
(AGENPARL) – mar 20 settembre 2022 Comunicato Stampa
A Milano e a Firenze la singola si cerca anche in provincia.
Il caro affitti porta i fuorisede a essere anche pendolari
Prezzi fino al 25% più convenienti rispetto alla città
Milano, settembre 2022 – Chi è alla ricerca di una stanza singola in una delle grandi città
universitarie italiane quest’anno dovrà faticare parecchio, e soprattutto allargare i cordoni della
borsa. Infatti, com’è emerso dall’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, business unit di
Immobiliare.it specializzata in studi di mercato, la domanda è aumentata del 45% rispetto allo
scorso anno e i prezzi si sono alzati di oltre il 10%.
Immobiliare.it ha voluto indagare se, visti i rialzi, nell’ultimo mese studenti e genitori abbiano
abbandonato l’idea della stanza in città per concentrare la loro ricerca nella provincia, a caccia di
un’alternativa più vantaggiosa. Per farlo ha analizzato l’andamento della domanda di singole ad
agosto 2022 rispetto al mese precedente nella provincia di quattro tra le più frequentate città
universitarie del Paese: Milano, Padova, Bologna e Firenze.
La ricerca di stanze si sposta in provincia?
Non sempre. Le provincie di Milano e Firenze in effetti hanno evidenziato una crescita significativa
nella domanda di singole rispetto al mese precedente: +39% per le aree limitrofe al capoluogo
meneghino e +14% per quelle circostanti il capoluogo toscano. In accordo con questo dato l’offerta
si è ridotta: lo stock di stanze è calato rispettivamente del 3% e del 5%.
I prezzi, come ci si può aspettare, sono molto più convenienti rispetto al centro città. Se a Milano
per una singola il prezzo medio richiesto è di 620 euro al mese – ma si toccano punte di oltre 800
euro nel Centro Storico – nella provincia la richiesta si abbassa a 472 euro, quasi il 25% in meno.
Nella provincia di Firenze, invece, rispetto al centro si spendono in media 100 euro in meno al
mese per una stanza tutta per sé (351 vs. 451 euro).
In controtendenza le provincie di Bologna e Padova, che risultano invece poco attrattive (la
domanda è in flessione del 39% e del 33% mese su mese). Per quanto riguarda Bologna, la bassa
disponibilità di alloggi nei dintorni dell’università fa sì che, anche uscendo dalla città, il prezzo di
una stanza non subisca grosse variazioni, rendendo di fatto poco conveniente scegliere di
risiedere nella provincia. Qui infatti, per una singola, vengono richiesti di media 407 euro, con una
differenza di soli 40 euro rispetto al capoluogo. A Padova invece la differenza di prezzo si avverte:
fuori dal comune si spende il 25% in meno (341 euro), tuttavia, rispetto allo scorso anno, l’offerta
di stanza in città è quasi raddoppiata, superando la domanda e rendendo di fatto abbastanza
semplice per i fuorisede trovare una sistemazione vicina al polo universitario.
Il commento di Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it
«Grazie al nostro Osservatorio Stanze abbiamo già evidenziato come stia diventando sempre più
oneroso per le famiglie italiane assicurare ai figli le migliori opportunità educative – commenta
Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it – Con questa nuova analisi diamo evidenza di
come i genitori siano comunque pronti a fare tutti i sacrifici necessari pur di consentire ai propri
ragazzi di portare avanti il progetto di studi. E se il budget non dovesse essere sufficiente a
garantire una sistemazione adeguata nelle immediate vicinanze del polo universitario prescelto, gli
studenti si adatteranno a fare anche i pendolari».
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