(AGENPARL) – mer 21 settembre 2022 [Regione Emilia-Romagna]
Giunta Regionale – Agenzia di informazione e comunicazione
N. 1312/2022
Data 21/09/2022
All’attenzione dei Capi redattori
Agroalimentare. ‘Aceto balsamico’ prodotto a Cipro, la Regione: bene la presentazione di opposizione formale dell’Italia da parte del Governo presso la Commissione europea, a difesa della qualità e dell’identità dei prodotti tradizionali, rafforzando il sistema europeo dei prodotti Dop e Igp
L’atto del Governo italiano ha l’obiettivo di fermare l’ennesimo tentativo di abuso del termine ed evitare la commercializzazione del mosto di aceto, uva e zucchero prodotto nell’isola mediterranea
Bologna – Un altro Paese europeo, attraverso l’introduzione di una norma tecnica, tenta di sdoganare la possibilità di produrre un composto alimentare spacciandolo per aceto balsamico.
Dopo la Slovenia, stavolta è Cipro a imitare un prodotto italiano, che nelle sue varie declinazioni – l’Indicazione geografica protetta ‘Aceto Balsamico di Modena’ e le Denominazioni di origine protetta ‘Aceto Balsamico tradizionale di Modena’ e ‘Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia’ – rappresenta un indiscusso valore economico, culturale e tradizionale nel panorama agroalimentare emiliano-romagnolo e nazionale.
Bene hanno fatto, secondo la Regione Emilia-Romagna, i Ministeri per le Politiche agricole e per lo Sviluppo economico a opporsi formalmente tramite il Governo italiano e a depositare gli atti necessari presso la Commissione europea. Cosi come è necessario mantenere la stessa ferma posizione in sede di Commissione europea verso la Slovenia.
Si apre ora una fase di consultazione tra gli Stati membri coinvolti e la Commissione, in cui Cipro sarà chiamato a motivare e giustificare l’iniziativa intrapresa e l’Italia a difendere la cultura della qualità e il sistema europeo dei prodotti Dop e Igp.
Un caso che mette in evidenza quanto sia importante avere un Regolamento per i prodotti Dop e Igp, voluto dall’Europa a tutela della sicurezza alimentare, della qualità e dell’autenticità del cibo, strumento di tutela cui ci si può appellare. Così sì difende, sostiene la Regione, la qualità e l’identità dei prodotti tradizionali, anche rafforzando il sistema europeo dei prodotti Dop e Igp.
La Regione nel frattempo si è già attivata e ha incontrato negli scorsi mesi i Consorzi del territorio, assieme al relatore presso l’Europarlamento sulle nuove regole per Dop e Igp, per un confronto sull’aggiornamento dello stesso Regolamento.
Olga Cavina
Tutti i comunicati sono online su https://notizie.regione.emilia-romagna.it
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