capisaldi che fin d’ora sono stati acquisiti e che qui per dovere di chiarezza informativa elenco.
Anzitutto, nel procedimento è pienamente coinvolto il DPO (Responsabile per la protezione dei dati personali), ovvero l’organo di consulenza esterno chiamato dalla legge a verificare il rispetto delle regole in materia di protezione dei dati personali. Il costante rapporto di collaborazione, avviato fin da subito, sta consentendo di realizzare un sistema di gestione dei dati secondo la normativa vigente.
Circa le questioni maggiormente all’attenzione in questi giorni, mi sento di poter affermare che i residenti in Città non avranno alcun particolare onere, in quanto l’essere residenti è già un dato fornito all’Amministrazione. Questo è bene che sia chiaro fin da subito.