
(AGENPARL) – mar 06 settembre 2022 PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte
9 settembre – 1° novembre (Monopoli, Puglia)
VII edizione
GLI ARTISTI INTERNAZIONALI E LE RESIDENZE ARTISTICHE
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Nick Brandt nel 2010 ha co-fondato la Big Life Foundation, un’organizzazione no-profit che impiega più di 300 ranger locali per proteggere 1,6 milioni di acri in Kenya e Tanzania. “The Day May Break” è un progetto globale che ritrae persone e animali colpiti dalla distruzione ambientale.
https://www.nickbrandt.com
Yelena Yemchuk, nata a Kiev, in Ucraina, è immigrata negli Stati Uniti con i suoi genitori quando aveva undici anni. Yemchuk ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. Scatta per New Yorker, New York Times, Another, ID, Vogue e altri. A PhEST presenterà “Odessa”,un lavoro del 2015. L’anno prima, la Russia aveva invaso e successivamente annesso la Crimea. Yemchuk è andata a fotografare i ragazzi e le ragazze di sedici e diciassette anni dell’Accademia militare di Odessa.
https://yelenayemchuk.com
Christian Jankowski è un artista concettuale tedesco la cui pratica è incentrata sulla performance e si esplicita principalmente in film, video e fotografia. Nel 2016 ha curato l’undicesima edizione di Manifesta, diventando il primo artista a ricoprire questo ruolo. Con “Heavy Weight History”, Jankowski racconta come a Varsavia, città che fu quasi completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, i memoriali funzionano come segni di antiche e nuove identità.
https://christianjankowski.com
Alexander Gronsky è un’artista che vive e lavora in Russia la cui pratica fotografica si concentra su paesaggi che documentano un mondo in costante ripetizione di se stesso, catturando anche il grottesco. PhEST ospita “Reenact/Repeat” una serie di immagini di rievocazioni militari in Ucraina e Russia: una riflessione sull’anticipazione dei desideri nelle nostre società.
https://www.alexandergronsky.com/work
Davide Monteleone è un artista visivo, National Geographic Fellow, i cui temi ricorrenti includono geopolitica, geografia, identità, dati e tecnologia. A PhEST propone “Sinomocene”, un progetto “data-driven” che prende spunto dalla documentazione dell’iniziativa cinese denominata "Belt and Road" o "New Silk Road" per indagare più ampiamente i temi delle nuove forme di colonialismo, della globalizzazione e del rapporto tra poteri e individui.
https://davidemonteleone.com/projects#/sinomocene
Cooper & Gorfer sono Sarah Cooper (USA, 1974) e Nina Gorfer (Austria, 1979), due artiste che vivono e lavorano a Göteborg, in Svezia, ed esplorano l’identità femminile legata al contesto socio-culturale. Il loro lavoro, “Between These Folded Walls, Utopia”, ritrae una giovane generazione di donne che hanno sperimentato lo sradicamento. I loro ritratti costituiscono un esame attuale della nostra memoria storica e delle nostre possibilità.
https://www.coopergorfer.com
Erik Kessels, designer e curatore olandese, ha pubblicato oltre 75 libri delle sue immagini “riappropriate” e ha scritto il bestseller internazionale “Failed It!”. Definito “stregone visivo” da Time Magazine e “antropologo moderno” da Vogue, Kessels sarà presente a PhEST con una mostra realizzata in collaborazione con Thomas Mailaender, artista multimediale francese ed esperto produttore di oggetti artigianali poco pratici, con sede a Parigi e Marsiglia.
https://www.erikkessels.com
Bil Zelman è giornalista, fotografo e direttore commerciale. Con “And Here We Are” esamina la condizione del nostro paesaggio in rapido cambiamento, l’impatto punitivo delle specie non autoctone e invasive e i fragili spazi in cui l’uomo e la natura si scontrano.
Arko Datto è nato in India e ha studiato fisica e matematica a Parigi prima di avvicinarsi alla fotografia in Danimarca. Il suo lavoro è apparso tra gli altri su Time Magazine, National Geographic e Newsweek. PhEST ospita “Where Do We Go When The Final Wave Hits”, una sua esplorazione notturna che ritrae la precarietà dell’essere umano in balia del cambiamento climatico alla foce del Ganga-Brahmaputra-Meghna, il delta più grande del mondo.
https://www.lensculture.com/arko-datto
Salvatore Vitale è un artista, editore ed educatore svizzero. Nella sua variegata pratica artistica e di ricerca, il lavoro di Vitale si concentra sullo sviluppo e la complessità delle società moderne che esplorano le strutture di potere, le cosmologie politiche e la mediazione tecnologica. “Decompressed Prism”, mostra realizzata con il sostegno di “Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura”, costituisce una nuova tappa della riflessione artistica sulla tecnologia.
https://salvatore-vitale.com
I??k Kaya, artista turca che indaga la maniera in cui gli esseri umani modellano il paesaggio contemporaneo, e Thomas Georg Blank, fotografo tedesco che si muove tra ricerca e interpretazioni speculative su immaginario individuale e collettivo, presentano “Second Nature”, una ricerca visiva sulla mimetizzazione delle torri cellulari sollevando interrogativi sul rapporto tra uomo e natura.
http://isikkaya.com/second-nature
https://www.thomasgeorgblank.de
Frederik Heyman è un artista e fotografo belga. Il suo lavoro, inatteso e surreale, elimina i confini tra fotografia, graphic design e space shaping. Con molte distorsioni (reali o digitali), Heyman crea un mondo destrutturato e affascinante.
https://frederikheyman.com
Emanuela Colombo e Michela Benaglia si sono conosciute nel 2014 e da allora lavorano insieme a vari progetti fotografici. “Beatle in the Box” indaga l’uso degli insetti come risorsa alimentare, possibile risposta all’aumento globale della popolazione su un pianeta con risorse sempre più scarse, inquinamento delle acque, deforestazione e surriscaldamento.
http://www.emanuelacolombo.com/?p=862
Marcel Top è un fotografo belga che esplora i limiti e i confini della fotografia. Con il progetto “Sara Hodges” mette in discussione l’uso delle tecnologie di sorveglianza di massa, esponendo la possibile minaccia che rappresentano. Sara Hodges è una cittadina americana inesistente, generata da un algoritmo raccogliendo oltre 50.000 post su Instagram che utilizzavano l’hashtag #iloveamerica.
https://www.marceltop.com/sara-hodges
Quinn Russell Brown è un fotografo editoriale e commerciale di Filadelfia che si occupa di ritratti e still life. “Rewind” è un insieme di immagini impattanti che ci mettono di fronte al fatto che nel mondo tecnologico il futuro diventa velocemente passato. Una riflessione, con un tocco di nostalgia, sulla rapidità del progresso e i paradossi dell’evoluzione umana.
https://quinnrussellbrown.com
Cristal Reza è una motion designer 3d, con sede in Spagna. Con una laurea in pubblicità, Cristal ha lavorato per molti anni nel design e nella grafica digitale, con clienti in tutto il mondo.
https://www.cristalreza.com
Manuela Schirra e Fabrizio Giraldi sono un duo di artisti visivi che lavora su ambiente, energia e futuro. Il progetto “Da pietra a bosco” documenta il piano di riforestazione del Carso, ideato 200 anni fa, a oggi, il primo e più grande di cui si abbia testimonianza. Presentato all’Expo di Parigi del 1900, gli esiti di questo piano sono un’occasione unica per comprendere le potenzialità del rimboschimento di un ambiente inospitale.
https://indd.adobe.com/view/9e3a19b6-c378-4a00-b5b9-74c3c0182afc
Zhang Chuang, nato nel gennaio 1967 nella città di Baoding, provincia di Hebei, si è laureato presso la Tianjin Academy of Fine Arts nel 1990, in pittura a olio. Membro della Chinese Artists Association, le sue opere presentano una fusione di tecniche pittoriche occidentali con il ritmo dell’estetica orientale.
http://www.todayartmuseum.com/enexhdetails.aspx?type=&id=675
Max Magaldi, musicista e artista, nel 2018 inizia a sperimentare azioni performative digitali che intrecciano musica, arte contemporanea e hackeraggio sui social network.
https://www.maxmagaldi.com
Francesco Tosini artista multimediale, vive e lavora a Milano. La sua pratica artistica si concentra sulla visualizzazione dell’energia intrinseca in meccanismi naturali, come la morfogenesi, in relazione con il digitale. Utilizza 3d, software generativi e tecnologie analogiche per produrre immagini in movimento che fanno dialogare mondo virtuale e fisico. C’è molta attesa verso “Cielofuturo”, l’installazione site-specific che porterà a PhEST, risultato ultimo di una ricerca verticale sul video feedback iniziata nel 2016.
https://flash—art.it/2022/04/francesco-tosini
Noeltan Arts presenta “MaTerre VR Experience”, un film collettivo in cinque episodi tra tradizione, ecologia e innovazione. Un’esperienza prototipale di cinema di poesia che va oltre il cinema sfruttando le nuove tecnologie immersive VR. Ambientato tra i Sassi e lo struggente Parco delle Chiese Rupestri di Matera, il film rende i luoghi parlanti e le millenarie pietre di Matera Capitale Europea della Cultura, cassa di risonanza di un inno cross-disciplinare all’Europa dei popoli senza frontiere.
http://www.noeltan.it/materre-vr-experience-online
Collective no:topia è un collettivo composto da ricercatori, ingegneri di machine learning e artisti nato con lo scopo di aumentare la consapevolezza delle possibilità e dei problemi che possono nascere dall’uso delle Intelligenze Artificiali. Il progetto “AI ORACLE” invita i visitatori di PhEST a confrontarsi in maniera immersiva con domande etiche legate ai pregiudizi che possono crearsi all’interno dei sistemi di machine learning. Le persone che interagiranno con l’installazione saranno immerse in una realtà distopica, nella quale tutti i loro dati saranno raccolti e analizzati per decidere quale sarà il lavoro più adatto a loro nel futuro.
Sano/sano, collettivo artistico composto dal ceramista Giorgio Di Palma e dal fotografo Dario Miale, firmano “2021”, un progetto artistico pluridisciplinare. Nel 2018, dopo la notizia dell’imminente costruzione del primo spazioporto europeo sul territorio di Grottaglie, il duo ha iniziato ad attivarsi con l’intento di annullare le distanze tra spazio e terra che potessero includere tutta la comunità locale. A PhEST presenta un’installazione site specific che riprende alcuni interventi realizzati nel 2021 all’interno della Cantina Sociale Pruvas di Grottaglie.
Julia Krahn è un’artista tedesca che utilizza diversi media per esprimere la sua arte. Durante il lockdown apre JK STUDIO a Santa Lucia, nel centro di Sorrento. Il titolo della mostra, “St. Javelin”, è il nome di una Santa nata in guerra, ispirata al missile “Javelin” mandato in Ucraina in sostegno della resistenza. Proprio il paradosso di una madre che tiene in mano un’arma, la morte invece della vita, è stato il motore che ha avvicinato Julia Krahn alle donne ucraine.
Intanto PhEST ha chiuso con grande successo la sua POP-UP Open Call, il contest internazionale promosso insieme a LensCulture e in collaborazione con Leica Akademie Italy, per il quale sono stati presentati 454 progetti da 50 paesi per uno showcase di oltre 4000 immagini. Il Premio PhEST Pop-Up Open Call 2022 che consiste nella possibilità di allestire una mostra dei suoi lavori nel contesto della manifestazione è stato assegnato a Tommaso Rada, un fotografo documentarista italiano che dal 2016 vive a Sa?o Paulo, Brasile, i cui lavori affrontano questioni socio-economiche e ambientali. Le sue storie descrivono le relazioni tra questioni socioeconomiche e ambientali con l’obiettivo di porre inediti interrogativi.
http://www.radatommaso.com
Millo reloaded è invece un intervento di realtà aumentata realizzato dal motion designer Fabrizio Centonze sull’opera di Millo, street artist originario di Mesagne (Brindisi), oggi tra i più importanti nel panorama internazionale che nel 2020, in residenza artistica a Monopoli, ha realizzato per PhEST un murales su una parete di 9mt x 12mt incastonata tra la città vecchia, la baia e il mare aperto. Il titolo dell’opera è Beyond the Sea, ispirato alla tagline ufficiale del festival. Il tema del murale è la tropicalizzazione del Mar Mediterraneo: È tipico degli ambienti marini cambiare in relazione alle fluttuazioni climatiche, tuttavia la combinazione di questi cambiamenti con altri fattori di stress ecologici come l’inquinamento, l’eutrofizzazione, l’anossia, la pressione di pesca e l’acidificazione degli oceani, ci espone a rischi irreversibili.
Le prime immagini, mostra con foto realizzate con il telescopio spaziale James Webb, sarà allestita sui new jersey del Molo Margherita per ricordare che l’alba di una nuova era per l’astronomia è iniziata proprio quando il mondo ha dato il suo primo sguardo attraverso lo Space Telescope della NASA/ESA/CSA. Le prime immagini a colori del telescopio e i dati spettroscopici, che rivelano una spettacolare raccolta di caratteristiche cosmiche rimaste sfuggenti fino ad ora, sono state pubblicate il 12 luglio 2022 ed ora visibili in grande formato a PhEST.
https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Sets/Webb_First_Images/(result_type)/images
Da segnalare quest’anno anche la collaborazione con “Panorama”, mostra itinerante diffusa organizzata dal consorzio ITALICS, che riunisce circa settanta tra le più autorevoli gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea attive in Italia, e curata da Vincenzo de Bellis a Monopoli dal 1 al 4 settembre 2022, che porterà a PhEST una mostra dedicata a Lisetta Carmi con fotografie inedite scattate in Puglia, per festeggiare la carriera e l’opera dell’artista e il conferimento dell’Italics d’Oro. Lisetta Carmi nasce a Genova il 15 febbraio 1924, in un’agiata famiglia borghese. A causa delle leggi razziali è costretta a rifugiarsi in Svizzera. Nel 1945 torna in Italia e si diploma al conservatorio di Milano. Negli anni seguenti tiene una serie di concerti ma nel 1960 interrompe la carriera concertistica e, proprio in Puglia, dove in seguito sceglie di vivere e lavorare stabilendosi a Cisternino, si avvicina alla fotografia trasformandola in una vera e propria professione.
PhEST accoglierà tre prestigiose residenze artistiche:
Mattia Balsamini, uno tra i più apprezzati fotografi emergenti del panorama internazionale, riflette sul tema dell’anno con Il Futuro in Puglia, un lavoro inedito in residenza. Dopo gli studi a Los Angeles e i primi lavori presso lo studio di David LaChapelle, Balsamini concentra la sua attenzione sulla tecnologia e le sue implicazioni sociologiche, approcciando il lavoro come fattore di identità dell’uomo.
Alessandro Cracolici – PhACES – progetto di Arte generativa
PhACES è la faccia di tutti noi, e al contempo un volto che non esiste. Un’opera d’arte decentralizzata, dove l’artista è la community e il suo volto l’unione di tutti i volti dei visitatori di PhEST. PhACES è un’opera installativa interattiva che mostrerà animazioni di morphing (di trasformazione) di volti umani generati da un’Intelligenza Artificiale. L’AI sarà allenata in crowdsourcing, ovvero attraverso l’invio volontario di foto da parte dei fan prima attraverso una social call a partire da metà luglio e poi in presenza, durante il festival. Chi contribuirà sarà ricompensato con un NFT dell’opera alla fine del festival.
Piero Percoco + Sam Youkilis – Live From Monopoli
In una instant residency l’inedito duo racconterà sui social la città di Monopoli e i suoi abitanti nelle giornate che precedono l’arrivo di PhEST in città. Il risultato della residenza sarà pubblicato sui social e presentato con un talk durante le giornate inaugurali.


