
(AGENPARL) – dom 04 settembre 2022 Tra le Professioni non Regolamentate della legge 14 gennaio 2013 n. 4, risalta quella del Trader e Analista Professionale, Docente e Perito, che viene promossa dall’Associazione Professionale di Categoria “Collegio Professionale Europeo Esperti Trader e Analisti Finanziari – CPE TRADER, iscritta al registro dei portatori d’interessi diffusi della Camera dei Deputati, del Parlamentoe Commissione Europea e di alcuni Ministeri tra i quali il Mise e il Ministero del lavoro. Gli iscritti sono Professionisti Certificati e la Certificazione avviene con Regolamento specifico Q-AID, svolto secondo il processo di certificazione delle competenze per lo Standard internazionale UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Q-AID soggetto terzo rispetto a CPE Trader, si tratta di un Organismo di Certificazione italiano che rilascia il certificato multilingua italiano, spagnolo e inglese ha seguito del superamento della prova d’esame.
Il Professionista esercita la Professione in autonomia tra le sue mansioni certificate c’è il Trading online per proprio conto, l’insegnamento del trading finanziario e dell’Educazione finanziaria e le Perizie nell’ambito delle controversie del Trading online.
Sfatiamo l’idea che se il consumatore (investitore) viene truffato la colpa è sua, purtroppo anche in seno alle istituzioni che dovrebbero tutelare il Consumatore c’è chi la pensa così.. Il problema delle truffe e che ci sono società Europee che le fanno ai danni dei consumatori e che le Direttive Europee sono di scarsa utilità in questo contesto. Sotto il profilo legale troppo spesso gli intermediari finanziari aprono due o più società una con sede Europea e l’altra con sede extra Europea ad esempio Belize, Seychelles, Bermuda ecc.., dove le Direttive Europee non contano nulla, utilizzano il medesimo sito internet per fare il Cliente e gestirlo, spesso di proprietà della sede Europea, mentre per l’Europa la leva finanziaria arriva al rapporto 1:30 nei conti di trading online aperti all’estero la leva finanziaria può arrivare anche ad avere un rapporto 1:1000, questo è una delle principali criticità del settore molti consumatori non comprendono con immediatezza quali siano le differenze in negativo dell’uso delle leve finanziarie, queste possono portare grandi Profitti ma anche gravi Perdite, basti pensare che la leva finanziaria amplifica il valore del denaro messo a Mercato nell’operazioni di trading secondo il rapporto con il quale l’Intermediario finanziario la concede, quindi appunto 1:30 o 1:1000, ciò significa in caso di Perdita che il Consumatore in breve tempo rischia la perdita dell’intero capitale che ha, in alcuni casi anche oltre il suo capitale.
Le Direttive Europee MIFID tendono a tutelare i Consumatori per quanto attiene le leve finanziarie e la tipologia di Conto di trading, prevedono che l’Intermediario Europeo rispetti gli obblighi previsti, ma non contemplano la tutela del Consumatore per l’attività illecita di società con medesimo marchio di quelle Europee che svolgono attività illecitamente sul sito web di proprietà dell’Investitore Europeo. Una grave responsabilità dei Proprietari del sito che consente lo svolgimento di attività truffaldina su proprio sito internet, aggravata dalla conoscenza certa delle Direttive Europee essendo gli stessi Intermediari autorizzati dalle rispettive autorità di vigilanza dei vari Stati Europei, ad esempio per Cipro è la CySEC per l’Italia la CONSOB.
Allo stato delle cose solo l’intervento della Magistratura può trovare soluzioni nelle controversie tra Intermediari finanziari e Consumatori, oggi è possibile proprio attraverso gli iscritti CPE Trader ottenere una Perizia/stima dei danni subiti dal Consumatore, sia di Capitale versato che di Lucro cessante e di mancata chance e in sede d’indagini preliminari è possibile che il Perito sia in grado di accertare la responsabilità in solido, in concorso tra la società extra Europea che contrattualizza il consumatore aprendo il conto con alta leva finanziaria e la società con sede in Europa proprietaria del sito web utilizzato per l’intera gestione del Cliente Consumatore, una responsabilità quella imputabile a quest’ultima anche dell’80%. Mi appello alla Magistratura, occorrono sentenze esemplari che tutelino il Consumatore da questi escamotage truffaldini.
Attualmente ci sono cause in corso in molte città, e attendiamo i tempi della Giustizia confidando che come spesso accade sia la Magistratura a risolvere i problemi della politica.
CPE TRADER
Il Presidente
Mulino Francesco Maurizio